David Miliozzi, Beatrice Brignone, Massimiliano Bianchini e Cristiana Cecchetti
di Gabriele Censi
(Foto di Lucrezia Benfatto)
Possibile. Un nome, quello legato ai civatiani usciti dal Pd, e anche uno slogan che si associa alla campagna referendaria in corso proprio sui temi che hanno portato al conflitto in una parte della sinistra. Sono le riforme del Governo Renzi l’oggetto degli 8 referendum che tentano di fermare la “Buona scuola”, l’Italicum, lo Sblocca Italia e il Jobs Act. Ultimo appello dopo la resa parlamentare che trova adesioni anche a Macerata dove oggi è stato presentato il referendum day: mille banchetti in tutta Italia con autenticatori per raccogliere le adesioni dei cittadini (ma è possibile firmare anche in tutte le sedi comunali). Massimiliano Bianchini, già assessore provinciale e candidato alla Regione per Uniti per le Marche, ha aderito spiegando che non si fa il partito locale di Civati ma nasce un movimento popolare dal basso: “Non abbiamo coordinatori, siamo un gruppo di persone convinte dal metodo, tutte le grandi riforme nel nostro paese le hanno fatte i referendum, dal divorzio all’acqua pubblica. Così possiamo superare la crisi della politica certificata a Macerata dal 39% di affluenza alle ultime consultazioni. Anche il sindaco Romano Carancini ha espresso attenzione per il quesito sulle trivellazioni”
Beatrice Brignone
Ancora in corso l’allestimento dei tavoli in provincia. Ce ne sarà certamente uno alla sede Arci in Via Verdi nel capoluogo, alla sede Anpi di Civitanova e a Matelica. Lo annunciano due dei componenti il comitato: David Miliozzi capogruppo consiliare di Pensare Macerata e l’assessore di Civitanova Cristiana Cecchetti. Con loro anche la neo deputata marchigiana Beatrice Brignone (subentrata ad Enrico Letta) che sta girando il paese per promuovere la campagna. Uno dei quesiti riguarda il potere dei dirigenti scolastici. David Miliozzi, seppure non formalmente, dà l’adesione della lista civica Pensare Macerata: «Il referendum è la nostra parola che si fa carne, come insegnante ho beneficiato della messa in ruolo ma tanti colleghi sono spaesati da questa riforma e i presidi già sono visti come fantozziani megadirettori di cui avere timore». Un altro quesito chiede l’abrogazione delle trivellazioni petrolifere nei nostri mari, su questo si accalora Cristiana Cecchetti: «Ne va del nostro futuro, Civitanova punta su turismo e pesca, i danni che possono esserci in Adriatico sono irreversibili. Il presidente della Regione Ceriscioli dice no solo a voce perchè continuano ad essere rilasciate concessioni. Anche il sindaco Corvatta aderisce alla campagna e il Comune è capofila di 12 centri costieri che hanno costituito una piattaforma per informare i cittadini sulla gravità del problema. Non se ne parla ma rilevazioni dicono che i contrari sono l’80%»
Beatrice Brignone e Massimiliano Bianchini
Poi ci sono le grandi opere, altro quesito che riguarda lo Sblocca Italia, il Jobs Act sulla questione del demansionamento dei lavoratori e dei licenziamenti illegittimi e la legge elettorale con i suoi capilista bloccati e le candidature plurime: «E’ importante – dice la Brignone – arrivare all’obiettivo delle 500 mila firme entro il 30 settembre per sperare di andare al voto in primavera con l’election day, insieme ad importanti e popolosi comuni, che agevolerebbe il raggiungimento del quorum. La velocità è importante per bloccare queste riforme che riguardano tutti e non solo gli addetti ai lavori». I referendum sono di tutti quelli che lo firmano, ha ribadito più volte Pippo Civati, promotore dell’iniziativa, e soprattutto «di quelle centinaia di ragazze e ragazzi che fanno i loro primi banchetti in giro per l’Italia. E sapete per cosa: per dare un segnale politico, per abrogare schifezze, per ridare fiato alla democrazia e voce ai cittadini».
