Gli Studenti dell’isitututo Bramante di Macerata autori del progetto e l’ex preside Renato Sopranzetti
Presentato nella sala del consiglio del comune di Pievebovigliana, il progetto di recupero di Roccamaia, da parte degli studenti dell’istituto per Geometri di Macerata. Presenti circa cinquanta studenti ed un graditissimo ritorno, quello dell’ex preside Renato Sopranzetti, padre di questi primi progetti di collaborazione con l’esterno. Il progetto nasce nel 2010 con l’intenzione di promuovere lo studio di una parte del territorio del comune di Pievebovigliana e più precisamente la frazione Roccamaia, mirante alla riscoperta e alla riqualificazione di piccole località, frazioni, luoghi che ancora oggi conservano memorie, tipologie costruttive, assetti urbanistici caratteristici della zona premontana, che possano essere riutilizzati a fini turistico-ambientali. Così veniva presentato il progetto che seguiva, di qualche anno, un’altra iniziativa analoga realizzata a San Maroto.
Il progetto è stato reso possibile dalla collaborazione fra diversi enti quali la scuola dei Geometri di Macerata, il comune di Pievebovigliana, il collegio dei geometri della provincia di Macerata e l’azienda Infissi Design di Treia. “L’alternanza scuola-lavoro che oggi appare come una normalità – ha dichiarato il dirigente dell’Istituto Pierfrancesco Castiglioni – trova qui, in questi progetti, la propria essenza vera: la possibilità per gli studenti di mettersi alla prova e di capire. Ringrazio sentitamente tutti coloro che hanno reso possibile questa esperienza: loro hanno fornito a questi giovani studenti elementi ed emozioni che mai scorderanno”.
In attesa della replica della presentazione del progetto, prevista per venerdì 30 maggio, nella sede dell’Istituto, ci si chiede già se la frazione sia pronta per diventare un “albergo diffuso” come lo studio vorrebbe indicare. Il prof. Adelelmo Mataloni frena gli entusiasmi; il sindaco Sandro Luciani è più ottimista: «Dovremo attingere a risorse europee per realizzare questo sogno: non è facile, ma non è neppure impossibile».
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