di Alessandra Pierini
Sembrava essere una storia a lieto fine quella della Primo Moretti, storica concessionaria della Moto Guzzi che, dopo 92 anni, si era vista revocare la possibilità di usare il marchio lo scorso 23 dicembre. Poi però la Piaggio, oggi proprietaria del marchio, aveva fatto retromarcia e aveva comunicato a Roberto Freddi, nipote di Primo Moretti, che tutto sarebbe continuato come prima pur cambiando il tipo di contratto (leggi l’articolo).
La Primo Moretti di corso Cavour a Macerata ha dovuto rinunciare al titolo di concessionaria ufficiale Moto Guzzi ed è stata declassata di fatto a semplice “rivenditore autorizzato”. Passaggio che non è affatto piaciuto ad Anima Guzzista, forum che raccoglie gli appassionati di Moto Guzzi nel mondo. Dal sito è partita l’iniziativa di una petizione «per chiedere alla Dirigenza Piaggio che si attivi affinché la ditta Primo Moretti venga riconosciuta concessionario onorario Moto Guzzi senza alcun vincolo contrattuale così come si conviene con una tale carica onorifica. Un gesto non solo simbolico ma di grande spessore commerciale oltreché culturale, dato che sarebbe il primo e forse l’unico in questo ambito. Quando un concessionario arriva a tenere alto il vessillo della sua casa madre per così tanto tempo, diventa un valore assoluto da riconoscere e sostenere. Ecco perché chiediamo l’istituzione di questa onorificenza». Anima Guzzista si candida inoltre a celebrare la decisione attraverso il dono di una targa da esporre nel concessionario storico. Nel giro di pochi giorni la petizione è stata già sottoscritta da 250 appassionati da tutto il mondo.
E’ stupito Roberto Freddi: «Mi fa un piacere enorme ricevere così tante manifestazioni di affetto e stima ma avevo chiesto al presidente di Anima Guzzista di lasciar stare perchè non voglio che si pensi che io stia elemosinando un titolo alla Piaggio».
Nonostante questo Anima Guzzista ha continuato per la sua strada: «Nel dicembre del 2013 – si legge nella petizione – il gruppo Piaggio, proprietario del famoso marchio storico Moto Guzzi, invia a molti concessionari e rivenditori autorizzati italiani una inequivocabile revoca della propria attività ufficiale di vendita. Questa comunicazione, effettuata senza alcun preavviso ed in modo alquanto insolito, è giunta anche ad alcuni concessionari storici. Fra tutti, ha destato scalpore la lettera inviata all’ormai leggendaria concessionaria Moto Guzzi Primo Moretti di Macerata. Questa Ditta, attiva dal 1922, un anno dopo la fondazione della Moto Guzzi, è la concessionaria ancora in attività più antica al mondo; per 92 anni consecutivi e tre generazioni ha venduto con grande dedizione e riconosciuta competenza solo Moto Guzzi; la sua sede è tuttora la stessa dei primi anni venti e la sua pregevole vetrina è tutelata come patrimonio storico dalla Sovrintendenza dei beni architettonici della Regione Marche. Ebbene, questa inaspettata lettera senza alcuna motivazione contingente, revocava alla Primo Moretti lo status di concessionario ufficiale proponendo un nuovo rapporto commerciale per la semplice rivendita di accessori e ricambi.Per la sua lunga tradizione ormai centennale, Moto Guzzi rappresenta infatti un vero pezzo di storia e di eccellenza italiana. Questo marchio e con esso tutti coloro che per tanti anni ne hanno condiviso la strada, rappresenta di fatto una di quelle tante realtà italiane che da sempre il mondo intero ci invidia. Negli Stati Uniti, Harley Davidson possiede alcuni concessionari storici molto importanti che, pur non raggiungendo tutte le peculiarità della Primo Moretti, ricevono costantemente ben altre cure e attenzioni proprio perché costituiscono quel valore aggiunto che ogni marchio commerciale desidererebbe. Siamo sicuri che con altrettanta attenzione, forza e intelligenza anche nel nostro Paese si possa e si debba porre maggiore attenzione alla valorizzazione del patrimonio storico invece di assistere, così come avviene in tante altre realtà economiche, al continuo depauperamento della nostra tradizione industriale, artigianale e manifatturiera».
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Premetto che, per natura, considero il libero mercato come un giudice incondizionabile dell’evoluzione economica dei soggetti che ne fanno parte. Penso però, che il libero mercato debba essere asservito a due importanti aspetti della nostra vita: l’aspetto sociale e quello storico. Proprio quest’ultimo valore, quello che ci permette di guardare il futuro attraverso la nostra memoria storica, quello che ci fa amare la Patria, perchè è il luogo (bello o brutto che sia) dove sono sepolti i nostri genitori, ecco questo aspetto di storia e tradizioni, non può essere spazzato via da semplici e rigide regole di mercato. Percui, da assoluto non-motociclista convinto, ADERISCO all’iniziativa Moretti e propongo (addirittura) di chiamarla: “Mettiamoci in moto, contro tutti gli aGUZZIni!”. Sarà troppo forte??
Io lotterei perché la Piaggio conceda il titolo pontificale di Concessionario Emerito, rivendicando anche il diritto ad un’insegna raffigurante un San Pietro pescatore di anime guzziste.
Nell’articolo si fa riferimento alla Harley, come marchio che tutela le proprie tradizioni e i propri clienti. Aggiungo che anche gli Harleysti, sono un pò più duri e compatti quando c’è da lottare, invece sembra, anche dal disinteresse e la non partecipazione nei confronti dell’articolo, che i Guzzisti se ne freghino abbastanza….