di Sara Santacchi
“Non dargliela vinta”. Con un grande striscione tenuto da decine e decine di persone di Matelica e non il presidente del Matelica Mauro Canil è stato sorpreso l’altra sera, davanti la sua casa presa letteralmente d’assalto. In tanti: tifosi, sportivi, matelicese, abitanti dei paesi limitrofi o semplicemente persone che lo stimano si sono presentati sotto casa sua per sostenerlo e dimostrargli che in tanti hanno apprezzato quanto ha fatto per la S.S.Matelica augurandosi che possa rimanere alla sua presidenza. E’ stata questa, dunque, la risposta del popolo biancorosso, della grande famiglia del Matelica e non alle dichiarazioni del patron del sodalizio che ha posto la possibilità di lasciare la società (leggi l’articolo). Sono dunque ore di riflessione e il silenzio è stato rotto dal fracasso dei tanti clacson arrivati sotto casa sua e da un’autentica processione di persone. “Questi gesti mi riconciliano col mondo e valgono più di qualsiasi altra cosa – ha detto un presidente Canil emozionato di fronte a una scena del genere – per me il Matelica è ed è sempre stata vissuta come una famiglia e vedere tante persone qui stasera, tante delle quali non le conosco nemmeno mi riempie di gioia. Sono giorni non semplici e delicati. Non nascondo la mia delusione, ma al di là di quanto si sta dicendo in giro sto cercando di fare le giuste valutazioni serenamente e prenderò la mia decisone solo dopo aver parlato con la società”. Giorni difficili, dunque, giustamente, ma come in ogni famiglia che si rispetti il popolo biancorosso si è voluto stringere attorno al presidente proprio per dimostrargli che è nei momenti meno semplici che avrà il suo appoggio.
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Incontenibile Matelica, le stoppi una canonizzazione e subito ti riparte con un tentativo di beatificazione.
Non dargliela vinta a chi??????
e quantu la fai longa per aver perso l’elezioni a mo’ basta sa truella.