di Marco Ribechi
Cura per la natura, percorsi sociali di integrazione e autoproduzione. Prende il via oggi a Macerata, al Sasso d’Italia, il nuovo progetto “Orto Insieme” con cui il comune di Macerata ha assegnato per due anni uno spazio verde per la coltivazione condivisa. Oltre all’amministrazione cittadina sono state coinvolte tre associazioni locali che si occuperanno di svolgere differenti mansioni. «Questo spazio vuole essere un luogo di condivisione e incontro – dice Alessandro Battoni presidente di Gruca – E’ stato concesso dal comune grazie a un progetto regionale che ha previsto anche l’erogazione di un contributo di 2.500 sono serviti per le spese iniziali. Ad esempio abbiamo comprato una cisterna che recupera e riutilizza l’acqua che esce a getto continuo dalla fontanella del parco. Gruca si occuperà della manutenzione dell’area. Il nostro agronomo Carlo Angeletti pianificherà i lavori stagionali mentre i volontari europei della nostra associazione si occuperanno del lavoro vero e proprio».
Presente anche l’associazione I nuovi amici, che da anni si interessa alle problematiche relative ai diversamente abili. « Crediamo molto nella cooperazione tra differenti realtà- spiega Barbara Bacaloni – è necessario fare rete. Da anni sognavamo la possibilità di coinvolgere i nostri ragazzi in attività agricole. Stare all’aria aperta, lavorare con la terra, vedere crescere la natura e il frutto del proprio impegno è molto importante per la nostra associazione. Inoltre verrà promossa l’integrazione poiché i nostri ragazzi incontreranno altri volontari. Anche la presenza di stranieri è senza dubbio un altro aspetto positivo». La documentazione del processo di sviluppo è invece affidata a AlterEco che seguirà la crescita degli orti per produrre un video finale. «AlterEco si occuperà di documentare il lavoro svolto per replicare il progetto in futuro nel caso abbia successo – continua Alessandro Battoni – In ogni caso l’area non è riservata a queste 3 realtà, altre associazioni sono invitate a collaborare per rendere questo uno spazio di tutti. Speriamo presto di poter condividere anche il cibo alla nostra prima festa del raccolto». Dopo la benedizione del campo da parte di Don Alberto, parroco della chiesa di Santa Croce, i presenti hanno festeggiato con un paella spagnola, cucinata dall’attuale volontario europeo ospitato da Gruca.
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