di Alessandro Trevisani
Potrebbero avere le ore contate gli autori dell’attentato ad Aurelio Bufalari, il giornalista che venerdì notte è stato vittima dell’incendio doloso della sua auto, una Volkswagen Passat andata del tutto distrutta nel rogo, e del suo motorino Malaguti, lievemente danneggiato (leggi l’articolo). Da quanto emerge dalle indagini gli investigatori stanno seguendo una pista e pare potrebbe essere imminente la denuncia degli autori del gesto che ha generato un moto di solidarietà da parte di tutte le parti politiche, dall’ex sindaco Sabrina Montali, che ha chiamato il giornalista nella giornata di sabato, a Upp, al Movimento 5 Stelle, al leader di Grande futuro per Porto Recanati, Rosalba Ubaldi, che in un messaggio pubblicato su Facebook scrive: “Se fosse appurato che questa città è arrivata al punto di intimidire chi fa solo e con estrema moderazione il proprio dovere, dovremmo davvero preoccuparci tutti. Tali metodi non appartengono alla cultura ed alla storia dei migliori portorecanatesi”. Solidarietà, dopo gli attestati venuti dal procuratore Giovanni Giorgio e dal presidente dell’Ordine dei giornalisti delle Marche Dario Gattafoni, è venuta anche dalla società civile, dal filosofo Filippo Focosi, dal preside dell’istituto comprensivo Enrico Medi Annamaria De Siena, dal presidente della Compagnia Filarmonico drammatica di Macerata, Stefano Cosimi e da numerose persone che ieri pomeriggio hanno stretto la mano al collega, nel passeggio di corso Matteotti. Bufalari ha ricevuto due giorni di riposo dal suo giornale, il Corriere Adriatico, del quale è corrispondente per Porto Recanati da 15 anni. Ora si attende la svolta nelle indagini, per restituire giustizia e serenità alla cittadina e alla vittima dell’attentato di chiara natura intimidatoria.
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati