di Laura Boccanera
Stamattina la campanella è suonata anche per la ragazzina rom che sabato è stata sgomberata da piazza del Tricolore (leggi l’articolo). Dopo la collocazione in via Pirelli questa mattina però la famiglia Gonzales si è spostata di nuovo, sempre in zona industriale, in via Terracini.
La madre della bimba che ha 12 anni e frequenta la quinta elementare ha voluto cambiare ubicazione rispetto a quella selezionata dalla Municipale e dal Comune per garantire alla piccola la continuità scolastica e ha scelto il parcheggio a ridosso dell’ingresso della superstrada. “Qui stiamo meglio – ha detto Flora Hilda Maria, la donna che aveva fatto ricorso contro il Comune – in via Pirelli c’era una vera e propria discarica, non potevamo stare, qui c’è più movimento, ci sentiamo più sicuri e tutelati”.
Questa mattina la ragazzina ha potuto riprendere le lezioni come tutti i suoi compagni di classe, stupiti, assieme alle mamme della presenza della piccola rom dopo lo sgombero: “le dicevano ‘ah ma ci sei anche tu? ‘ – commenta la madre – ed è solo grazie a Laura Marzola (l’attivista di Cittadinanza attiva, ndr) se questa mattina mia figlia è potuta andare a scuola”. L’attivista infatti in questi giorni ha seguito la famiglia, insieme con l’avvocato e ha lanciato un appello tramite Facebook per raccogliere quaderni, penne e altro materiale scolastico: “Faccio un appello a tutti per aiutare questa ragazzina a proseguire regolarmente lo studio, unico mezzo che le permetterà di avere una vita migliore, sia fornendo un passaggio o donando penne, quaderni a righe e quadretti (grandi e piccoli), colla, evidenziatori, astuccio”.
Questa mattina la Polizia municipale ha fatto visita alle roulotte verificandone la posizione e l’idoneità dell’ubicazione. “La bambina questa mattina ha preso regolarmente parte alle lezioni – ha detto la dirigente Antonella Marcatili – si è presentata con la mamma che è anche venuta a riprenderla. La possibilità di una corsa autobus che accompagni la piccola da casa a scuola non compete il sistema didattico, ma semmai i servizi sociali”.
Sullo sgombero di sabato interviene anche il consigliere Pier Paolo Rossi, in controtendenza rispetto all’operato dell’amministrazione: “Non si può in alcun modo ghettizzare in un isolato parcheggio della zona industriale una famiglia solo perchè rom e trovo inconcepibile l’applicazione dell’ordinanza anti campeggiatori in questo caso. Oltretutto si tratta di una famiglia comunitaria e addirittura nel caso della signora Hilda Maria con residenza a Civitanova. Parliamo di una famiglia integrata, che non ha mai creato reali problemi alla comunità civitanovese, con una minore che frequenta con profitto le scuole elementari e l’intervento dei giorni scorsi della dirigente scolastica non fa altro che confermarlo. Rendere difficile la vita a chi già è in difficoltà va oltre ogni logica di civiltà e di buon senso. Chiedo, come consigliere comunale, al sindaco e alla giunta di riflettere seriamente per cercare di risolvere questa spiacevole situazione preservando la dignità di una famiglia e soprattutto quella di una bambina”.
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