Il peschereccio recuperato
AGGIORNAMENTO – Il rientro dei naufraghi al porto tra lacrime e abbracci (LEGGI L’ARTICOLO)
di Laura Boccanera
Peschereccio civitanovese affondato a 42 miglia dalla costa, fra Civitanova e Pedaso. Il motopeschereccio Nika si trovava al largo quando è stato urtato da una nave cargo, la Fides di bandiera maltese. E’ in corso di accertamento la dinamica della collisione. La nave avrebbe speronato il peschereccio facendolo poi sprofondare in mare. L’imbarcazione era uno scafo in legno del 1992 della lunghezza di 18,5 metri di proprietà di Fedele Amato, civitanovese di origine siciliana, da sempre nella marineria. In barca con lui anche il fratello Vincenzo Amato e un marinaio. I naufraghi dopo l’affondamento sono rimasti in acqua per diverso tempo, prima dell’arrivo della motovedetta della Capitaneria di porto di Civitanova diretta dal tenente di vascello Michele Grottoli, al lavoro con tutti gli uomini della Guardia costiera. Ora però stanno bene. L’imbarcazione Cp 839 con a bordo i tre pescatori faranno ritorno fra circa due ore in porto, da lì gli uomini verranno trasportati all’ospedale di Civitanova per controlli, ma le loro condizioni non destano preoccupazione. A soccorrere Nika un altro peschereccio civitanovese, Giglio del mare, dell’armatore Mariano Malaccari. La nave cargo Fides era diretta a Monfalcone, dove sarebbe dovuta arrivare in serata, attorno alle 14 però l’impatto con Nika: l’ultimo segnale gps dell’imbarcazione civitanovese risale infatti alle ore 14.02, viaggiava ad una velocità di 3,6 nodi.
(Ultimo aggiornamento alle 17,55)
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ma come se fa a gli a sbatte ammezzo lu mare !