Enzo Fusari, Enzo Valentini, Carlo Ottaviani e Andrea Raparo durante la presentazione di “Acqua, tecnica e città”
Un ciclo di incontri sull’acqua e su come questa viene impiegata per soddisfare le necessità umane in ambiente urbano. “Acqua, tecnica e città” è l’iniziativa organizzata dall’associazione Gam, Giovani Architetti della provincia di Macerata e dall’Ordine degli architetti di Macerata, che si svolgerà in due conferenze il 20 e 27 marzo nella sala dell’ex cinema Sferisterio, dalle 14.30, e il 17 aprile con una visita guidata all’impianto di fitodepurazione di Castelluccio di Norcia e all’acquedotto del Nera a Castelsantangelo sul Nera. L’iniziativa, che ha il patrocinio del Comune di Macerata, è stata presentata oggi nel corso di una conferenza stampa alla presenza dell’assessore all’Ambiente, Enzo Valentini, del presidente dell’Ordine degli architetti, Enzo Fusari, di Carlo Ottaviani e Andrea Raparo rispettivamente presidente e membro dell’associazione Gam.
«La tematica cui gli incontri si rivolgono – ha detto l’assessore Valentini – riveste un’importanza significativa. Verranno fatti degli approfondimenti che serviranno a diffondere la conoscenza di certe problematiche e delle relative soluzioni riguardanti il ciclo dell’acqua tra gli addetti ai lavori, ma non solo. L’iniziativa ha anche l’obiettivo di sensibilizzare la popolazione sul risparmio idrico e di conseguenza su quello energetico».
Gli incontri, che si rivolgono a tecnici professionisti, a rappresentanti delle pubbliche amministrazioni, ma anche ai cittadini, presenteranno come la città influisce sul ciclo dell’acqua e come questa viene impiegata per soddisfare le necessità umane. Si affronteranno i temi del corretto uso e gestione della risorsa idrica, proponendo come modelli di gestione più sostenibili, la raccolta dell’acqua piovana, il riuso delle acque grigie, il trattamento dei reflui localizzato, la realizzazione di giardini pensili e metodologie per incentivare la riduzione delle superfici impermeabili.
«L’acqua – ha affermato Fusari – non è un bene infinito e dobbiamo iniziare a proteggerlo. Bisogna incominciare a riflettere sull’uso consapevole di questa ricchezza. Il nostro impegno è stimolare e sollecitare le aziende municipalizzate, le amministrazioni comunali, i tecnici e i cittadini ad un uso più razionale delle acque». Agli incontri interverranno anche i rappresentanti delle attività che si occupano della gestione e del controllo del sistema delle acque nel territorio di Macerata (Arpam, Apm, Acquedotto del Nera, Ato3), ed esperti di rilevanza nazionale quali Torquato Nanni (geologo), Giulio Conte e Riccardo Bresciani (esperti di fitodepurazione e gestione delle acque) e Paolo Abram (forestale, comune di Bolzano). A conclusione degli incontri è prevista la pubblicazione degli atti mentre agli iscritti all’Ordine degli Architetti verranno rilasciati 4 crediti di formazione professionale. Info: www.giovaniarchitettimacerata.it.
(Foto di Lucrezia Benfatto)
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Concordo, ma la prima cosa da fare sarebbe quella di “mettere al sicuro” la risorsa da un punto di vista legale.
Per la gestione ci vorrebbe cioé un’ente senza scopo di lucro a controllo democratico diretto (fondazione di partecipazione).
Dopodiché sarebbe opportuno ottimizzarne l’uso per evitare lo spreco, magari stimolando anche alla raccolta e l’uso delle acque piovane (es. per gli scarichi dei WC).
Avrei capito se il coinvolgimento della rappresentanza degli architetti avesse riguardato progetti di recupero e valorizzazione delle vie d’acqua, o delle fonti storiche o dei parchi fluviali ecc.. Ma in questo modo, sul risparmio del consumo idrico o riciclo ecc… non si capisce più che ruolo culturale giocano gli architetti nella città. Salvo pensare che si stiano prestando alla bassa cucina elettorale in corso a Macerata.
Che tristezza!