In primo piano, di colore nero, il nuovo proiettore digitale. Dietro, di colore grigio, quello per i film in pellicola
di Filippo Ciccarelli
Il nuovo proiettore dal colore nero lucido lavora accompagnato da un incessante sottofondo prodotto dal rumore delle ventole che servono a raffreddare il piccolo e caldo ambiente della sala proiezioni. E’ di dimensioni tascabili se confrontate a quelle del progenitore a fianco, che si nutriva appunto di film, cioè pellicola, ma è incapace di masticare il nuovo linguaggio digitale. E’ un mastodontico pezzo uscito dalle officine Prevost di Milano negli anni ’70, e sarebbe ancora perfettamente funzionante, se il mondo del cinema continuasse ad usare le pellicole. L’installazione del nuovo proiettore digitale, e di un nuovo schermo in grado di replicare il maggior numero di pixel, hanno permesso al cinema Excelsior di tornare alla sua vocazione originaria, quello di mostrare film al pubblico di Macerata, una città che ha perso quasi tutte le sale storiche, destino comune a tutto il Paese, affascinato dalle multisala in periferia. Il costo economico dell’ammodernamento
del cinema Excelsior, che rappresenta un pezzo di storia cittadina (leggi l’articolo) è stato di circa 60mila euro, il 40% dei quali messi a disposizione dalla Regione tramite un fondo ad hoc. Non è quantificabile in termini finanziari, invece, l’impegno dei tanti volontari e dei parrocchiani dell’Immacolata (proprietaria del cinema) che in questi anni hanno comunque fatto vivere l’Excelsior. «Anche senza i film, questi spazi sono stati usati per iniziative culturali, sono stati aperti a convegni e incontri – spiega Alessandro Rinaldelli, uno dei volontari che hanno preso parte al progetto per far rinascere il cinema – oggi torna come sala di proiezioni, ma di fatto l’Excelsior non ha mai chiuso. Questo è il cinema di tutti, deve tornare ad essere un luogo per la città, un dono a Macerata nella sua interezza. Ringraziamo don Egidio, che ha voluto fortemente la riapertura, e la Regione che in un momento così difficile e di crisi ha deciso di investire nella cultura».
«Oggi mi vengono in mente due parole – ha detto don Egidio Tittarelli, parroco della chiesa dell’Immacolata – e queste sono gioia e speranza. L’annuncio del Vangelo e di Gesù passa anche attraverso l’incontro e questo può avvenire qui, nel cinema, che diventa luogo di comunione. La generosità di tante persone che si sono impegnate per questo scopo porta gioia. Ma c’è anche la speranza, perché questo non è solo un cinema. La Chiesa indica il passaggio dalla sala tradizionale a quella della comunità, luogo del confronto e partecipazione della comunità cristiana, viva e dinamica. Questo è un luogo vissuto e abitato, dove troviamo fraternità per uscire dall’individualismo» ha concluso don Egidio.
Presente tra il pubblico accorso per la nuova inaugurazione dell’Excelsior e la proiezione del primo film in digitale nella storia del cinema di via Colle di Montalto, Saving Mr. Banks, anche l’assessore regionale Pietro Marcolini. «Attraverso il cinema c’è apertura ed accoglienza: siamo felici, in tempo di crisi, di aver trovato un bel gruzzolo di risorse. Con il fondo la Regione ha aiutato 25 cinema, investendo un milione e mezzo di euro – ha spiegato Marcolini – di questi, circa la metà sono sale parrocchiali. Sono convinto che il cinema sia un presidio civile. In una città come Macerata poi, dove c’è un alluvione di preoccupazione circa la sorte del centro storico, aver riaperto l’Excelsior e difeso il cinema Italia vuol dire difendere la vita di Macerata stessa e ripolarizzare qui la vita della città storica. Auguro lunga vita all’Excelsior, anche in qualità di spettatore».
Grande la soddisfazione dell’Amministrazione comunale, rappresentata dal vicesindaco Federica Curzi: «Siamo entusiasti della riapertura dell’Excelsior. Spesso si parla di momenti storici, ma ci sono momenti storici belli e brutti: fu un momento storico, purtroppo, la chiusura di questo cinema, come anche quelle che a volte riguardano la nostra città. Parliamo allora di un momento bellissimo nella storia di questa città. Grazie alla Diocesi, che proprio pochi giorni fa ci ha regalato il bellissimo restauro della chiesa dell’Immacolata, per quella sussidiarietà istituzionale che fa di Macerata una città policentrica. E grazie anche alla Regione per l’impegno e per il bene che vuole, e si vede, a questa città. Il 60% delle risorse per ristrutturare il cinema è stato trovato dai cittadini che si sono impegnati: con loro – ha concluso Curzi – vogliamo costruitre un lavoro di rete sulla legalità e sui principi che fanno grande questa comunità».
Questi i prossimi appuntamenti del cinema Excelsior: il 27 maggio comincerà la proiezione di “A proposito di Davis”, il 3 giugno sarà la volta di “Grand Budapest Hotel”, il 10 giugno “La mafia uccide solo d’estate”.
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati
Don Piero come suo solito
rifugge dagli onori della cronaca
Grazie per tutto ciò che hai fatto, stai facendo e speriamo
seguiterai a fare per il glorioso Cinema Excelsior .
É un piacere venire a conoscenza del fatto che viene ripristinato un cinema della tua città,della tua parrocchia e tu che hai un azienda che opera nel settore audio e video da circa 25 anni e a circa 500 mt dal luogo dove viene fatto il lavoro non sei neanche stato invitato a presentare un progetto con relativa offerta economica.
@ Nardi..
mi intrometto senza averne titolo…. MA-
1) Per La sostituzione del proiettore da meccanico a digitale non è stata indetta nessuna gara di appalto,.
2) Il cinema seppure in maniera ridotta ha sempre funzionato grazie agli impegni dei ragazzi e dei sacerdoti della parrocchia dell Immacolata
3) E’ quantomeno singolare che lei stando a così pochi metri dal cinema ed essendo un così assiduo frequentatore dello stesso o partecipe a tutte le iniziative ad esso collegate , non sia venuto a conoscenza che si stava procedendo alla sostituzione del vecchio proiettore con uno nuovo di tipo digitale, avrebbe senza dubbio , stante il fatto di avere una azienda che opera nel settore, potuto contribuire alla sua sostituzione, magari offrendo il tutto a prezzi più scontati che non quelli che i ragazzi promotori sono stati in grado di ottenere dalle aziende sue concorrenti .!!!!!
Certo, per la prima potevano scegliere almeno un film italiano…
Io muoio dalla voglia di vedere questo: http://www.cineblog.it/post/326743/tir-trailer-del-film-di-alberto-fasulo-vincitore-del-festival-di-roma-2013