La mostra “Fabbricanti di passioni” è un’iniziativa dei tecnici dello Sferisterio
L’ingresso alla mostra è stato realizzato con i cubi de “Lo Spazzacamino” andato in scena al Lauro Rossi
Sauro Tartari è uno dei tecnici coinvolti nell’organizzazione
E’ stata inaugurata nei giorni scorsi “Fabbricanti di passioni”, la mostra fotografica “scenografata” dai tecnici del Teatro Sferisterio di Macerata.
L’esposizione è stata allestita all’interno di uno degli spazi chiusi dell’Arena, la ex sala cinema e viene introdotta da un percorso colorato dai cubi de Il piccolo spazzacamino rappresentato lo scorso anno con notevole successo al Teatro Lauro Rossi .
«L’idea – spiegano gli organizzatori – di far risaltare quella gran mole di lavoro manuale, faticoso, competente e anche molto creativo che svolgono le maestranze tecniche del Teatro è stata fatta coincidere con il cinquantennale delle rappresentazioni liriche in questo splendido scenario invidiato da molti e che una parte della nostra città per ora non apprezza a sufficienza.
Le maestranze con un pizzico di orgoglio e senza alcun sciocco corporativismo vogliono far sì che la cittadinanza possa vedere rappresentato quel che avviene prima degli spettacoli,quanto e come si lavora oltre quella porzione di mura che ancora molti nemmeno conoscono o che (ormai pochi) vedono come una inutile spesa pubblica. Bisogna invece pensare di valorizzare questo luogo stupendo, attraverso il riconoscimento del lavoro che non può però venire disgiunto dalla parola cultura come purtroppo troppo spesso accade, magari invertendo l’ordine (cultura e lavoro).
Dalle troppe parole degli ultimi anni e con le procedure dovute che richiede la prassi, i lavoratori dello Sferisterio sono passati ai fatti trascinati dalla loro “passione” per l’Arena ».
La mostra ha una entrata libera e gratuita e seppure con mezzi economici molto limitati e sostenuti dalle stesse maestranze lascia che i visitatori possano usufruire per alcuni giorni di spazi che rimangono aperti solo durante gli eventi e che invece essi ritengono sarebbe possibile utilizzare anche durante l’anno dietro la presentazione di un progetto condiviso che possa coinvolgere i tecnici, le associazioni culturali e l’Accademia di Belle Arti di Macerata e che valorizzi questo meraviglioso scenario pubblico,vero e proprio vanto per chiunque risieda nel territorio maceratese.
«La mostra – si legge ancora nel comunicato – nei prossimi giorni verrà anche “ravvivata” da interventi che le stesse maestranze stanno producendo e che intendono contagiare se non proprio una passione almeno un forte affetto per questa splendida professione e per un Teatro che può venire fatto conoscere per quello che dovrebbe essere cioè pubblico contenitore di eventi ma sopratutto veicolo di trasmissione di cultura e appunto di lavoro.
I ringraziamenti dovuti alla collaborazione del maestro Alfredo Tabocchini fotografo eccelso e che merita di poter fare una esposizione completa delle sue foto degli spettacoli in Arena, Massimo Zanconi altro ottimo fotografo e caro amico che ha aiutato nell’assemblare i pannelli delle fotografie e si consenta ai tecnici tutti ,veri e propri protagonisti di quello che si potrà ammirare nella ex sala cinema dello Sferisterio tutti i giorni fino al 10 di Giugno e che dal successo che sta riscuotendo sembra solo una partenza, da integrare con molte altre idee nel prossimo futuro».
Gli orari di apertura sono mattino 10-12, pomeriggio 17-20.
(a. p.)
(foto di Guido Picchio)
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati
Allo Sferisterio la classe operaia va ancora in Paradiso.