Ippopotamo fuggito e travolto da un’auto
Blitz della Forestale al circo
Gli animalisti: “Gesto da incoscienti”

MACERATA - Controllate le condizioni in cui vengono custoditi gli animali. Enrico Rizzi, segretario nazionale del Partito Animalista Europeo, prende le distanze: "Chi ha fatto ciò deve vergognarsi. Lo hanno condannato a morte"

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Il luogo dell’incidente. L’ippopotamo è morto sul colpo

 

di Claudio Ricci

(foto di Guido Picchio)

Sopralluogo della Forestale al circo Orfei al Foro Boario di Villa Potenza, in seguito all’incidente stradale in cui è rimasto uccisa Aisha, un ippopotamo femmina scappato dal recinto nella serata di ieri (leggi l’articolo). Uomini del Cites e della Stazione forestale di Macerata si sono recati sul posto per controllare le condizioni in cui vengono custoditi gli animali del circo. «Dato che l’ippopotamo è considerato specie pericolosa e a rischio di estinzione – spiega in una nota la Forestale – gli agenti hanno dapprima accertato la presenza dell’autorizzazione prefettizia, necessaria per detenere tali specie, e della documentazione di regolare acquisizione prescritta dalla convenzione di Washington per le specie in via di estinzione, per poi verificare le strutture.

Moreno Montemagni, addestratore del circo

L’addestratore Moreno Montemagni mostra le reti tagliate intorno alla gabbia dove era custodito l’animale

Sono inoltre stati eseguiti controlli in merito alle strutture di detenzione e alla documentazione di tutti gli animali presenti nel circo, e in particolare di cinque pitoni molurus, tre boa constrictor, una tarantola, sei tigri, per i quali la struttura circense risultava in possesso della prescritta documentazione Cites di detenzione».

Enrico Brizzi, segretario partito animalista europeo

Enrico Rizzi, segretario partito animalista europeo

Nel frattempo la vicenda salita agli onori della cronaca nazionale ha provocato la reazione del segretario nazionale del Partito Animalista Europeo, Enrico Rizzi, che ha voluto prendere le distanze dal gesto compiuto, secondo quanto dichiarato dall’addestratore del circo Orfei, da un’associazione animalista.

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Le scritte sui camion del circo adibiti al trasporto degli animali

«Un conto è aprire le gabbie – commenta Rizzi – ed avere una minima speranza che quegli animali liberati possano salvarsi, così come accaduto qualche giorno fa a Ravenna con la liberazione di ben 800 visoni, azione lodevole che il Pae appoggia in pieno, un conto è invece condannare a morte certa un animale. Chi ha fatto ciò deve vergognarsi perché sapeva benissimo che il povero ippopotamo purtroppo non avrebbe mai potuto avere una possibilità di sopravvivenza e che nella migliore delle ipotesi sarebbe stato catturato il giorno stesso e riportato all’interno della struttura circense, o ucciso durante la cattura. Giraffa Alexandre docet. I responsabili di quanto accaduto sono soltanto degli incoscienti che hanno tolto la vita ad un povero animale, già sfortunato di suo per essere stato costretto a vivere gran parte della sua vita all’interno di un circo solo ed esclusivamente per la follia e la crudeltà dell’essere umano».

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