di Gianluca Ginella
Pronto un nuovo ricorso contro gli speed check leopardiani. Dopo la sentenza del giudice di pace di Recanati, che aveva registrato l’illegittimità delle postazioni fisse in zona Romitelli, dando così ragione ad un automobilista che aveva fatto ricorso, ora anche una maceratese ha deciso di impugnare due contravvenzioni per eccesso di velocità. Tutto nasce da quel primo ricorso, di un automobilista che, assistito dal suo legale, l’avvocato Alessio Matarazzi, si era rivolto al giudice di pace contestando una multa che aveva preso proprio in zona Romitelli, con gli speed check. La chiave dell’udienza sono stati il pronunciamento della Corte di cassazione e del ministero dei Trasporti, che avevano chiarito che “non è possibile installare le postazioni fisse lungo le strade urbane – spiega l’avvocato Matarazzi –, si possono mettere le pattuglie, ma non le postazioni fisse perché la legge non lo prevede. Gli speed check della zona di Romitelli, per espressa ammissione del Comune di Recanati, si trovano in un tratto di strada urbana”. Gli speed check restano comunque attivi. E da questi una automobilista maceratese è stata multata due volte: una a febbraio e una a marzo. Lungo la strada il limite è di 70 all’ora: una volta la donna lo ha superato di 7 chilometri orari e un’altra di 11 chilometri. Venendo così multata di circa 200 euro in tutto, e con 3 punti in meno sulla patente.
L’automobilista si è rivolta all’avvocato Matarazzi, che presenterà ricorso. Il comune di Recanati, riferisce Matarazzi, “continua ad usufruire di questo ‘servizio’. Inutile dire che spiace constatare simile indifferenza da parte dell’amministrazione comunale, che esige evidentemente dai ‘controllati’ il puntuale rispetto delle norme della circolazione stradale, ma solleva il ‘controllore’ dall’osservanza delle norme stabilite dalla legge per gli accertamenti del caso”.
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Sarei curioso di sapere perché i Comuni continuano a mettere questi speed check dal momento che sono tutte scatole vuote, non non funzionano da nessuna parte.
Quelli posti lungo la Regina hanno l’autorizzazione del prefetto e non necessitano di contestazione immediata. Li hanno messi lì apposta perchè si guadagna parecchio, la SS571 è una strada molto trafficata, quindi più auto più soldi. Gli altri speed check lungo le strade urbane oltre ad essere illegali, brutti sono costati oltre 3000 euro l’uno, la metà sono stati fatti saltare per aria tramite atti vandalici e gli altri giacciono come spaventapasseri lungo le strade senza sapere a cosa servono dato che il comune non li utilizza più. Tali speed check per essere utilizzati con macchinetta all’interno necessitano di contestazione immediata e per mancanza di personale sono inutilizzati. Quindi se con tutti questi soldi buttati letteralmente nel WC li investivamo in sicurezza stradale ci sistemavamo le nostre strade che sono un colabrodo, segnaletica orizzontale e verticale, migliorando la visibilità agli incroci ecc…… ma si sa a Recanati i cantieri si aprono solamente quando si va alle elezioni amministrative….
Ok l’avvocato ha ragione e sta facendo bene il suo lavoro, ma siamo sicuri che un controllo della velocità a 70 km/h in prossimità di un incrocio pericoloso dove spesso ci sono pedoni in strada che usufruiscono delle attività commerciali del luogo sia qualcosa di sbagliato?