di Gianluca Ginella
Un anno fa le campagne di Fiuminata vennero allagate dalla pioggia e dall’esondazione del Potenza. I danni maggiori li riportò una abitazione in località Pontile, dove vive la famiglia Ruggeri. Passati dodici mesi la situazione non è cambiata di molto e la famiglia è rimasta sola, fatta eccezione per l’aiuto che è sempre stato dato loro dai carabinieri. E intanto un piano della casa è ancora inagibile per via dei danni subìti il giorno dell’alluvione. Ma tutti sembrano essersene dimenticati. Il sindaco di Fiuminata aveva fatto una visita alla famiglia, ma poi non è tornato più.
Il presidente della Provincia era passato dalle parti di località Pontile, per un sopralluogo nella zona dell’abitazione, però poi non si era fermato. Succedeva un anno fa, l’11 novembre, quando l’acqua inghiottì le campagne e ne finì un metro nella casa della famiglia Ruggeri. Un allagamento dovuto al crollo di una porzione dell’argine del fiume Potenza, nel punto in cui pochi giorni prima erano stati effettuati dei lavori di manutenzione su una presa senza che nessuno si accorgesse che era abusiva, come è poi risultato in seguito. La famiglia Ruggeri visse momento terribili a causa dell’alluvione, in pochi minuti i ricordi e gli oggetti cari vennero danneggiati dall’acqua. Da quel giorno la famiglia è rimasta sola, fatta eccezione dei carabinieri, che hanno dato un aiuto concreto al loro collega Massimo, il capofamiglia. Ma le istituzioni, dice la famiglia, sono sparite. “Da allora praticamente nulla è successo, fatto salvo per la ripulitura di un fosso adiacente alla abitazione – dice la famiglia Ruggeri –. Anche per quanto riguarda la riparazione dell’argine nulla è dato a sapere se è un lavoro definitivo, se vi è stato collaudo o debbono rimetterci mano. Non ci rimane altro che sperare nella giustizia sia civile che penale per gli ingenti danni provocati dagli uomini e non certo dalla natura”. Anche il canale adiacente l’abitazione non sarebbe stato curato con l’adeguata manutenzione, e si appresta ad accogliere a breve diversi metri cubi di acqua perchè è stato dato in affitto alla società elettrica che vi scaricherà le acque utilizzate per l’alimentazione di una turbina.
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Ogni giorno, nella nostra nazione le pagine della cronaca ci mostrano fatti simili a quanto sopra riportato.
I rappresentanti delle pubbliche Istituzioni parlano, parlano, parlano e a volte sembrano commuoversi difronte a questi eventi disastrosi. Ma, alla fine di ogni storia, ogni famiglia che si trova difronte a questo scempio, con le proprie forze e attraverso la solidarietà di conoscenti, deve provvedere a cercare di sistemare come può, la criticità subita. Ancora una volta, l’atteggiamento dei nostri rappresentanti che dovrebbero sostenerci, si evidenzia in pieno . Grazie di cuore!
Dimenticavo….. se la famiglia Ruggeri, avesse organizzato una bella cena invitando questi signori, può darsi che qualcuno si sarebbe presentato! perdonate il mio sarcasmo!