La conferenza stampa di questa mattina. Da sinistra i sindaci Mauro Riccioni, Giancarlo Temperilli, Luisella Tamagnini, Alessandro Delpriori, Giorgio Pizzi e Ulisse Costantini
di Monia Orazi
Sette sindaci scendono in campo, uniti per chiedere alla Regione il mantenimento della guardia medica a Fiuminata e Castelraimondo e del medico del 118 in ambulanza a Matelica anche nelle ore notturne, dalle 8 di sera alle 8 di mattina (leggi l’articolo). I sindaci di Matelica, Castelraimondo, Gagliole, Esanatoglia, Fiuminata, Pioraco e Sefro hanno firmato questa mattina a Matelica un documento unitario per difendere i servizi sanitari dell’emergenza urgenza territoriale, chiedendo al presidente Luca Ceriscioli di “rivedere la normativa regionale dell’attuale riforma sanitaria (delibera 735 del 2013) nella parte riguardante l’emergenza urgenza territoriale, applicando le deroghe per le aree montane, peraltro previste nella normativa vigente”, oltre a “mantenere la continuità assistenziale (ex guardia medica) nella postazioni di Fiuminata/Pioraco e Castelraimondo, mantenere il mezzo di soccorso avanzato con medico a bordo nelle ore notturne a Matelica”.
Alla fine del documento si chiede un incontro con Ceriscioli e la commissione sanità. La delibera della giunta regionale 735 approvata due anni fa, prevede la soppressione della guardia medica a Castelraimondo e Fiuminata (che serve anche Pioraco e Sefro), e l’ambulanza con medico nelle ore notturne a Matelica.
“L’approvazione tout court di tale riforma comporterebbe una grave disparità di trattamento dei cittadini delle aree montane che si vedrebbero privati della tempestività di interventi sanitari in caso di bisogno”, scrivono i sindaci ricordando come il 26 per cento della popolazione sia anziana e ci siano tante frazioni e centri abitati, lontani dalla postazione di emergenza sanitaria di Camerino. Nel documento si ricorda “che Laverino e Fonte di Brescia (frazioni di Fiuminata) si trovano a 45 chilometri da Camerino, con tempi di percorrenza di circa un’ora”, tempo che raddoppia nel periodo invernale con ghiaccio e neve. “La postazione Potes-Msa di Matelica che si vuole sopprimere nelle ore notturne è attualmente la più operativa di tutte le altre dell’ex zona 10, con un numero di uscite annue superiore a quelle di Camerino e San Severino”, scrivono i sindaci, “inoltre essa rappresenta un modello di integrazione ottimale anche con la postazione di Fabriano, funzionando come un perfetto jolly”. Per i sindaci inoltre le guardie mediche sono “una sicurezza e garanzia di assistenza sanitaria in queste aree montane distanti dai presidi ospedalieri”. Sul documento è stata posta anche la firma del presidente dell’Unione montana Gianluca Chiappa, tutti i consigli comunali lo approveranno e sarà inviato alla Regione.
Alessandro Delpriori, dopo aver ricordato che la Regione ha subito negli anni 220 milioni di euro di tagli, ha specificato: “Questa iniziativa nasce da una serie di incontri tra i sindaci, se si attuerà la delibera ci sarà un pericolo concreto per la vita delle persone, solo con il lavoro di squadra si riescono a portare a casa i risultati, se si perde anche una sola vita umana per la soppressione del medico del 118, le responsabilità si sa di chi sono, non si possono considerare i cittadini montani di serie B”.
Si è definito arrabbiato il primo cittadino di Sefro Giancarlo Temperilli: “Occorre mettere delle priorità nella razionalizzazione della spesa, la guardia medica costa all’incirca centomila euro, si tagli da un’altra parte, noi sindaci siamo arrabbiati, vogliamo continuare la lotta”.
Per Mauro Riccioni, sindaco di Gagliole, è ottima l’azione unitaria dei sindaci: “Sopprimere la guardia medica significa consegnare alle statistiche, delle morti che potevano essere evitate, non si assiste al taglio delle figure dirigenziali che comportano costi elevati per la sanità, ma al loro aumento”.
Ha sollecitato l’incontro direttamente con il governatore il sindaco di Esanatoglia Giorgio Pizzi: “Serve per evitare che le belle cose che ci siamo detti oggi, restino lettera morta, occorre andare dritti al punto con chi decide, questo è un tema importante”.
Dalla sua lunga esperienza di medico dell’ospedale di Camerino, il sindaco di Pioraco Luisella Tamagnini, ha ricordato quanto siano importanti i tempi di intervento in emergenza: “Se l’ambulanza non interviene in tempi utili, si preclude l’intervento sulla salute ad una vasta fetta di cittadini, non è solo questione di morte, ma di qualità della vita, ad esempio negli attacchi coronarici, le risorse che ci sono vanno usate meglio”.
Forti le parole del sindaco di Fiuminata Ulisse Costantini: “Il nostro Comune soffre maggiormente la delibera con il taglio della guardia medica, ci sono frazioni che distano un’ora e mezzo da Camerino, come si può fare una razionalizzazione che non tiene conto di questo, deve essere rivista. Chiedo disperatamente un passo indietro, non possono lasciarci senza guardia medica, di questa pena possiamo morirci”.
Pragmatico l’intervento di Renzo Marinelli sindaco di Castelraimondo: “E’ da anni che si taglia, vorrei sapere che fine faremo, incontriamoci con Ceriscioli, ma con le idee chiare su che sanità vogliamo per i nostri territori. E’ più facile tagliare dove la popolazione è più scarsa, occorre rivedere la sistemazione degli ospedali, anche dei nostri tre di San Severino, Camerino e Matelica, se la riforma per la nostra provincia ne prevede uno e mezzo, facciamo in modo che funzioni, tagliando gli ospedali che non servono. Dovremmo preparare un pullman con trenta sindaci del territorio montano, allora sì che avremo un altro peso”. Delpriori ha annunciato di aver contattato anche i sindaci di Camerino e San Severino, per sottoporre alla loro attenzione il documento.
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Ma credete, davvero davvero, che gli freghi qualcoa??
Le eccellenze saranno tutte FUORI Provincia (Ancona, Ancona Sud, Pesaro, Fermo).
In Provincia resterà (depotenziata) Macerata e in misua minore altri piccoli ospedali (Cvitanova, Camerino, San Severino).
La Provincia un pò come la polo (caramella): il vuoto tutto intorno
Beh, nell’eventualità di morti per incuria, si potrebbe sempre denunciare Ceriscioli per omicidio volontario, o comunque ritenerlo colpevole di detto crimine. Continuate a sostenere Ceriscioli e Renzi i il Pd, la cui politica chissà perché è gradita alla Confindustria poi non vi aspettate leggi a favore delle persone in difficoltà per i più svariati motivi che non sono certo condivisi dalla nostra parassitaria classe politica. Gli sprechi li vadano a cercare nei loro piatti. Miserabili!!