Una lieta comunicazione ci arriva dal vice presidente della Federcaccia Marche Nazzareno Galassi. «Un socio della sezione maceratese, mentre stava allenando il suo cane in contrada Valle a Macerata, in un campo di stoppie, con tanta panicastrella ( erba perenne della famiglia ciperacee che cresce in prati umidi o torbiere) cresciuta quest’anno in modo spontaneo e abbondante, causa le abbondanti piogge, alla ferma del suo cane, si è trovato di fronte ad un barbagianni, imprigionato dalla folta vegetazione e per questo impossibilitato a volare. Con calma e pazienza l’esemplare è stato liberato ed è potuto tornare in libertà. Il barbagianni è una specie particolarmente protetta, che comunque si trova comunemente nelle nostre campagne, si nutre di topi, arvicole, piccoli uccelli e rane. E’ un rapace notturno ed è facile notarlo di notte, nelle vicinanze delle strade, è importante per il controllo sulle popolazioni di roditori, pertanto è utilissimo per l’agricoltura».
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Ora dato che i verdi fanno e scrivono fate e dite cosa fanno i cacciatori
Allora i cacciatori non sono dei criminali come vengono abitualmente descritti!
sono stato tre anni al WWF e posso dire che ci sono molti cacciatori (la maggior parte per fortuna) che rispettano le regole e che si comportano in maniera corretta…. però posso con altrettanta onestà dire che negli stessi tre anni ho visto arrivare in sede (consegnati direttamente dalla forestale) rapaci impallinati (gheppi e poiane) e visto recuperare (soprattutto nell’alto maceratese) i famosi “cappi di acciaio” per i cinghiali….
Da un parte salvano, dall’altra sparano