di Alessandro Trevisani
«Oggi come oggi, in caso di emergenza, non siamo operativi». L’allarme lo lancia Pasquale Telera, coordinatore della Protezione civile comunale. Il problema nasce dal ricorso presentato alla Protezione civile regionale dal vecchio coordinatore, Marino Camilletti, il quale contesta l’elezione di Telera, avvenuta lo scorso 25 febbraio. E la vicenda, delicatissima nei giorni in cui si susseguono allerte meteo in tutta la regione, è finita sul tavolo del commissario Mauro Passerotti. Ma torniamo a Telera. «Non ho le chiavi del magazzino – racconta – con tutti i mezzi necessari per un intervento: la pompa per aspirare l’acqua, i generatori, la torre faro, il gommone». In caso di emergenza Telera dovrebbe muoversi a piedi o con la sua auto. «Del pickup in dotazione al gruppo – dice – ho le chiavi, ma dal 25 maggio mi viene detto che è in officina a riparare. Invece la Land Rover che era nei magazzini del Comune dovevo adoperarla ogni volta restituendo le chiavi, ma da un po’ è sparita. E nessuno sa dirmi dove sia». Vero è che nell’emergenza ci sono le forze dell’ordine, ma il gruppo comunale è da sempre il nerbo degli interventi. «Il problema – dice Telera – dura da 4 mesi. Ho scritto al commissario per spiegargli che non mi ritengo responsabile in caso di danni a persone e cose». L’ex sindaco Sabrina Montali a dicembre aveva azzerato l’ente e chiesto nuove iscrizioni: »Il problema – spiega lei – è che i funzionari della Regione hanno sollevato una questione di opportunità, legata al fatto che il nuovo gruppo nasce dopo pesanti contrasti, anche di sapore politico, tra due componenti della Protezione civile. In quei giorni aveva chiesto l’iscrizione al gruppo anche l’ex sindaco Rosalba Ubaldi, e dopo l’elezione di Telera c’è stata la contrapposizione tenace dell’assessore regionale Paola Giorgi». Non c’è mai stato feeling tra gli iscritti vicini a Telera e la vecchia guardia, fedele all’ex coordinatore Camilletti: i primi, quando operavano col gruppo privato della New Social Group, hanno avuto da subito la predilezione del sindaco Montali, i secondi venivano impiegati costantemente dal vecchio sindaco Rosalba Ubaldi. Per Camilletti, poi, l’elezione di Telera non è valida, perché prima di febbraio era previsto nel decalogo del gruppo comunale che chi ha processi penali in corso non può iscriversi. Che era proprio il caso di Telera, sotto processo con l’accusa di stalking al tribunale di Macerata (leggi l’articolo). Ma a febbraio quella regola fu stralciata dal nuovo gruppo, con una votazione che ha lasciato il veto solo per chi ha condanne definitive. Il che da molti è stato visto come un assist a Telera. Procedura regolare? «La nuova regola è ineccepibile – dice Montali – perché riprende il regolamento regionale». Alla fine deciderà il commissario Passerotti, che già da domani dovrebbe interessarsi della questione, nel tentativo di ridare operatività a un ente che oggi conta 40 volontari.
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le calamità non aspettano la burocrazia: è un ‘indecenza!
Sarebbe interessante sapere se, Comune per Comune, ci siano dei “piani operativi” per la protezione civile in caso di calamità….