Gli esponenti del Pd tolentinate in consiglio Jacqueline Cesaretti, Marco Romagnoli, Bruno Prugni e Loredana Riccio
di Marco Cencioni
«Per la prima volta il comune di Tolentino chiude un bilancio consuntivo con un passivo, e che passivo: il buco relativo all’anno 2014 ammonta a ben 2 milioni 600mila euro, un fatto simile non era mai accaduto nella storia della città». Il gruppo consiliare del Pd di Tolentino attacca senza mezzi termini la maggioranza guidata dal sindaco Giuseppe Pezzanesi. «Questa amministrazione, sprecona ed irresponsabile, dopo aver svenduto la farmacia comunale ed aver aumentato tutte le tasse possibili, oggi presenta il conto della sua incapacità alla città – sottolineano gli esponenti Pd – A certificare tutto ciò sono i revisori dei conti i cui membri, due su tre, sono per la maggior parte nominati dalla maggioranza stessa. Il debito da ripianare, dopo tre anni di amministrazione Pezzanesi, è salatissimo. La copertura proposta per far fronte al buco di bilancio è ancora una volta la svendita di proprietà comunali. Con la vendita della palazzina dove si trova l’ufficio tecnico, della ex-centrale dell’Addolorata ed altre proprietà ancora, si cerca di coprire il “buco”. Gli incassi previsti dalle vendite sono, dato il particolare momento economico, sovrastimate, ad esempio 1 milione e 800mila euro per la palazzina di via Roma e circa 500mila euro per la ex-centrale. Ancora una volta la città vedrà, tramite la via crucis dei ribassi d’asta, svendute le sue proprietà – evidenziano – La cura è peggiore della malattia. Il piano di rientro già oggi non credibile e verrà, a breve, smentito dai fatti. La proposta di ripiano del disavanzo allontana solo di qualche mese il dissesto economico di questo comune che è anche il dissesto politico e progettuale dell’amministrazione Pezzanesi. Tutti gli organi di controllo hanno certificato che il centrosinistra ha lasciato nel 2012 un comune in equilibrio finanziario e con i conti in linea con tutti gli altri comuni d’Italia. Oggi ci ritroviamo, dopo appena tre anni di governo di destra, un comune sull’orlo della bancarotta e con i cittadini spremuti fino all’osso – concludono i membri del gruppo consiliare del Pd – Ancora una volta si giocherà allo scarica barile. Si tenterà di attribuire la responsabilità alle passate amministrazioni, ma dopo tre anni di amministrazione sarà difficile far credere che il sindaco e la giunta siano immuni da colpe».
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Facile salire sul carro di chi le carte le ha lette, studiate, ne ha fatta una interrogazione prima, un esposto alla procura ed alla Corte dei Conti, poi spacciare il risultato per proprio. Ma d’altronde Renzi insegna.
Il pd di Tolentino, fino alla interrogazione del m5s tramite il consigliere Mercorelli, non aveva idea di cosa accadesse.
Va detto ad onor del vero, che un importo consistente andato a sommarsi ai residui attivi che l’attuale amministrazione ha dovuto depennare, ricordate qua l’articolo????? Provengono dalla ex gestione pd a guida Ruffini.
Ceci sarebbe stato opportuno non vantarsi di certi risultati, gli stessi cadano sui cittadini, e partono da lontano.
Dimenticavo, la nostra cittadina Fucksia, della interrogazione alla amministrazione, ne ha elaborata una in senato, che sappiamo già inoltrata alla prefettura di macerata, di cui attendiamo risposta.
Non appena Serenella ci girerà la risposta, la stessa sarà prontamente pubblicata.
Correggo, sopra “Ceci con certo”.
Comprendo che a qualcuno i commenti non piacciano, ma provvederò alle 16.30 direttamente prima del consiglio comunale di Tolentino, ad informare i consiglieri pd, sull’ammontare esatto dei residui lasciati dalla giunta Ruffini.
per portare tutto in pareggio si potrebbe fare un nuovo bel mutuo…. il PD insegna!