Due casi diversi ma con le donne protagoniste come fattore comune. Il primo è la polemica sulla pubblicazione sul settimanale “Chi” diretto da Alfonso Signorini delle foto del ministro Marianna Madia che gusta un cono gelato, il secondo: la senatrice Camilla Fabbri racconta di come lei e altri parlamentari Pd siano stati “accerchiati e insultati da una ventina tra senatori e facinorosi M5S” fuori dal Senato dopo il voto sullo Sblocca Italia. “Tra i vari insulti – ha detto la Fabbri – ci hanno anche augurato che ai nostri figli venisse un tumore, cosa che, per me che sono madre, è stato senz’altro l’insulto peggiore, ma ci hanno detto di tutto e alla fine sono dovuti intervenire i carabinieri ad allontanarli per consentirci di poter tornare a casa”. Ninfa Contigiani, portavoce Donne del Partito Democratico di Macerata li mette insieme in un intervento di solidarietà alle due colleghe di partito:
«Allora su, parliamoci chiaro e diciamoci le cose come stanno finalmente. In questo paese incastrato nel ‘buco della serratura’ se sei donna e ti permetti di mettere il naso fuori di casa calpestando terreni tradizionalmente non tuoi ti devi aspettare di tutto. Di tutto, per dire dai ridicoli fotoritocchi che girarono sul giuramento della Boschi al gelato della Madia con allusione sessuale annessa (oh cielo, che originalità!). Di tutto per dire che alla trivialità da avanspettacolo anni ’50 di tal ‘Signorini’ può anche far seguito l’incommensurabile commento di Pierangelo Buttafuoco che serafico – nel 2014 – ipotizza che lo schiaffone del marito offeso lavi la lordura dell’affronto richiamando praticamente in vigore la giurisdizione maritale sulle ‘povere donnine deboli’ di fine Ottocento. Insomma, diamine, costola eri e costola devi rimanere altro che ministra!
Che pena! Che pena per costoro che non si accorgono ancora di quanto sono immersi nella melma retrograda che li sommergerà per sopravvenuta inutilità palese. Che pena! perché a guardarli con femminile distacco le loro trovate non sono altro che ultime botte di coda, esempi manifesti di contorsioni disperate di fronte ad un declinante destino. Non sono stati da meno i Cinque stelle che oggi all’uscita dal Senato hanno accerchiato e minacciato Camilla Fabbri (senatrice marchigiana del Pd) insieme ad altre colleghe per aver votato lo Sblocca-Italia. A quanto dice l’Ansa sono dovuti intervenire i Carabinieri per interrompere grida e insulti che sono arrivati ad augurarle “che venisse un tumore” ai figli. I pentastellati hanno perso l’occasione – ancora una volta – di usare la forza dell’argomentazione incontrovertibile e dell’azione concreta e di esempio al posto del rancore e della violenza verbale ed io, francamente, a gente così non gli venderei neppure la mia macchina usata, altro che farli governare.
Tuttavia, nell’esprimere piena solidarietà tanto alla ministra Marianna Madia quanto alla senatrice Camilla Fabbri, persuasa che bisogna agire sul fronte culturale e della mentalità, mi pongo in attesa. Mi pongo in attesa di vedere che cosa certi vili e facinorosi Cinque stelle dimostreranno di saper fare e mi pongo in attesa di vedere foto a soggetto maschile altrettanto degradanti di quelle della Ministra perché solo allora mi convincerò che si è finalmente consumato il brodo sessista di cui è intrisa, prima tra tutti, la nostra classe dirigente. Nel frattempo, però, ditemi voi come vi sentireste se al posto della Madia ci fosse vostra figlia e se l’augurio tributato a Camilla Fabbri fosse invece stato diretto alla vostra discendenza. E ditemi voi, però, se vi pare che basterà uscire dalla crisi economica per superare tutti i nostri problemi, o se non sia piuttosto ormai improrogabile che gli italiani prima decidano ‘che tipo di paese (e di persone) vogliono essere’.»
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Egregia Contigiani
si legga i libri di buttafuoco e specialmente ‘fimmini’. O anche ‘le uova del drago’ dove l eroe è donna lo sa? E l universo femminile è femminile e rispettato. Si renderà conto che ha preso un abbaglio.
La maleducauzione contro le madia boschi o le minetti o fabbri ( tutte donne di cui fracamente non mi interessano i costumi sessuali) è universale e non di genere , lo dimostra donna sabina Guzzanti che invitava la sullodata minetti a stringere i denti. O forse lei distingue tra le donne rispettabili e quelle no?
Femminismo d’ accatto, moltro retrogrado. Retroguardia d’antan definirei il suo intervento.
Sapere che esiste una portavoce delle donne del PD è già abbastanza emblematico del paese in cui viviamo, ma fare un articolo polemico su delle foto pubblicate da CHI, un giornale che non è certo il Vangelo, rende tutto ancora più degradante per le donne che credono ancora di essere meno importanti degli uomini. Nel mondo di oggi non mi sembra che le donne fatichino ad arrivare in posti di potere, quindi davanti a certi servizi fotografici andrebbe fatta solo una sonora risata e non tutte queste polemiche sterili che tendono solo a spostare l’attenzione sulle porcherie che questo governo sta facendo. Quindi per favore, in un paese in cui le donne ricoprono la carica di giudice, presidente della camera, deputato, senatore ecc ecc non fate le vittime ma cercate di accettare anche la satira e la burla.
Squallida provocazione.