David Miliozzi
Presente anche l’assessore comunale di Macerata Federica Curzi
Cristiana Cecchetti
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Sono un attivista del MoVimento 5 Stelle, ma non avrò alcun problema a mettere la firma sotto i referendum che riterrò giusti dopo aver letto il testo, anche se promossi da Civati uomo di sinistra, come non ho avuto alcun problema a mettere la firma sotto 3 referendum promossi dalla Lega: Abolizione Fornero, Abolizione Merlin, e l’altro non ricordo.
Detto questo voglio chiedere ad alcune delle persone in foto: ma è possibile che prima fate campagna elettorale e convincete la gente a votare PD, e poi dobbiamo sempre correre a fare i referendum per abolire tutte le porcate che fanno?
Ad esempio, l’Assessore Cecchetti, che faceva campagna elettorale per Matteo Renzi, si è resa conto o no che Renzi stà portando avanti il programma di Forza Italia?
L’onorevole Brignone ha capito che il PD è d’accordo con Forza Italia dal 1994? come ha detto Violante nelle sue dichiarazioni scandalose alla camera nel 2003?
https://www.youtube.com/watch?v=swntE1iWB5Y
Parole d’oro sig Iacopini, prima fanno delle pessime leggi e poi si indicono i referendum per abrogarle.
Fanno finta di farsi l’opposizione l’un contro l’altro e poi sottobanco governano insieme e continuano a fare danni al paese.
Apriamo gli occhi!
I partiti tradizionale stanno affossando l’Italia a livelli da terzo mondo, e ci fanno crecere che le cose stanno migliorando tramite i mass media controllati da loro; basta uscire dall’Italia per rendersi conto che in europa ci hanno sorpassato praticamente tutti gli altri paesi.
Sanitá, scuola, servizi pubblici, infrastrutture, politiche di wellfare, sicurezza, praticamente in tutti i paesi europei stanno avanti a noi di anni; e a noi ci bombardano gli zebedei con le unioni civili o con altri problemi che si, sono importanti ma non cosí tanto da parlare solo e sempre di quello.
Io penso che i media stanno cercando di anestetizzare le coscienze dei cittadini per distogliere l’attenzione dalle cose vere e importanti della vita di tutti i giorni.
Il lavoro! Il lavoro per i giovani e per chi lo perde, di questo dovrebbero parlare i telegiornali, in continuazione e i nostri politici dovrebbero concentrare i loro sforzi a risolvere questi problemi e non su altre cose marginali.
Lo ripeto, svegliamoci e facciamo sentire la nostra voce e la nostra rabbia.
Non mi sento stupido perché non cambio idea sull’inutile pesantezza della Cecchetti e non la ritengo intelligente perché la signora ha i suoi dubbi e cambia parere secondo il dettame delle mode all’interno del Pd. Quello che non capisco è perché si pubblichi sia su CM che su altre testate il suo pensiero. La politica sarà anche sputtanata, però invece di dire o fare qualcosa per disimpantanarla dal letame in cui sta affogando, si peggiora la situazione riportando la cronaca assolutamente ininfluente e completamente insignificante di certi personaggi politici che nati in una notte come funghi velenosi, in altrettanto tempo spariranno. E poi diciamocelo chiaramente o comunque con altrettanta carezza lo dico io : ” Non è a Civitanova che manchino” bell’apostoli ” su cui disertare con la speranza sempre ultima a morire che disertino prima della fine del mandato. Va bene, visto il particolare momento, anche se fosse la Magistratura ad accelerare il loro esodo verso qualsiasi altro lido che non si trovi in o nelle vicinanze di Piazza XX Settembre.
@ Claudio Rita mi scusi se copio e incollo la sua frase: ” Lo ripeto, svegliamoci e facciamo sentire la nostra voce e la nostra rabbia “.