di Maikol Di Stefano
Luciano Patitucci sta preparando il piano di rifinanziamento per la Civitanovese. Almeno stando alle parole del presidente rossoblu, il quale dovrà anche scongiurare il fallimento della società, la cui istanza è programmata in tribunale per il prossimo 23 giugno. “Sarà comunicato a tutta la città cosa sto facendo appena pronto il piano di ripartenza che ho in mente – spiega il patron – Molti di voi già sanno quale tipo di struttura base sto pensando per sistemare e ripartire. Ho bisogno di capitali e quindi un socio forte che mi assista in questa avventura, ma ripeto tutti gli addetti ai lavori (tecnici, dirigenti, segretari, contabili) li vorrei tutti di Civitanova. Ripeto: io voglio che la società sia gestita, da dirigenti che sono della città, scelti da voi cittadini e tifosi. Spero mi arrivino proposte, candidature di persone con competenze specifiche. Intanto che la piazza mi proponesse un direttore generale eletto dai cittadini e dai tifosi. Sono sicuro che facendo gestire la società a voi civitanovesi, sia la chiave di svolta per far sentire vostra la squadra”. Una società del gruppo B&L Industries, ma gestito da una realtà tutta civitanovese.
Una proposta che però in città, appassionati e tifosi hanno preso più come una provocazione che come una vera proposta. Una sfida alla piazza Civitanova, la quale ha vissuto mesi di passione in questo 2015. “Io non devo sfidare nessuno, devo fare il mio meglio per non far fallire questa società, anche per le conseguenze alla mia persona. – Prosegue il presidente Luciano Patitucci – Spero mi venga lasciata la libertà di decidere cosa sia meglio fare per me. Non è perché una parte, minima della città non mi vuole, mi abbandono ad un infame destino. L’acquirente poteva venire a comprare, invece di far di tutto per farla fallire, così da prendersi il titolo sportivo gratuitamente. Mi dovrebbe essere permesso di resistere con tutte le mie forze a questo sopruso e prepotenza. Alla fine io continuo ad offrire di gestirla alla città, invece alcuni tifosi preferiscono il fallimento. Qualcosa di strano c’è in questo loro comportamento”. Non sembra quindi voler mollare le redini della società il presidente rossoblu, sembra essersi oramai defilato (in realtà mai così al centro) Giuseppe Cerolini, l’imprenditore civitanovese che si era fatto avanti lo scorso febbraio per rilevare la realtà rossoblu, una trattativa poi mai nata fra chi voleva subentrare e la proprietà ancora in essere.
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vergognoso!! ancora qualche giorno e sarai solo un brutto ricordo… e spero che arrivi anche la magistratura
Questo qua e’pericoloso!
E’con le spalle al muro e non può permettersi assolutamente (per affari personali) che una società di cui lui è presidente fallisca.
Purtroppo però la Civitanovese è in mano sua e può fare quello che ne vuole, mi aspetto un colpo bassissimo prima del 23 giugno, pur di non affogare, ho paura che la ceda a qualche losco e squallido speculatore.
Con buona pace nostra.
Questo calvario sembra infinito
Sinceramente sono sconcertato!
Ma Lazzaro parla ancora??? Li sordiiiii!!!! Devi caccià li sordi e poi discorri!!!
Ma tanto è inutile, i suoi sono solo fiumi di parole, la realtà è che il 23 giugno con ogni probabilità la società sarà dichiarata fallita e lui e la Santinello saranno tirati dentro al 100% col patrimonio personale …e lo sanno molto bene!
Se vuole rifilarci un colpo basso basta non iscriverla come fece Battaglioni nel 2002 e allora addio, altro che Cerolini, Pantanetti e altri fenomeni da baraccone che millantano…
Se vogliamo finalmente tornare a parlare di calcio e avere un futuro sereno, ci vogliono persone oneste e possibilmente appassionate ma i figuri che girano intorno alla moribonda Civitanovese sono di tutt’altra pasta, purtroppo…
Rimango dell’idea che sarebbe meglio intavolare un discorso serio con la Folgore oppure, se questa strada fosse davvero impraticabile, ripartire da zero ma solo se con gente degna.