Stop alle sostanze chimiche nei campi,
arriva la polizia rurale

APPIGNANO - L'iniziativa del Comune contro l'eccessivo uso di diserbanti in campagna. In corso la preparazione del regolamento

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Il sindaco Osvaldo Messi ha presentato il nuovo piano di polizia rurale al convegno sulle alternativa al diserbo chimico

Polizia rurale ad Appignano contro l’uso di diserbanti e sostanze chimiche. Il regolamento, già adottato da diversi Comuni italiani, è in via di definizione. Il nodo è evitare i danni dovuti ad un utilizzo eccessivo di sostanze chimiche in agricoltura. «Vogliamo maturare iniziative – ha spiegato il sindaco di Appignano, Osvaldo Messi, nel corso del convegno “Alternative al diserbo chimico”, che si è svolto nei giorni scorsi – insieme ai cittadini per migliorare l’ambiente. Ed è un percorso che abbiamo avviato con la manifestazione Leguminaria per far diventare questa opportunità una tradizione per il nostro territorio». La polizia rurale si occupa del controllo sulle coltivazioni e della vita nelle zone di campagna (servizi che i Comuni affidano alla polizia municipale). Argomenti che sono stati trattati nel corso del convegno “Alternative al diserbo chimico”.

 

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La platea alla sala conferenze di Villa Verdefiore ad Appignano durante il dibattito sulle alternative ai pesticidi

Tra i relatori Fabio Taffetani, ordinario di Botanica sistematica del dipartimento di Scienze Agrarie, Alimentari e Ambientali dell’università politecnica delle Marche e rappresentante del Pan, (Pesticide Action Network Italia). «Ci sono sempre più agricoltori superficiali – ha detto Taffetani – che utilizzano il diserbo anche al di fuori delle aree coltivate. La pratica del diserbo utilizzata in agricoltura, erroneamente considerata come alternativa allo sfalcio, viene ora proposta da amministrazioni provinciali per un supposto risparmio  economico nella gestione delle strade pubbliche e con la scusa di combattere le allergie da polline. Con l’abuso della chimica stiamo causando frane, la perdita di particolari piante.

 



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