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(L’esplosione alla Gfl di Recanati, in alto la galleria fotografica di Guido Picchio)
Il comandate Dino Poggiali (secondo da sinistra) nel luogo dell’incidente. Nel riquadro Roberto Torregiani
di Gianluca Ginella
Resta ricoverato in Rianimazione all’ospedale di Torrette ad Ancona, in coma farmacologico, Roberto Torregiani il vigile del fuoco di Montelupone coinvolto ieri mattina nell’esplosione del silos della ditta Gfl di Recanati (leggi l’articolo). Le sue condizioni sono stazionarie ma restano gravissime, serviranno almeno 48 ore ai medici per capire quale sia l’entità del danno cerebrale riportato dopo l’incidente (il vigile è precipitato per tre metri e ha avuto un arresto cardiaco). Intanto la procura di Macerata ha avviato una indagine per capire se vi siano responsabilità alla radice dell’incidente. Un incidente che è avvenuto alle 9,50 di ieri mattina. “I ragazzi stavano operando per aggredire la combustione all’interno del silos, al momento in cui è avvenuta l’esplosione l’incendio sembrava spento e quindi, per quanto era loro possibile vedere dall’esterno, la situazione gli era parsa sottocontrollo. E’ allora che è avvenuta l’esplosione” racconta il comandante dei vigili del fuoco di Macerata, l’ingegnere Dino Poggiali, dopo aver parlato con gli uomini della squadra rimasta coinvolta nell’incidente di località Squartabue.
Cinque i vigili del fuoco rimasti feriti ieri mattina nell’esplosione del silos. Tre di loro sono stati dimessi ieri, Giovanni Gironella, Gianluca Domizi, Fabio Scocco. Mentre questa mattina è stato dimesso dall’ospedale di Macerata anche Henry Medei, rimasto ustionato alle gambe. I vigili “sono sotto choc” spiega il comandante Poggiali. Una famiglia, quella dei vigili del fuoco, che si è stretta intorno ai colleghi feriti e in particolare a Torregiani. Le condizioni del 45enne, caduto dalla piattaforma del silos a causa dell’onda d’urto che ha seguito l’esplosione, restano gravissime e la prognosi è riservata. Il problema è il danno cerebrale che Torregiani ha subìto a causa di un arresto cardiaco. Il vigile era andato in arresto per qualche minuto prima di essere rianimato dagli operatori del 118. Mentre per i familiari di Torregiani (lo assistono la sorella e i genitori) e per i vigili del fuoco sono ore di grande ansia e preoccupazione, la procura di Macerata ha aperto un fascicolo. Sul luogo dell’incidente ieri si è recato il sostituto Rosanna Buccini per sentire i testimoni di quanto è accaduto. “Faremo una verifica finalizzata ad accertare come mai vi sia stata l’esplosione del silos e a capire se vi siano state situazioni di imperizia o negligenza – dice il procuratore Giovanni Giorgio –. L’indagine è finalizzata a capire se vi siano profili di reato come lesioni personali e incendio colposo. Al momento non è stato possibile sequestrare il silos perché sono ancora in corso le operazioni di messa in sicurezza”.
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