Luciana Interlenghi ritira il premio d’onore assegnato al padre Danilo dal centro studi Galantara di Montelupone
di Alessandro Feliziani
Gabriele Galantara e Danilo Interlenghi. Il primo, uno dei più noti ed incisivi giornalisti satirici europei del periodo tra l’Italia post unitaria e il primo decennio del Fascismo; il secondo, uno dei maggiori caricaturisti della seconda metà del Novecento e di questo inizio secolo, pluripremiato in Italia ed all’estero, ancora oggi maestro e ispiratore di tanti giovani disegnatori satirici. Montelupone, città natale di Galantara e sede dell’omonimo Centro studi che ha Interlenghi come suo socio onorario fin dalla costituzione, li ha voluti omaggiare insieme. L’occasione è stata il 150° “compleanno” di Galantara (nato a Montelupone il 18 ottobre 1865) festeggiato con tanto di torta e candeline nel foyer del Teatro comunale “Nicola Degli Angeli” e un piccolo convegno nella sala consiliare del Municipio cui hanno preso parte, insieme al sindaco Rolando Pecora, il senatore Mario Morgoni, Fabio Santilli, Gildo Pannocchia e Antonio Mele (in arte Melanton).
E’ stato proprio quest’ultimo, oggi direttore artistico del Centro Studi Galantara, dopo aver ricoperto analogo ruolo al museo internazionale della caricatura e alla Biennale dell’Umorismo di Tolentino, ad annunciare, nel corso della cerimonia, l’assegnazione di un premio d’onore a Danilo Interlenghi. A ritirare il riconoscimento per conto del decano dei caricaturisti marchigiani (tra poche settimane compirà 95 anni di età), è stata la figlia Luciana Interlenghi, che – abituata sin da piccola a giocare con matite e colori – è diventata una fine illustratrice, soprattutto di libri di novelle e poesie. Fabio Santilli, studioso e storico della satira tra Ottocento e Novecento, dopo aver ricordato l’opera di Galantara di cui, insieme a Gildo Pannocchia sta curando una prossima mostra dedicata alle opere pittoriche dell’artista monteluponese, ha sottolineato il grande contributo che le Marche hanno dato e continuano a dare all’arte satirica.
Tra i contemporanei di Galantara ha ricordato Cesare Giri di San Severino, Renzo Contratti Ventura di Colmurano e Cesare Marcorelli di Tolentino, mentre tra i contemporanei che, insieme ad Interlenghi, hanno dato lustro alle Marche nell’arte della caricatura, ha citato l’ascolano Tullio Pericoli (ancora molto attivo alla soglia degli 80 anni di età) e ormai scomparsi, Andrea Pazienza di San Benedetto e i maceratesi Virgì Bonifazi e Tonì Bellesi. Le manifestazioni per i 150 anni di Galantara avevano avuto un prologo a Montelupone l’estate scorsa con la mostra “La Guerra di Galantara” dove sono state esposte centinaia di opere dell’artista che si riferiscono al periodo della prima guerra mondiale provenienti da diverse collezioni private, tra cui 289 disegni della Fondazione Carima. Una prossima occasione per ricordare Galantara, con la presenza dei suoi discendenti artistici e di sangue, sarà a Macerata il 6 novembre con la partecipazione di Francesco Tullio Altan, “padre” di Cipputi e della cagnolina Pimpa che quest’anno compie 40 anni.
Considerato fra i massimi giornalisti caricaturisti italiani ed europei di ogni epoca, Galantara (che si firmava con diversi pseudonimi il più noto dei quali è quello di Ratalanga) resta l’esempio più fulgido, e per molti aspetti insuperato, nel vivace panorama della caricatura e della satira socio-politica del nostro Paese. Fu anche autore di autentici e sconosciuti capolavori pittorici di soggetto sociale. Nel 1892, insieme a Guido Podrecca, fondò a Roma il settimanale L’Asino, caratterizzato da una fortissima critica politica e sociale, da un acceso anticlericalismo, e poi da un implacabile antifascismo, tutti elementi che provocarono denunce, condanne e arresti fino alla chiusura obbligata del giornale, nel 1925. Nel 1896 Galantara contribuì in misura determinante anche alla nascita del quotidiano socialista ”Avanti!”, del quale disegnò la testata e sul quale per diversi anni pubblicò la vignetta di prima pagina. Collaborò con un grande numero di periodici satirici, italiani, francesi e tedeschi: La Rana, Epoca, il Contropelo, L’Avanti della domenica, Il Becco Giallo, l’Attaccabottoni, Il Marc’Aurelio, L’Assiette au beurre, il Der whare Jacob. Le sue tavole sono state oggetto di importanti esposizioni nelle principali capitali europee, come Roma, Parigi, Londra, Bruxelles.
Interlenghi è stato indicato come uno dei maggiori caricaturisti “personali” dei nostri tempi, vive a Fermo. Ha esordito pubblicando le sue caricature su “Il Messaggero” di Roma ed ha collaborato a “Clown”, “Help”, “Il settimanale” di Rusconi, “Radiocorriere TV”, “Panorama”, “Corriere Adriatico”, “Guerin Sportivo”, “Corriere dello Sport-stadio”. Per il C.O.N.I. ha illustrato l’Agenda del totocalcio. Tra i numerosi premi vinti, va ricordato il “Premio Mari”, quale primo classificato della ottava Biennale Internazionale dell’Umorismo nell’Arte di Tolentino (1975) cui aveva partecipato con la caricatura dell’attrice Lea Massari. Inoltre, il Premio Enit al salone internazionale dell’umorismo di Bordighera, il primo premio alla quarta e quinta mostra Internazionale del disegno umoristico sportivo di Ancona, il primo premio alla “terza rassegna umoristica Internazionale” di Siena e il premio speciale al “Cartoon 77”, rassegna mondiale della caricatura di Berlino. Ha pubblicato: “Ti vedo così”, “Ridiamo insieme”, “50 caricature per l’Informatore Piceno”. Alcune sue opere sono esposte nel “Museo Permanente della nazionale di calcio” della Figc di Coverciano.
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