Gli oggetti sacri recuperati dai carabinieri
di Gianluca Ginella
(Foto di Lucrezia Benfatto)
Nella sua casa aveva messali, crocifissi, tappe delle via Crucis in ceramica, statue della Madonna e di padre Pio. Tutte opere d’arte sacra, il cui valore è in corso di accertamento, che erano state rubate dalle chiese della provincia e nella cattedrale. A scoprirlo i carabinieri che hanno denunciato una casalinga maceratese di 50 anni. Ai carabinieri che ieri mattina sono entrati nella sua abitazione è parso di trovarsi quasi un luogo sacro tante erano le statue e tanti erano gli oggetti religiosi sparsi per la casa. A tradire la donna è stato però un furto compiuto alcuni giorni fa nella chiesa di Piediripa.
Il parroco si era accorto che erano spariti una statua ed un crocefisso e, allarmato, ha contattato un carabiniere della Compagnia di Macerata per segnalargli la cosa. Da qui è partita l’operazione Protection church. I militari hanno iniziato a cercare tracce dell’autore del furto osservando le telecamere della zona. Nei fotogrammi è spuntata fuori la figura di una donna che portava con sé un fagotto e usciva dalla chiesa in un orario compatibile con il furto. I carabinieri hanno inoltre visto la donna salire su di un’auto di cui sono riusciti a leggere parte della targa. Da lì sono riusciti a risalire all’intera numerazione della targa, di un’auto dello stesso modello di quella su cui era salita la donna. Nel giro di pochi giorni i militari sono arrivati al nome della proprietaria e ieri mattina sono andati a casa sua. All’interno hanno trovato 52 oggetti sacri ritenuti tutti frutto di furto. C’erano statue della Madonna, della Sacra famiglia, di Padre Pio e poi crocifissi, una quindicina di messali, stazioni della via Crucis. La casa della donna, casalinga, che vive da sola, è parsa ai carabinieri un luogo di culto. Tra i pezzi trovati c’erano un messale rubato alla cattedrale di Macerata, la statua e il crocifisso portati via dalla chiesa di Piediripa, altri rubati in all’abbazia di San Claudio e una chiesa di Fiastra. La donna ai carabinieri non ha dato spiegazioni sui furti. Ma ciò che è apparso evidente è che nella sua abitazione c’era una collezione di arte sacra. E’ stata denunciata per furto e ricettazione. Sono in corso le indagini per individuare la provenienza di tutti gli oggetti e definire il valore dei pezzi trovati (nessuno, pare, di particolare pregio).
(Servizio aggiornato alle 13,10)
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attaccamento alla fede!
nell’eventualità qualche chiesa fosse sfornita …..sapeva a chi andarli a chiedere
Questa é devozione!!!!!
Immagino che il giudice chiederà al processo che la signora venga sottoposta a perizia psichiatrica.
Santa Subito….
Era una devota. Anche troppo.