La presentazione di Futura 2014. Da sinistra Alfredo Di Lupidio, Rosetta Martellini, Tommaso Corvatta, Gino Troli e Filippo La Porta
Cittadinanza onoraria per Marc Augè che ritorna a Futura, un’area destinata al food e al tema dell’alimentazione e una mostra tutta da “gustare” sui rapporti fra arte e cibo. Mancano due settimane all’inaugurazione della seconda edizione del festival e questa mattina lo staff, capitanato dal direttore artistico Gino Troli ha illustrato nei dettagli un programma particolarmente articolato: 10 giorni di appuntamenti, due mostre, rassegne per bambini e adulti, laboratori, lectio e conferenze per oltre 100 ospiti.
“Quello di quest’ anno è un programma di qualità – ha detto il sindaco – forse anche superiore allo scorso anno. Dopo il collaudo iniziale i presupposti per pensare che possa andare anche meglio ci sono tutti. Dopo solo un anno Futura fa parte del background della città e della sua quotidianità. E’ un festival importante con una spesa da sagra paesana, una specie di miracolo che viene donato”.
Tra le novità, dopo i nomi internazionali e nazionali già annunciati (Zygmunt Bauman, Alessandro Bergonzoni, Derrick De Kerckhove, Ernesto Galli Della Loggia, Valerio Magrelli, Armando Massarenti George Ritzer e il regista Paolo Virzì con la moglie attrice Micaela Ramazzotti) saranno a Civitanova dal 25 luglio al 3 agosto anche Marc Augè che ritorna dopo il debutto della prima edizione per un question time tra il pubblico e per ricevere la cittadinanza onoraria, e Gian Antonio Stella. Un ritorno anche per Diego Fusaro che lo scorso anno al Chiostro di Sant’Agostino tenne una lectio magistrale molto seguita. Ma non di soli nomi si compone il programma dal momento che rispetto allo scorso anno (confermati Giardino della scienza e laboratori scientifici, Futura si arricchisce anche di due nuove esperienze: lo spazio dedicato al food e all’alimentazione con una sezione speciale dedicata all’Expo e lo spazio ristoro. Una nuova sezione è anche il “Futura di Marca”.
Ovvero le persone e le storie di corregionali che stanno disegnando e progettando il futuro partendo dal territorio. Il cibo però sarà anche al centro della mostra curata da Stefano Papetti e da Enrica Bruni nella chiesa di Sant’Agostino: 100 opere tra oggetti e dipinti che raccontano in modo particolare il rapporto tra arte e cibo. Manufatti provenienti dal museo archeologico di Ancona e da collezioni private che spaziano dal 7 secolo a.C., fino ad arrivare ai contemporanei oggetti di design della Guzzini, passando per nature morte e dipinti del 1500. La seconda delle mostre che sarà ospitata invece a San Francesco è un progetto nato all’interno dell’azienda teatri: Visioni è una mostra che raccoglie I manifesti e le locandine dei film di fantascienza e alla quale si lega anche una rassegna cinematografica. Soddisfatto anche Filippo La Porta, intellettuale romano e curatore della rassegna di letteratura e poesia: “da un lato esiste la cultura accademica autoreferenziale e dall’altra la cultura spettacolo, il talk show e la cattiva divulgazione – spiega La Porta – la sfida di Futura è questa, essere la giusta mediazione, con una comunicazione seria e non banalizzante. E questo si vede anche dalla scelta degli ospiti, di qualità intellettuale ed espressiva ma anche di grande capacità comunicativa”. Ideata da La Porta è anche l’iniziativa delle “Primarie dei lettori forti”, ovvero un esperimento che parte da Civitanova e che invita i voraci della lettura ad indicare quali ospiti vorrebbero nei festival culturali.
(cla. ro.)
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Nonostante l’anno scorso avesse insultato la metà più uno dei civitanovesi, Troli è stato confermato al suo posto da nostromo?……altro Flop in arrivo allora!
il sindaco prima di pronunciare parole in inglese consulti un dizionario.
strano che mancasse silenzi, forse perchè il flop di quest’anno sarà tutto a carico di corvatta?
Corvatta santo : ci fa il miracolo di Futura
I presupposti per un nuovo flop di Futura Festival ci sono tutti. Intanto la presentazione della manifestazione con estremo ritardo, anche se non si è arrivati al record dello scorso anno. Il cartellone del festival, infatti, fu reso noto il giorno stesso dell’apertura. Poche notizie sulla mostra (lasciamo stare la seconda), il tema sarà il cibo nell’arte, ma non si conoscono nè il titolo, nè i nomi degli artisti presenti. Di scarso rilievo gli spettacoli musicali, che almeno la scorsa edizione avevano assicurato presenze al festival. Gli Stadio non ci saranno, come è stato dimenticato completamente il riferimento a Lucio Dalla. Poco tempo quindi per un’efficace promozione di Futura e poche speranze per un suo successo, nonostante gli esimi ospiti. Il programma di Popsophia, svoltasi ai primi di luglio a Pesaro, era noto sin dall’autunno 2013 e nell’imminenza del festival esso era allegato al Venerdì di Repubblica. Neanche a parlarne di spesa, il sindaco afferma che Futura costa quanto una “sagra paesana”, senza specificare l’ammontare previsto e la copertura degli sponsor. Lo scorso anno il preventivo di spesa fu approvato dai Teatri di Civitanova il giorno stesso dell’inizio del festival e non si è mai fatta chiarezza sui reali costi sostenuti. Nessuna notizia della collaborazione con le scuole e le associazioni culturali cittadine, che avrebbero assicurato al festival un legame con il territorio. Nella scorsa edizione Futura registrò molte defezioni (Caracciolo, Ravera, Di Consoli, Mazzola ecc.) e quest’anno sembra di essere sulla stessa strada. Studiosi in un primo tempo annunciati (De Masi, Canfora, Zoja, Giorello ecc.), non sono più citati alla presentazione del cartellone. Un’organizzazione del festival, insomma, a scartamento ridotto, per citare una delle protagoniste della conferenza stampa: una Ro Smart, un’auto di piccola cilindrata.