Vantaggi a farmacie esterne
Scontro Diomedi-Centioni, il presidente:
“Accuse nel giorno del voto”

CIVITANOVA - L'ex direttore del magazzino, al vertice dell'Ordine dei Farmacisti, rischia una sospensione di 10 giorni dopo un provvedimento disciplinare partito dal dirigente delle farmacie comunali. E' accusato di vendere farmaci contigentati a farmacie esterne a scapito di quelle comunali e con disservizi per l'utenza. Presentata un'interrogazione in consiglio comunale sul caso

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Luciano Diomedi - presidente dell'ordine dei farmacisti e direttore della farmacia comunale numero 2

Luciano Diomedi, presidente Ordine dei Farmacisti e direttore della farmacia comunale n.2

di Laura Boccanera

E’ “guerra fredda” fra la dirigenza delle Farmacie comunali presieduta da Carlo Centioni e l’ex direttore del magazzino e presidente dell’ordine dei farmacisti Luciano Diomedi. Fra i due la distanza sarebbe ormai incolmabile esacerbata da un provvedimento disciplinare rivolto a Diomedi, che rischia una sospensione di dieci giorni, nel quale si contestano alcuni comportamenti e scelte messe in atto dallo stesso. L’accusa sarebbe quella di vendere i farmaci contigentati a farmacie esterne in modo da creare maggior profitto nonostante la domanda sostanziosa, spesso inevasa, da parte delle farmacie comunali con conseguenti disservizi per l’utenza. Motivazioni che sarebbero «Pretestuose» secondo il presidente dell’ordine tanto da parlare di un provvedimento ad personam, «L’azione di un singolo contro di me» e di numeri irrilevanti nella media annua e assolutamente nella norma. Ad insospettire e mortificare Diomedi anche l’uscita e la diffusione del provvedimento il giorno stesso della votazione per il rinnovo alla presidenza dell’ordine professionale avvenuto ieri. «Dopo due mandati, il rinnovo dell’incarico e quindi la riconferma della fiducia dei colleghi sono motivo di grande soddisfazione per me – commenta Diomedi – e per l’importante azienda a cui appartengo. E’ stato un voto plebiscitario che conferma la grande passione e lealtà che mostro verso tutta la categoria. Lealtà che non ho visto in questi ultimi tempi nei miei confronti da parte di qualcuno.

Carlo Centioni

Carlo Centioni

Mi sembra chiaro infatti che un provvedimento disciplinare interno, sorretto da motivazioni pretestuose, peraltro ancora non definitivo, venga diffuso il giorno conclusivo delle elezioni nello sterile tentativo di pregiudicarne l’esito». Rammarico viene espresso anche per il ridimensionamento in atto, da direttore del magazzino a direttore della farmacia comunale numero 2 senza nessun tipo di preavviso. «A questo punto dimostrerò la correttezza del mio operato in tribunale – aggiunge – con Centioni non ho alcun rapporto umano, rimane solo il mio presidente». Diomedi si concentra poi sui numeri: «Abbiamo ridotto gli acquisti nei confronti dei distributori intermedi (dal 28% al 22%) marginalizzando in maniera evidente a favore della nostra azienda. Grazie alla disponibilità dei colleghi in farmacia abbiamo raggiunto importanti accordi con le ditte fornitrici che ci hanno assicurato premi per oltre 50mila euro. Premi di cui, negli anni precedenti, l’azienda non usufruiva. Abbiamo differenziato e potenziato l’attività del magazzino espandendoci su clienti esterni raggiungendo fatturati considerevoli con utili certificati superiori, nel 2013, ad 80mila euro. Perché questa attenzione nei miei confronti in prossimità della chiusura del bilancio aziendale? La vicenda ha davvero un risvolto solo interno all’azienda o è legato anche alla mia funzione di Presidente dell’Ordine? Perché proprio dopo la mia legittima richiesta di inquadramento al livello contrattuale superiore mi è stata tolta la direzione del magazzino e si è arrivati a contestarmi addebiti disciplinari?» Le farmacie comunali di Civitanova scaldano anche il consiglio regionale: la consigliera Franca Romagnoli ha presentato un’interrogazione nella quale chiede informazioni all’assessorato competente e chiede un interessamento dell’Asur per un’indagine. «Da quanto si apprende – scrive Romagnoli – si contesta all’ex direttore del magazzino, l’inosservanza delle procedure e norme da seguire sia per l’acquisto di beni e servizi da parte della società nei confronti dei fornitori esterni, che per l’approvvigionamento delle singole farmacie dal magazzino stesso, ipotizzando una condizione di vantaggio in favore delle farmacie esterne(clienti dell’ azienda civitanovese) rispetto a quelle comunali».



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