Venerdì 11 aprile a Matelica l’incontro pubblico che mette a confronto passato, presente e futuro delle dipendenze e della alle droghe. Da Massimo Barra, ideatore della clinica delle dipendenze con Villa Maraini, a don Marcello Cozzi che le combatte nelle strade e nei palazzi con l’associazione “Libera, contro le Mafie”. L’offerta di droghe continua a moltiplicarsi: le sostanze tradizionali si diffondo con il microspaccio e costano sempre meno, mentre nuove molecole ai margini della legalità note come smart drugs si affacciano sul mercato anonimo del Web, e infine crescono le cosiddette dipendenze senza sostanza, dal gioco d’azzardo patologico a miriadi di altre dipendenze comportamentali: shopping, internet, porno, cibo spazzatura ecc. Cosa sta succedendo? Droghe e dipendenze sono devianza o sistema? Come fare a contrastare quella che sembra profilarsi come una deriva sociale e culturale? “La società delle droghe” proverà a tracciare possibili risposte. L’incontro è aperto a tutti, si terrà venerdì 11 aprile 2014, alle 17, alla sala convegni del Palazzo Ottoni, in piazza Mattei a Matelica. “
La società delle droghe” è ideato e organizzato dall’Amministrazione Comunale di Matelica, in particolare nasce dall’iniziativa dell’assessore Rossanna Procaccini, e coinvolge ospiti che rappresentano passato, presente e futuro dello studio e della lotta alle dipendenze in Italia. Ospiti Massimo Barra, medico psichiatra, precursore della cura delle tossicodipendenze, fondatore di Villa Maraini che è stata la prima struttura in Italia ad essa dedicata, e sul cui modello hanno preso forma i servizi territoriali del sistema sanitario nazionale. Grazie alla sua esperienza si aprirà una porta sul tema, cercando di capire cosa ha reso droghe e dipendenze fenomeno di massa dei tempi contemporanei.
Altro interlocutore avvincente sarà don Marcello Cozzi, vicepresidente di “Libera, contro le mafie”, impegnato in prima linea in azioni di inchiesta, denuncia e contrasto delle attività delle mafie nel narcotraffico. Con lui si avrà modo di aumentare il tasso sociale del discorso, mettendo in luce sia la straordinaria azione compiuta da Libera e da Don Marcello Cozzi in prima persona, che lo hanno reso oggetto di minacce a atti intimidatori, sia il non meno importante quotidiano civismo a cui tutti siamo chiamati per contrastare il sistema delle dipendenze.
Infine completa il parterre degli ospiti Gianni Giuli, direttore Dipartimento Dipendenze Patologiche, Area Vasta 3, protagonista della piccola grande eccellenza made in marche che costituisce l’attività di prevenzione del dipartimento stesso. Un’attività svolta nel progetto “Stammibene” di cui materiali e prassi operativi sono replicati in varie parti d’Italia, nel tavolo di contrasto alle droghe provinciale InArea, e infine nel progetto internazionale Rednet. Anche grazie a quest’ultimo con Gianni Giuli avremo modo di svelare come il mercato europeo delle droghe si sta muovendo, e cosa succederà in Italia da qui a breve. A introdurre la discussione con i tre ospiti saranno Paolo Sparvoli, sindaco di Matelica, e Pierluigi Gigliucci, direttore dell’Area Vasta 3, Asur Marche. La tavola rotonda sarà poi condotta da Paolo Nanni, scrittore e comunicatore, attivo da anni nel campo della prevenzione delle dipendenze. Interverrà Valerio Valeriani, il Coordinatore dell’Ambito 17, che promuove, organizza, progetta e gestisce diversi servizi sociali comunali in forma associata e attua interventi di prevenzione in collaborazione con il Dipartimento Dipendenze Patologiche. Sarà infine Rosanna Procaccini, quale promotrice dell’incontro e assessore alla Sanità e ai Servizi Sociali del Comune di Matelica, a tirare le conclusioni del discorso. Nel creare questo appuntamento prestigioso si è comunque partiti dall’idea fondante di rendere “La società delle droghe” un incontro incisivo, chiaro, coinvolgente. In questo senso nel suo sviluppo ci sarà spazio per stimoli interattivi, per video, e per domande e interventi dal pubblico. Per avere informazioni è possibile contattare la segreteria organizzativa presso l’Ufficio dei Servizi Sociali del Comune di Matelica allo 0737.781841-0737781844.
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Puntare sulla ricerca dei meccanismi (biologici e psicologici) della dipendenza , e abbandonare la caccia a consumatori e spacciatori.Anche le organizzazioni internazionali danno per perso(e costosissimo) il contrasto diretto alla diffusione delle droghe , meglio agire per via indiretta sui singoli anche potenziali consumatori, buon venga l’informazione e la divulgazione.
Ohi, Massimo Barra, uno dei più famosi e potenti parassiti del tossicodipendente. Ovviamente, uso questo termine, “tossicodipendente”, in modo improprio. Non occorre conoscere De Saussure per comprendere l’uso criminale del linguaggio, attraverso il quale è custodita questa parola. Detto in forma più esplicita: “Tossicodipendente è la parola con la quale la società degli asini, etichetta le ragazze e i ragazzi che usano eroina, per degradarli, in modo da poterli usare a proprio piacimento. Da un lato, il popolo, li usa come capro espiatorio. Dall’altro lato, lo Stato, di cui Barra è un esponente, li sfrutta economicamente”. Per quanto riguarda Libera, di cui il capo è don Ciotti, sempre appiccicato al fondo schiena dei potenti dello Stato Italiano, sarebbe bene andasse a vivere al suo Paese, il Vaticano, che là di mafia ne trova a iosa da combattere. Mi piace ricordare in questa occasione le parole di Leonardo Sciascia:” Se lo Stato volesse davvero sconfiggere la mafia dovrebbe suicidarsi”. (Continuo a ricordare, che lo Stato Italiano, con alcool e tabacco, fa morire più di 300 persone al giorno e che questi articoli fanno parte di quelle cosiddette armi di distrazione di massa, che permettono allo Stato di uccidere in tutta tranquillità. Che uno Stato che compie queste carneficine, mente, quando dice di fare la lotta alla droga, per tutelare la salute della gente. Dietro a queste faccende, ci sta sempre un disegno economico).