Raggiunto un primo obiettivo per i lavoratori Sacci di Castelraimondo, che hanno scongiurato la mobilità in arrivo per 24 dipendenti del locale stabilimento, sui 94 attualmente impiegati (leggi l’articolo). Oggi al ministero del Lavoro è stato raggiunto un accordo tra le proprietà e Fillea Cgil, Filca Cisl e Feneal Uil. La società ha ritirato la procedura di mobilità che riguardava 95 addetti dell’intero gruppo. Oltre a Castelraimondo infatti la Sacci ha stabilimenti a Greve in Chianti, Pescara, Tavernola e Cagnano. Dal 6 maggio partono altri sei mesi di cassa integrazione straordinaria. Un periodo di respiro e monitoraggio per cercare soluzioni alla grave crisi debitoria dell’azienda in concordato preventivo. Sindacati e Rsu esprimono soddisfazione per l’accordo raggiunto che scongiura lo spettro dei licenziamenti, ma allo stesso tempo rimarcano le preoccupazioni che comunque restano per quanto riguarda il futuro dell’unico cementificio delle Marche. “Con un calo del 60% del settore dal 2008 la situazione resta grave – dice Massimo de Luca della Fillea Cgil -. L’accordo prevede incontri bimestrali di verifica nella speranza si riaprino nuove opportunità di mercato. Il riavvio del cantiere della Fano-Grosseto sarebbe certamente una grande occasione di rilancio anche per il cementificio”
(g.c.)
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E ora avanti con il nuovo impianto!! Senza se e senza ma.
Carissimi giovani, su queste notizie bisogna entrare e commentare: Si alle grandi opere, la Fano – Grossetto, ripresa del progetto Quadrilatero, S.S. 77 Civitanova Marche – Foligno già in via di campletamento. Ammodernamento S.P. 78 Sforzacosta – Sarnano – Comunanza, S.P. 127 Tolentino – San Severino Marche, S.S. Val di Chienti Bivio per La Pieve – Macerata. Questa è la politica giusta per lo sviluppo della nostra provincia sempre stata carente nella viabilità. Gli imprenditori hanno fatto il loro possibile la politica locale mi riferisco agli Onorevoli un po meno. Questo accordo sia da auspicio avanti senza paura.
rifinanziamento della cassa integrazione straordinaria voi lo chiamate accordo positivo! Ma la collettività non può pagare all’infinito…..non si può scaricare il peso della crisi su chi lavora! Si alla tutela delle famiglie, magari si anche alla cassa straordinaria, ma i giorni di cassa invece di passarli a spasso o magari a far lavori in nero ,fateli impegnare obbligatoriamente per aiutare i cittadini in attività utili!
Sono d’accordo con Gianluca, c’è gente che è quasi 10 anni che vanno a spasso o stanno seduti ai giardinetti, fanno qualche lavoro in nero e se per sbaglio li richiamano sapessi come brontolano.Volendo ci sono molte cose da fargli fare visto che vengono pagati x non fare niente, tanto c’è chi paga x loro.
Caro peppe cececotto, campare con poco più di 500 euro al mese non è il massimo!!!! Soprattutto essere in cassa integrazione non e’ che sia meraviglioso come credi perché ci sono famiglie che con quei soldi devono pagare mutuo bollette alimenti ecc. Fai sembrare queste persone lavative ma queste persone non hanno scelto di essere messe in cassa integrazione, ce li ha messi la ditta !!!! E come ha detto il Papa ” il lavoro e’ dignità ” e sinceramente, credimi, si sta meglio al lavoro che ai giardini!!!! Ti auguro di non passare mai ciò che stanno passando questi LAVORATORI