di Marco Cencioni
Barista si incatena all’auto in piazza. Singolare protesta questa mattina a Sarnano per Basilio Casciotti, 62 anni, proprietario dell’omonimo bar in piazza della Libertà. Il commerciante si é incatenato alla sua vettura, una Suzuki, per protestare contro la decisione dell’amministrazione comunale di posizionare nei parcheggi in piazza una pista di pattinaggio durante il periodo natalizio. Rimarrà lì ad oltranza. «Il motivo di questa mia scelta é molto semplice – spiega il barista – vogliono mettere la pista di pattinaggio qui per due mesi di seguito e questo significherebbe un grave danno per la mia attività. Ho un bar da 41 anni e non ho mai chiesto niente a nessuno, prima mi chiudono la strada che passa davanti al bar e ora vogliono mettere la pista sui parcheggi come hanno fatto due anni fa, quando la mia attività ne ha davvero risentito. Non sono contro il fatto che questa iniziativa faccia il suo corso, ma é il luogo che hanno scelto per farla che é sbagliato – prosegue Casciotti – perché la gente, come accaduto stamattina, non parcheggia in piazza e, di conseguenza, non può venire nel mio bar». Dopo aver ribadito che l’idea é buona ma ci sono tanti luoghi per posizionare la pista, da piazza Perfetti al campo sportivo Della Vittoria, dai parcheggi Bozzoni al quelli in via Primo Maggio, Casciotti aggiunge:« Questa mattina hanno chiuso la piazza senza comunicarlo, nessuna ordinanza che avvertisse la popolazione, nessun cartello, niente di niente. Se lo avessi saputo non avrei preparato le paste». E’ arrabbiato il commerciante, anni ed anni di lavoro che rischiano di sfumare nel nulla. «Non mi muovo da qui, pensano che stia scherzando – continua – non voglio parlare con nessuno, voglio solo che la pista non venga messa qui perché significherebbe non mangiare per due mesi. Se mi fanno un’ordinanza di sgombero e provano a toccarmi sono pronto a proteste ancor più eclatanti. Voglio che chi di dovere capisca che una pista di trenta metri nei parcheggi della piazza principale equivale a farmi chiudere, dato che ho il bar in piazza. La gente non parcheggia, non scende, e va da altre parti. Ho anche promosso una raccolta firme contro la pista in piazza, già in parecchi hanno firmato – conclude Casciotti – se poi vogliono proprio andare in fondo mi diano 8mila euro che così chiudo l’attività per due mesi e porto tutta la mia famiglia in Thailandia a scaldarsi. Così possono pattinare qui quanto vogliono».
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Classico esempio di commerciante incapace che appena gli sposti di un millimetro le sue abitudini si dispera e non riesce a vedere l’opportunità di avere una pista da pattinaggio di fronte al suo bar. Vergogna, se dovesse chiudere se lo merita per l’ottusità.
No, ma pensate se je se sfrena la macchina….
Questo la dice lunga sull’utilità di quella pista… se è vero quello che dice sui numeri avuti in passato, vuol dire che attualmente attira più un parcheggio che quella pista in generale. Siccome queste cose si fanno anche per i commercianti quindi…
e certo 8000 euro per andare in Thailandia, bene questo signore guadagna puliti 4000 euro al mese, pagate tutte le spese gli ammortamenti e le tasse.. vorrei vedere la sua dichiarazione dei redditi….
Io sono del parere che l’ amministrazione quando organizza qualcosa interpelli anche i commercianti.Cosi discutendo si trovano le soluzioni senza arrivare ad incatenarsi.