«Deiazioni fecali, vetri rotti, piante rovinate e vasi gettati a terra, qui non si vive più». Sono esasperati i residenti del quartiere centro, da qualche tempo sul piede di guerra contro il locale Donoma che ha aperto da qualche mese nell’ex cinema Adriatico. E per far sentire ancora di più la loro protesta, questo pomeriggio sono arrivati fin sotto Palazzo Sforza con degli striscioni con su scritto: “basta atti vandalici” e “vogliamo dormire”. Una delegazione di circa 15 persone hanno raggiunto l’ufficio del sindaco per richiedere interventi urgenti. A destabilizzare l’equilibrio dei residenti non è solo la musica, ma sono soprattutto gli avventori del locale che una volta lasciata la discoteca, si intrattengono per le vie del centro, spesso con un tono di voce superiore alla norma, con schiamazzi, gesti di inciviltà e anche piccoli atti vandalici. La capopopolo della protesta è Anna Donati, moglie del consigliere Sergio Marzetti: «Stiamo facendo tutto questo anche per dare una mano a Corvatta – dice – capiamo la sua posizione ma lui capisca la nostra, anzi lo invito una sera a casa mia, qui non si vive più, soprattutto il martedì (quando è in programmazione la serata latina, ndr). Non si può paragonare questa situazione al disagio che vive chi d’estate abita sul lungomare – continua la Donati – lì si tratta di 3 mesi, qui di 9 e, spesso, di 5 serate su 7. Chiediamo che ci sia vigilanza, via della Nave, via Vela, corso Garibaldi sono ormai una terra di nessuno. C’è gente che urina sui vasi, parcheggi selvaggi, c’è chi suona i campanelli, litiga e urla ad alta voce». Elvia Giulietti abita in vicolo Barboni, proprio dietro al Donoma: «Sono mesi che quel fischio mi entra nella testa – afferma – c’è un generatore che sibila dalle 7 della sera fino alle 5 del mattino. Una volta ho ritrovato anche del vomito sopra la macchina».«Noi vogliamo una città aperta – conclude poi la Donati – ma anche il rispetto dei nostri diritti perchè facciamo fronte ai nostri doveri». Tra i presenti anche Veronica Palestini, presidente del comitato di quartiere: «Siamo qui in appoggio a questa protesta voluta dai residenti – dice – ribadiremo al sindaco quanto già esposto un mese fa in merito alla questione di ordine pubblico, di viabilità difficile e per trovare una soluzione agli schiamazzi». Momenti piuttosto concitati poi fra il primo cittadino e la delegazione: questa infatti non aveva preso appuntamento e il sindaco aveva altri impegni. Ne nasce un alterco con una parte della delegazione che se ne va e un’altra che viene ricevuta solo per 5 minuti. “Ho spiegato ai cittadini presenti di non potermi trattenere a lungo perché impegnato subito dopo in una riunione, in programma alla Prefettura di Macerata che prevede tra gli argomenti all’ordine del giorno proprio le problematiche nella zona centrale della città derivanti dalla musica e dall’afflusso di pubblico al Donoma – ha detto Corvatta – Ho ricordato di aver a più riprese incontrato la proprietà del locale per eliminare, o quanto meno contenere, le cause di disturbo alla quiete pubblica, e che nuove misure saranno adottate nel brevissimo periodo. A giorni i gestori della discoteca amplieranno le unità all’esterno per migliorare la sicurezza dell’area, mentre l’amministrazione comunale provvederà dopo Pasqua a transennare una o più vie parallele a corso Garibaldi dove, malgrado le limitazioni di traffico, nelle ore serali si è verificato un viavai di veicoli ed un posteggio non autorizzato”.
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Qui bisogna tutelare sia i Cittadini, sia gli Affari.
E’ a norma un locale chiassoso e che emette rumori dai propri impianti così fastidiosi e, per giunta di notte? Ci sono delle regole a questo proposito e basta applicarle PUNTO.
Si può chiedere ai Cittadini di essere un pochino più indulgenti nei confronti dei disagi che, per forza di cose, si creano quando si scontrano due realtà così diverse tra loro?
Si può istituire un servizio pubblico che eserciti funzioni di prevenzione, monitoraggio e controllo sul territorio con particolare attenzione (di notte) nei confronti delle vie interessate al fenomeno Movida?
Credo che con questi piccoli, poco costosi e funzionali accorgimenti, si possano evitare controversie destinate ad inasprirsi, litigi e tensioni che, specialmente di notte, devono restare sopite, invece di gettare sempre benzina sul fuoco.
L’amministrazione comunale e le autorità che si occupano di ordine pubblico non devono autorizzare per nessun motivo eventi di disturbo alla quiete pubblica e rendere più agibili e sicure le strade cittadine, questo tipo di ” movida” selvaggia non porta benessere ma solo disturbo,ne sono un esempio le musiche assordanti dei chioschi,i mercatini domenicali in centro che ostacolano la viabilità,le giostre e i circhi che occupano i parcheggi ecc.tutto ciò deve essere fatto e svolto nelle periferie perchè così non si più andare avanti i cittadini devono essere tutelati.
Movida?? Io gli strappavo il tesserino universitario e li rimandavo da babbo e mamma a ripassare l’ educazione.
Ma come si fa ad andare avanti cosi?
Questi dovrebbero essere i futuri dottori e classe dirigente??
C’é troppo benessere ancora!!
Il problema è che, se da parte del Comune non c’è la possibilità di controllare e far verificare le prescrizioni, le autorizzazioni non dovrebbero essere concesse, perché si finisce irresponsabilmente per lasciare i cittadini in balia di tutto e di tutti.
E’ lo stesso discorso che riguarda lo chalet a Fontespina Nord, prima del ponte sull’Asola. Anche lì autorizzazioni concesse senza alcuna seria riflessione preventiva e soprattutto senza alcun controllo successivo. Il risultato è stato un disastro per i cittadini che abitano nei pressi e per gli stessi frequentatori.
Non è in questo modo che si tutela l’interesse pubblico, né si fa una seria politica turistica..
All moglie di marzetti voglio ricordare che quando civitanovesi di altri quartieri protestavano perchè gli avevano messo le antenne telefoniche a metri da casa la giunta di cui faceva parte il marito non ci ha ricevuto e ci ha fatto cacciare dalla polizia.
daltronde marzetti ha sempre detto che siamo una città turistica, questi locali servono
Ho confuso Macerata con Civitanova. Sacrilegio!! Comunque stessa pappa alla fine, tutto il mondo é paese oggigiorno piu’ che mai.
@ La Finestra Sul Cortile a quanto ci risulta la sig.ra Donati politicamente non va molto daccordo con il marito……sbaglio?
IO MI CHIAMO ANNA DONATI E DA SEMPRE LE MIE SCELTE NON SONO POLITICHE MA CULTURALI. SOTTOLINEO CHE LA MIA MENTE NON E’ CONFORMATA A QUELLA DI MIO MARITO. GRAZIE COMUNQUE DELL’ATTENZIONE.
io penso che se ci fosse qualche vigile o carabiniere che controlla di fuori si risolverebbero molti problemi