di Marina Verdenelli
Uffici giudiziari del tribunale nel mirino dei ladri. Trafugate le casseforti aperte con le chiavi. Il furto con scasso è stato scoperto questa mattina alle 7,30 con la riapertura del servizio dopo la chiusura domenicale. A dare l’allarme è stata un’impiegata, la prima ad arrivare in ufficio, nella palazzina di via Arturo Ciccolini, vicino al palazzo di Giustizia di Macerata, sede dell’Unep (Ufficio notificazioni ed esecuzioni). «Le porte degli uffici erano tutte aperte – racconta Elisabetta Brunori – sono state forzate, me ne sono accorta solo dopo aver acceso le luci dall’interruttore principale. Il cancello e la porta d’ingresso principale invece non presentavano anomalie tanto che sono riuscita ad aprirle entrambe con le chiavi come faccio sempre».
Una delle porte forzate all’interno degli uffici giudiziari
Con grande abilità i ladri sono riusciti ad forzare la porta d’accesso trovata poi manomessa dalla polizia Scientifica arrivata sul posto per i rilievi. Una volta dentro gli autori del furto sono saliti al secondo piano, dove si trovano le stanze degli ufficiali giudiziari e del dirigente del servizio Silvio Lo Brutto che è stato subito avvisato dalla dipendente. Con un corpo contundente i ladri hanno forzato tutte le porte degli uffici che erano chiuse a chiave, 15 stanze, mettendo tutto a soqquadro.
Un’altra porta scassinata dai ladri
Nell’ufficio del dirigente hanno scassinato la serratura di una seconda porta per accedere alla cassaforte. Trovata la chiave per i ladri è stato facile aprire il forziere dove all’interno c’erano circa 700 euro, un fondo cassa usato per le spese correnti dell’ufficio. Frugando nei cassetti hanno trovato la chiave di un’altra cassaforte, posizionata nel corridoio, vicino ai bagni. L’hanno aperta e hanno preso altri 300 euro, soldi depositati dagli ufficiali giudiziari come pagamenti effettuati dagli avvocati. Lungo il corridoio c’erano altre due casseforti che i ladri però non sono riusciti ad aprire. Per entrare in tutte le stanze gli autori sono stati almeno un’ora all’interno degli uffici giudiziari dimostrando di conoscere bene il posto. La sede non è dotata di telecamere e non ha nemmeno un impianto di allarme. Il custode del Tribunale non si è accorto di nulla. Il furto potrebbe risalire alla notte tra sabato e domenica. Gli uffici sono rimasti aperti fino a sabato mattina. Dopo la scoperta del colpo è stato affisso un cartello fuori dal cancello con scritto “Chiuso per rapina, anzi furto con scasso” per avvisare gli utenti del disservizio. Ingenti i danni alle porte rotte. La cifra, ancora da quantificare, è superiore ai mille euro presi dai ladri.
(Foto di Guido Picchio)
(Servizio aggiornato alle 17,30)
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pazzesco. pure in Procura vanno a rubare.
ci manca che entrino anche da carabinieri e polizia!!!
dove andremo a finire?
povera italia.
Controlli?
Allarmi?
Pattugliamenti?
Echecaxx…
Almeno quì c’è stato lo scasso. Mi ricordo un servizio dove veniva messo in evidenza la facilità di sottrarre documenti dagli archivi o cancellerie dei tribunali, nel caso particolare quello di Roma. http://roma.corriere.it/roma/notizie/cronaca/12_settembre_5/tribunale-civile-furto-fascicoli-roma-2111701537468.shtml
Fortuna che il Tribunale di Macerata l’hanno riempito di telecamere da tutte le parti! Ma è possibile che di questi farabutti non riescono a prenderne nemmeno uno dico almeno uno!!!!!!!!!!!!!!!!