Da sinistra: Andrea Palmioli, Jonathan Magini, l’avvocato Simone Santoro, l’avvocato Maria Cristina Tasselli, e Francesco Sicolo
Spaccio lungo la costa: cinque condanne, un’assoluzione e una sentenza di non luogo a procedere. L’udienza con rito abbreviato si è svolta questa mattina davanti al gup del tribunale di Macerata. Tutti ragazzi di Civitanova sui 20 anni gli imputati.
Indagine sullo spaccio di marijuana e cocaina a Civitanova: il processo, che si è svolto con rito abbreviato, è finito con cinque persone condannate, una assoluzione, e una disposizione di non luogo a procedere. Sentenze che comunque hanno visto pene più attenuate rispetto a quanto chiesto dall’accusa. Le sentenze, dette tutte d’un fiato: Andrea Palmioli, 23 anni, è stato condannato a un anno e 8 mesi (il pm aveva chiesto 2 anni), gli è stata riconosciuta la lieve entità del reato e revocata la misura cautelare (resta comunque ai domiciliari per altro procedimento).
Per Jonathan Nicola Magini, 21, sentenza a 1 anno e 8 mesi (4 anni e 4 mesi erano stati chiesti dall’accusa), il giovane resta ai domiciliari. Francesco Sicolo, più conosciuto col soprannome di “Panda”, è stato condannato a un anno, pena sospesa (l’accusa ne chiedeva 4), e torna libero (è difeso dall’avvocato Maria Cristina Tasselli). Gilberto Petrini, 28, è stato condannato a 1 anno, 4 mesi e 20 giorni (l’accusa chiedeva un anno e 4 mesi), pena sospesa (è libero). Stefano Sardini, 22, è stato condannato a due mesi in continuazione con un’altra sentenza.
Assolto il 22enne Mirko Pagnanini, difeso dall’avvocato Massimiliano Wolf. Non luogo a procedere per Simone Margiotta, 22, difeso dall’avvocato Simone Santoro: il giudice ha ritenuto che il fatto non sussiste. A Margiotta venivano contestati alcuni episodi di spaccio e la detenzione, insieme a Palmioli e Petrini, di oltre un chilo di marijuana. Numerosi gli episodi di spaccio di marijuana e di cocaina che venivano contestati agli imputati. In particolare a Palmioli e a Magini (difesi il primo dall’avvocato Vango Scheggia, il secondo dal legale Santoro). I fatti contestati agli imputati vanno dal dicembre del 2012 all’aprile del 2014.
(Gian. Gin.)
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