Al via la 22esima edizione del Festival internazionale del Folklore “Incontro di Cultura Popolare”, organizzato dall’associazione culturale “Li Pistacoppi”. Dal 17 al 23 agosto la manifestazione porta a Macerata e in altre città della regione uno spettacolo itinerante all’insegna dell’interculturalità con gruppi provenienti dall’Argentina “La Compañia Argentina de Danzas Sentires”, dal Kenya il gruppo “Sound of Africa”, dalla Polonia l’ensemble di danze e canzoni folk “Łódź” e dalla Russia “Ensemble National Balkarie”. «È una festa dei popoli. Questo è il valore aggiunto del Festival del folklore – afferma l’assessore alla Cultura e al Turismo, Stefania Monteverde – che da 22 anni fa di Macerata una città creativa per la cultura popolare. In questi tempi in cui si alimentano pericolose idee xenofobe e razziste, noi invece nutriamo l’anima con la differenza delle culture. Salutiamo gli amici del Kenia, della Polonia, della Russia, dell’Argentina, dell’Italia, e ringraziamo i Pistacoppi per il loro entusiasmo. Per loro apriamo il nostro bellissimo Sferisterio. E con con loro festeggiamo con un pre-festival il 18 agosto in piazza Annessione proprio vicino al sottopasso artisticamente rinnovato che è un inno alla fratellanza: “Gates no frontiers”»
Il sipario si apre lunedì 17 agosto a Mogliano, in piazza Garibaldi, proseguendo martedì 18 a Macerata, in piazza Annessione, con i suonatori dei diversi gruppi per FolkFesta, un’occasione per avvicinare i maceratesi ai ritmi e sapori delle nazioni ospitate, grazie alla partecipazione dei commercianti della zona. Giovedì 20 agosto lo spettacolo del Festival solcherà il palco lo Sferisterio dove si unirà allo show anche il gruppo folklorico Mata e Grifone di Messina. L’ingresso sarà gratuito, senza necessità di biglietto. Inoltre lo spettacolo verrà trasmesso in diretta streaming sul network www.mcnet.tv. Si continuerà a Morrovalle venerdì 21 agosto, in piazza Vittorio Emanuele II, e sabato 22 si ballerà sul Lungomare Romita di Cupra Marittima. Domenica 23 agosto doppio appuntamento per la rassegna del folklore: alle 12 i gruppi parteciperanno in costume alla Santa Messa in Cattedrale a Macerata e alle 21 il Festival concluderà il suo tour ad Ancona, in piazza Roma. Tutti gli spettacoli inizieranno alle 21. Altra novità di questa edizione, oltre alla diretta streaming è la collaborazione tra l’associazione culturale “Li Pistacoppi” e l’Accademia di Belle Arti per realizzare un’opera video che racconti le suggestioni e le emozioni del Festival, nascoste dietro le mura dell’Ostello Ricci e delle altre residenze in cui i gruppi condividono sguardi, sorrisi e risate. Coordinati dai docenti Eleonora Sarti e da Matteo Antonini, Marco Conti e Saverio Serini saranno i due videomakers impegnati nelle riprese. Per maggiori informazioni, si può contattare la segreteria amministrativa al 3493681416/fax0733 34800.
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ma che va de moda ormai far le cose contro il razzismo?
Chi sarebbero i razzisti a Macerata?
infatti non lo capisco proprio…mah!!!
i razzisti sono gli esterotili, cacciano i cittadini dalla propria città e gli impediscono di lavorare… mi tingerò la faccia tanto già mi dicono che sembro un orientale, ma come balcanico poi sono anche pericoloso
Rodolfo: devi cambiare città qui ti conoscono tutti…. 🙂
forse anche nazione … brasil tattaratattatattata… brasil
E’ stato sempre così: i bisognosi esteri sono più graditi dei bisognosi locali. Provo sempre meraviglia per una Sinistra che esprime idee astratte, credendole reali. Come quando i Socialisti ci chiusero i casini per tutelare la dignità della donna, costringendo noi ragazzi alle pippe e le donnine sulla strada, vittime del crimine, della violenza e dell’assassinio.
Adesso la Sinistra non ha più il nemico “fascista”, in quanto sono essi a costringerci a sottostare a leggi “fasciste”, come quella contro il “razzismo” (che ti fa condannare anche per le frasi più innocenti) e prossimamente quella nazi-bolscevica contro l'”omofobia” (che farà condannare perfino San Paolo quando dice che gli omosessuali non entreranno nel regno di Dio).
La Sinistra deve continuare ad avere un “nemico”, altrimenti come farebbe a procurarsi il pane con la politica?
L’assessore Stefania Monteverde mi piace molto, anche quando parla di alti ideali. Che non le rimarrebbero stampati sul bel volto, se si fosse trovata con i giovani Simba del Congo, che l’Unità definiva “patrioti”, quando le avrebbero tagliato i seni, per mangiarseli poi cotti in padella. E’ così che avveniva con i fratelli africani, dediti al cannibalismo rituale. Come avvenne con i nostri 13 aviatori di Kindu.
“Fratellanza”, “multiculturalismo”, “globalizzazione”, eccetera, sono belle parole, coniate nel piano mentale astratto, che purtroppo non trovano riscontro nella realtà quotidiana. Ve ne accorgerete con i fratelli musulmani, quando pretenderanno – è giustamente, essendo l’Islam missionario – di cambiare la nostra civiltà laica in quella religiosa della “shari’à”, checché ne dica quel fiore musulmano all’occhiello eletto dal PD.
Poiché la realtà futura potrebbe essere diversa dalle sue idee astratte antirazziste, consiglierei l’assessore Monteverde di comperarsi una buona arma per la sua sicurezza. Che, saputa usare, fa dormire sonni tranquilli.