Spacca: “I valori della Resistenza da conquistare ogni giorno”

Il presidente della Regione a Castel di Lama per il "25 aprile". Ieri ad Ancona l'iniziativa "Le Marche e la Macroregione Adriatico Ionica: storie di Resistenza a 70 anni dalla Liberazione"

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25 aprile celebrazione a Castel di Lama con il presidente della Regione Marche Gian Mario Spacca

Spacca con il sindaco di Castel di Lama

“Ho voluto celebrare il 25 aprile a Castel di Lama perchè l’amministrazione comunale ha scelto di commemorare questa giornata consegnando una copia della Costituzione ai ragazzi delle scuole. Un atto di grande concretezza che supera ogni retorica. E’ il senso di questa giornata perchè, come ricordava spesso Papa Giovanni Paolo II, la pace va conquistata giorno per giorno, non èmai definitiva. Lo stesso vale per gli altri valori, la libertà, la giustizia, la solidarietà, la democrazia, che appartengono alla grande tradizione della Resistenza e della lotta di Liberazione dal nazifascismo. Affinchè essi siano riaffermati e non rimangano lettera morta, perchè non siano semplicemente una bandiera da sventolare in giornate come questa ma siano vissuti ogni giorno, è necessario che vengano collegati alla realtà e alla vita di una comunità. Questo può essere fatto attraverso i giovani e la conoscenza della nostra Costituzione che declina e afferma con chiarezza tali valori”. Così il presidente della Regione Marche, Gian Mario Spacca, partecipando oggi a Castel di Lama, con il sindaco Patrizia Rossini, alla cerimonia per il 25 aprile.  Spacca ha ricordato che la Regione è impegnata a sostenere, come previsto da un’apposita legge regionale (la n. 15 del 25 giugno 2013), tutte le iniziative che puntano a mantenere in vita, rinnovare, approfondire e divulgare il patrimonio culturale, storico, ambientale e politico della Resistenza. ”Quest’anno il 25 aprile – ha sottolineato – assume un significato particolare. In queste giornate le Marche ospitano numerose personalità delle associazioni antifasciste dei Paesi che fanno parte della Macroregione adriatico ionica. La loro testimonianza, come quella del presidente della Federazione internazionale dei combattenti per la Resistenza, il professor Vilmos Hanti aggredito recentemente da nazifascisti, dimostra che i valori di democrazia e pace non sono acquisiti per sempre, ma vanno conquistati ogni giorno attraverso la solidità della nostra persona. Un valore che ha caratterizzato tutti coloro che hanno combattuto per la Liberazione. Persone che sapevano discernere il bene dal male, la verità dalla menzogna, la giustizia dall’ingiustizia. Che sono arrivate a sacrificare la propria vita per affermare quei valori da cui sarebbe nata la nostra democrazia, che ha consentito a tutti noi di vivere una stagione incredibile di crescita, benessere, sicurezza”. 

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La celebrazione ad Ancona

Le celebrazioni per la Regione erano iniziate ieri ad Ancona con l’iniziativa “Le Marche e la Macroregione Adriatico Ionica: storie di Resistenza a 70 anni dalla Liberazione”. “Solo avendo coscienza delle comuni origini, tragedie e battaglie vissute da tutte le popolazioni adriatico ioniche, le nuove generazioni possono vivere da protagoniste questa straordinaria stagione della nostra storia”. ha detto Gian Mario Spacca,  “E’ infatti a loro che spetta – ha aggiunto -, una volta realizzata, la costruzione e la conservazione, nei decenni futuri, della Macroregione. Oggi più che mai è importante, considerati gli effetti della crisi economica sulle relazioni sociali e interpersonali, una forte azione educativa alla coesistenza, al rispetto della persona, all’integrazione civica e culturale”. La Mrai è “un’opportunità straordinaria per la crescita e lo sviluppo di quest’area, la realizzazione del processo di costruzione di una comune cittadinanza europea. Un percorso forte di una potente spinta dal basso. Ancor prima degli Stati, sono stati infatti l’associazionismo e le reti a dare l’input per la nascita della Macroregione”. Questa, ha insistito, rappresenta “un futuro di crescita per le nostre comunità locali e per i popoli che si affacciano sull’Adriatico.

25 aprile regione (8)Un investimento necessario, dunque, dovrà essere quello in democrazia e in educazione civile, per consentire a tutti di condividere un orizzonte comune fatto di integrazione, di rispetto e valorizzazione reciproca, capace di eliminare, fin dal loro manifestarsi, i fantasmi di quel passato di oltre 70 anni fa”. Fantasmi, ha rimarcato Spacca, “purtroppo ancora più recenti per i popoli balcanici e che oggi tornano a minacciare quei valori per cui donne e uomini di questa regione e delle città dell’Adriatico hanno sacrificato la propria vita”. Per questo, “le esperienze che quotidianamente l’Anpi realizza con i suoi volontari e iniziative come quella del Forum Antifascista rappresentano per le Istituzioni e per il mondo della formazione un sostegno fondamentale perché radicato nei territori, nelle comunità locali, nella società civile, nel mondo della scuola”.

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