Recanati bella ma senza ritmo
Pregi e difetti della città della poesia

L'ANALISI - Il borgo leopardiano è stato oggetto di un'indagine approfondita per capirne punti di forza e di debolezza. I risultati serviranno per sviluppare servizi e turismo

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Brand recanati

Un momento dell’incontro per discutere delle potenzialità di Recanati

Uno studio per comprendere i punti di forza e di debolezza del brand Recanati al fine di migliorane l’immagine turistica e i servizi. L’analisi è stata condotta dallo studio Baldassarri Comunicazione in collaborazione con la Business School del Sole 24 ore per sviluppare una fotografia del comune maceratese. Recanati è, secondo l’opinione pubblica, sinonimo di Giacomo Leopardi, patrimonio storico-artistico, ottime imprese,  elevata qualità della vita ma anche poca vivacità della gente, difficili spostamenti e scarse opportunità occupazionali. L’indagine, ha studiato Recanati come brand ombrello che raggruppa eccellenze diverse: paesaggistiche, artistiche, culturali, imprenditoriali e sportive, tutte concentrate in un territorio di appena 103 chilometri quadrati. La città è bella ed attraente per la sua vista, ha poco traffico per i turisti che la visitano  ed è piuttosto “cara” per i residenti. Inoltre non ha “ritmo”, cioè non attira nè i giovani nè le attività fieristico-congressuali, non favorisce lo  shopping, è carente nella quantità delle strutture ricettive. Beniamino Gigli non si sviluppa come elemento distintivo della città.

presentazione il giovane favoloso recanati (7)

Un fotogramma de “Il giovane Favoloso”

I punti di debolezza del comune leopardiano sono proprio la mancanza di vivacità, la chiusura dei suoi abitanti, la resistenza “culturale” ad operare in rete, a fare sistema (a Recanati si tende a non considerare la sinergia con le altre realtà imprenditoriali come un’opportunità economica e un rafforzamento strutturale).  Al contrario la città fa forza sulla la poesia come valore distintivo, un unicum culturale che può esprimere sviluppo economico attraverso nuove forme di impresa letteraria. La città e il suo territorio hanno un potenziale turistico molto alto ma espresso ancora in minima parte. Questa suggestione propone all’amministrazione comunale di farsi promotrice di attività di ricerca e innovazione con i suoi stakeholders che indicheranno i progetti considerati più interessanti per lo sviluppo o l‘innovazione di aree aziendali, prodotti, servizi, rendendosi disponibili a fornire formazione specialistica. Gli stessi assessorati potranno promuovere i progetti di innovazione dei servizi di pubblica utilità. Sono quindi i  protagonisti della vita della città che troveranno le aree con cui creare sviluppo economico e culturale attraverso il   “Laboratorio Recanati – Laboratorio permanente aperto al Mondo”. Il ruolo di coordinamento potrebbe essere affidato al Campus Infinito che dispone già di strutture e organizzazione capaci di poter curare la predisposizione dei   progetti assieme agli stakeholders e gestire le diverse attività di funzionamento.



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