di Gianluca Ginella
Rogo del teatro Vaccaj di Tolentino, un dirigente comunale accusato di aver avuto responsabilità nell’incendio avvenuto il 29 luglio 2008 offre al Comune un risarcimento di 300mila euro. Una proposta che l’ente ritiene soddisfacente.
Era stato condannato a un anno e 8 mesi Enzo Gaetano Andreotti, 62 anni, che era finito sotto accusa per incendio colposo in qualità di dirigente e responsabile per i Lavori pubblici del comune di Tolentino. Questa la sentenza di primo grado decisa dal gup Enrico Zampetti nel giugno del 2012. Il dirigente (difeso dall’avvocato Giacomo Perri) dopo diversi incontri con l’amministrazione ha avanzato una proposta di risarcimento di 300mila euro per ogni danno derivato al Comune dall’incendio del teatro Vaccaj. Proposta che il Comune ha battezzato favorevole per l’ente. Anche in vista del fatto che «anche qualora vi fosse in secondo grado, ed eventualmente in Cassazione – dice il Comune in una nota –, una condanna definitiva del dipendente per il danno causato per importi superiori ai 300mila euro, ben difficilmente il Comune potrebbe effettivamente recuperare una somma di tale entità e che con tutta probabilità, avendo il Comune già incassato l’indennizzo del danno fisico per intero dalla compagnia assicuratrice, che ben difficilmente il danno ulteriore (danno di immagine, danno per mancato utilizzo dello stabile, peraltro già chiuso per altri lavori indispensabili) potrà essere quantificato in importi elevati e comunque non per intero attribuibile al solo dipendente essendovi anche altri indagati per lo stesso fatto e infine valutato che nel pagamento di tale somma interviene la compagnia assicurativa e quindi vi è la certezza di recuperarla entro tempi brevi, la giunta guidata dal sindaco Giuseppe Pezzanesi ha deliberato di accettare la somma». Il Comune è assistito dall’avvocato Pietro Siciliano. In tribunale a Macerata è in corso il processo per altre cinque persone per il rogo del Vaccaj. Si tratta dell’imprenditore Ennio Mancini, titolare della Alma snc, che eseguì i lavori al teatro, di Marco Mancini, responsabile del cantiere della Alma, di Filippo Lanzi, coordinatore per la sicurezza in fase di progettazione, dell’imprenditore Ilio Mancini e del progettista Gianfranco Ruffini. Tutti sono accusati di incendio colposo.
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