Addio a Peppe Vita
Fondò il baseball maceratese

MACERATA - E' deceduto nella notte a 85 anni. Il ricordo dell'amico Paolo De Felice
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Il quinto da sinistra  Peppe Vita

Peppe Vita in una foto con altri compagni di baseball è il quinto da sinistra

E’ scomparso la notte scorsa Peppe Vita, fondatore del baseball Macerata. Aveva 85 anni. Con qualche riga Paolo De Felice ha voluto ricordare l’amico con cui ha condiviso la passione per lo sport e per i Macerata Angels.

“Amico affabile – scrive De Felice – sportivo instancabile ed appassionato, alla fine la sua vitalità, la sua carica inesauribile hanno dovuto soccombere di fronte alla malattia ed al peso degli anni. Il baseball aveva bussato alla sua porta nel 1953, tramite il tenente Fasano di Nettuno ed era  subito nata una simbiosi genuina ed indissolubile. Un’infanzia difficile, lo sport anche come mezzo per affrancarsi dalla solitudine ed affermarsi nella società. Lo conobbi negli anni ’70, quando insieme ad un’altra icona del baseball maceratese, Giuliano Cardinali, guidava la squadra in serie A ed i suoi consigli da suggeritore di terza base sembrano echeggiare ancora al campo: “a terra la pallina” gridava al battitore, “palla alta stop” rivolto ai corridori. Lo ricordo il sabato sera girare per la città con la sua Cinquecento, munita di altoparlante, e invitare gli sportivi allo “yankee stadium” per la partita del giorno dopo. Poi negli anni ’80 in occasione della storica promozione del Macerata in massima serie, lo scrigno della sua memoria si schiuse, raccontandomi per il giornale la storia del ‘batti e corri’ in città, tra aneddoti e curiosità: le prime casacche ricavate da lenzuola, i primi berretti inamidati, le chilometriche trasferte al nord vissute un po’ all’arrembaggio, la genuinità del pionierismo del baseball nel dopoguerra, vissuto sotto l’egida della Libertas. Alla soglia degli ottant’anni, dopo una breve pausa, ‘Joe’ Vita era tornato a frequentare il campo, dove si tratteneva fino a notte fonda a sistemare, aggiustare o semplicemente a cercare un punto di riferimento di un’esistenza segnata anche dalla scomparsa prematura della moglie, ma vissuta sempre con carattere e spirito combattivo, valori che lascia in eredità a tutto il mondo sportivo, lui che non aveva figli. Mi ero ripromesso di fargli visita al ricovero di Villa Cozza e mostrargli un depliant appena stampato dalla società maceratese, con foto e calendario della attuale stagione di serie B, sperando potesse giovargli. Non ho fatto in tempo”.

L’ultimo saluto di Peppe Vita sarà domani (sabato) alle 16 alla chiesa dell’Immacolata, in corso Cavour.



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