Giornata maceratese domani, venerdì 3 ottobre, per il presidente del gruppo del Pd al Senato Luigi Zanda. Alle 18.30 Zanda terrà un conferenza stampa, nell’ambito della festa dell’Unità di Macerata (Ostello Asilo Ricci), sul tema delle riforme costituzionali.
Alla conferenza stampa parteciperanno anche il senatore democratico Mario Morgoni, il segretario regionale del Pd Francesco Comi, la segretaria provinciale del Pd Teresa Lambertucci. In serata, alle 21.15, il senatore Zanda interverrà ad una assemblea
pubblica a Civitanova (Hotel Miramare). Con lui saranno presenti il senatore Morgoni, Teresa Lambertucci e la segretaria del Pd di Civitanova,
Mirella Franco. Il titolo dell’iniziatica è: “Le riforme che cambaino l’Italia (Senato, Province, Titolo V della Costituzione)“.
Sono stati invitati a partecipare i sindaci e gli amministratori comunali, provinciali e regionali. L’intento è quello di fare un “focus” sul Ddl costituzionale per il superamento del bicameralismo paritario, la riduzione del numero dei parlamentari, la riduzione dei costi di funzionamento delle istituzioni, la soppressione del Cnel e la revisione del Titolo V della Costituzione. “In un momento di riforme istituzionali così importanti – si legge nella nota della segreteria provinciale – che propongono una revisione dell’assetto costituzionale, ridisegnano il riparto delle competenze legislative tra lo Stato e le Regioni, e ridefiniscono i poteri locali, confermando l’abolizione delle Province, il Pd intende proporre un confronto pubblico con il capogruppo al Senato Luigi Zanda, nell’intento di sostenere il processo riformatore in atto”.
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Per fortuna ci pensa la segreteria provinciale, altrimenti difficile che il Pd di Civitanova proponga iniziative pubbliche. Da quando è segretaria cittadina Mirella Franco, infatti, momenti di confronto pubblico si sono realizzati con il contagocce. La Franco, corrente Cuperlo, venne eletta alla guida del Pd civitanovese quasi un anno fa, nel congresso cinesi contro cingalesi, in cui il partito in un giorno raddoppiò gli iscritti (da 250 a 500). Da allora il Pd cittadino vive una sorta di isolamento, cercato anche attraverso azioni sconsiderate come il boicottaggio delle primarie per l’elezione del segretario regionale. Il mentore della Franco, Silenzi pretendeva di votare l’allora sindaco di Pesaro Ceregioli, ritenuto dagli organi nazionali del partito non candidabile. Il Pd di Civitanova ha brillato per assenza anche nella campagna elettorale per le Europee. Una sola iniziativa proposta: l’incontro con il candidato Bucci, giunto penultimo quanto a preferenze tra i 14 candidati Pd nel Centro Italia. Bucci, socialista – portato a Civitanova da Costamagna – divenne famoso per essere passato da Forza Italia al Pd mantenendo la stessa immagine pubblicitaria. Il Pd civitanovese, lontano dai cittadini, non ha realizzato, a differenza di sezioni di Comuni vicini più piccoli, nessuna festa estiva: Democratica o de L’Unità che sia. Questo modo di fare risponde ad una logica da vecchia politica, espressa a Civitanova dal capo corrente Pd Silenzi (da 40 anni sulla breccia), secondo cui quando si amministra lo si fa nel Palazzo. Diventano così rarefatti i momenti di confronto con i cittadini, a cui si cerca di far sapere il meno possibile delle questioni amministrative. Un Pd marginale quello di Civitanova – cuperliano mentre a tutti i livelli è renziano – limitato dal punto di vista progettuale e da quando è guidato dalla Franco, che è anche capogruppo consiliare, anche completamente assente nel confronto con la città.