La video intervista al consigliere regionale delM5s Sandro Bisonni
Roberto Cherubini interroga Alferio Canesin
Un’interrogazione del consigliere comunale Roberto Cherubini ha aperto il dibattito della riunione consiliare di questo pomeriggio a Macerata sul tema sulla sicurezza dei cittadini in caso di calamità. Era presente anche il consigliere regionale e vicepresidente della commissione Ambiente Sandro Bisonni del M5s. L’amministrazione ha risposto sulla richiesta di dimissioni dell’assessore competente fatte da Cherubini per la mancanza di un piano di protezione civile aggiornato. Alferio Canesin ha ammesso i ritardi rispetto alle scadenze normative: “Ma non siamo stati con le mani in mano molto lavoro è stato fatto, per tutto il 2014 abbiamo stretto i tempi con l’ufficio tecnico per la realizzazione dell’elisuperficie e entro l’anno avremo il nuovo piano”.
Gli attivisti del M5Stelle in municipio
Insoddisfatti della risposta i 5Stelle: “Canesin si è arrampicato sugli specchi citando leggi ma la realtà è che i cittadini in caso di emergenza non sanno cosa fare, non c’è neanche un opuscolo informativo” ha replicato Cherubini. Ai nostri microfoni il consigliere Bisonni ha ricordato l’ìncendio al Cosmari dello scorso luglio che ha evidenziato le lacune del sistema di sicurezza nei comuni: “Sembra che non sia solo Macerata in queste condizioni, dobbiamo colmare i ritardi per saper cosa fare e chi lo deve fare”. Sugli altri temi regionali su cui i 5Stelle sono impegnati domani il vicepresidente della commissione Ambiente consegnerà con il presidente Biancani a Roma i quesiti referendari contro le trivellazioni in mare: “Inoltre abbiamo ottenuto un’importante vittoria con l’approvazione della nostra mozione sul Consorzio di Bonifica, una tutela in pù per i cittadini marchigiani”.
Alferio Canesin durante l’incontro della Protezione Civile dopo l’incendio al Cosmari
Sandro Bisonni
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Il Piano non c’è.
In caso di calamità i cittadini sarebbero abbandonati a se stessi.
Il resto sono chiacchiere….
E’ grave (per non dire vergognoso) che la città Capoluogo di Provincia non abbia un piano di protezione civile, mentre dovrebbe essere il Comune capofila nell’affrontare le emergenze. Molti comuni delle Marche, anche piccolissimi, oltre al piano hanno un gruppo comunale di volontari alle dipendenze dei sindaci. Tali gruppi (che non costano nulla) sono molto utili in caso di emergenze da calamità naturali. Visto che l’assessore Canesin non è stato in grado di provvedere nei molti anni che ha occupato la poltrona di assessore, mi appello alla sensibilità degli assessori più giovani (donne in particolare) che si dimostrano sensibili a tale argomento.