Caraffa scelto anche dagli esperti
“E’ l’umanizzazione che fa la differenza”

SANITA ' - Gianni Iacovelli, docente di storia sanitaria di Taranto sceglie il professore di Sarnano per operarsi. "Le competenze assistenziali dell'ospedale di Perugia esaltate dall'umanità del primario e dal suo staff"
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Auro Caraffa

Auro Caraffa

di Maurizio Verdenelli

Si dice che tutte le strade portino a Roma, ma diverse anche a Perugia, soprattutto quando si parla di servizi di assistenza ospedaliera. Dopo i recenti viaggi di cittadini stranieri venuti all’ospedale Santa Maria della Misericordia per terapie innovative, ecco un altro esempio qualificante. Questa volta il paziente è un medico, docente universitario a Bari e Messina, che divide la propria attività professionale tra Taranto e Roma, dove ricopre la carica di presidente dell’Accademia di Storia dell’Arte Sanitaria all’Ospedale di Santo Spirito. Gianni Iacovelli, medico legale ed autore di numerose pubblicazioni scientifiche, mentre si trovava a Napoli per un convegno, è rimasto vittima di un grave infortunio ad una gamba. Il suo primo pensiero è stato quello di scegliere il professionista a cui affidarsi e la relativa struttura ospedaliera. Nonostante una profonda conoscenza dei vari ospedali nazionali, l’illustre medico si è fatto consigliare da un suo concittadino pugliese che vive da anni in Umbria. «Vieni all’ospedale di Perugia, vedrai che ti troverai bene», è stato il consiglio di un cittadino originario di Taranto, nel settore informatico. «E’ bastato un breve colloquio telefonico con il prof. Auro Caraffa, e ovviamente le referenze del mio amico, per far scattare in me la molla di farmi operare a Perugia– ha detto il prof. Iacovelli al collega Mario Mariano, responsabile dell’ufficio stampa al momento delle sue dimissioni. Per motivi professionali conosco tanti specialisti e molte strutture ospedaliere, ma l’accoglienza ricevuta a Perugia ha confermato la bontà della mia scelta.

Gianni Iacovelli

Gianni Iacovelli

Ho dedicato gran parte della mia vita agli studi sulla storia della medicina e l’evoluzione dell’assistenza pubblica in Italia, un patrimonio culturale e di esperienza di cui si occupa l’Accademia di Storia dell’Arte Sanitaria, che ho l’onore di presiedere da molti anni. Ma a dare un valore aggiunto alla sanità perugina sono competenze ed umanizzazione. Nulla si improvvisa, e la mia sensibilità di persona e di cittadino, ha colto che qui all’ospedale Santa Maria della Misericordia esistono competenze professionali e qualità umane di prim’ordine – ha affermato il professor Iacovelli-. Credo che ne valesse veramente la pena fare più di 700 chilometri per risolvere un problema di salute, toccando così con mano la qualità dei servizi e l’organizzazione impeccabile del personale medico ed infermieristico. Esprimo sentimenti di riconoscenza all’Azienda ospedaliera di Perugia e al prof. Auro Caraffa». Un’altra medaglia meritatissima per il clinico sarnanese che non dimentica la sua terra maceratese, dove vive la sua amatissima madre e dove torna settimanalmente per assistere e seguire pure i suoi tantissimi pazienti marchigiani. «Più che pazienti sono amici – dice il professore – mi sento di questa terra profondamente, con mia moglie anch’essa sarnanese non rinunciamo, ad esempio, ai vincisgrassi ogni domenica. Che abbiamo insegnato ad amare anche ai nostri amici perugini e non solo». A cominciare da Natasha Stefanenko, la nota attrice che insieme al marito si è rivolta di recente a Caraffa per far operare la figlia Sasha (leggi l’articolo).



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