Eco:y, azienda marchigiana guidata da Christian e Pamela Rozzi che distribuisce prodotti di moda e design ecocompatibili, sarà presente a “Fa la cosa giusta”, il più importante appuntamento dell’anno dedicato al consumo critico ed agli stili di vita sostenibili, che si svolgerà a Milano dal 28 al 30 marzo. L’azienda di Urbisaglia presenterà la nuova linea di cosmesi naturale sviluppata in collaborazione con Arpa Cosmetics, laboratorio locale di prodotti Made in Italy. Si tratta di una linea di prodotti realizzati con materie prime di alta qualità, senza nichel, che comprenderà inizialmente quattro referenze: una crema per il corpo, una crema mani, una crema e un siero nutrienti viso, che verranno in futuro affiancati da una gamma più allargata di prodotti realizzati utilizzando materie prime funzionali a “km 0”. “In un momento certamente difficile per l’attuale situazione economica – afferma Christian Rozzi – abbiamo deciso di unire le nostre competenze per dare vita ad un progetto che si fonda sull’utilizzo e la valorizzazione delle risorse del nostro territorio”. A questo proposito a Fa la cosa giusta Eco:Y distribuirà anche altri tre prodotti nati in regione, all’insegna di una positiva collaborazione made in Marche attuata con Creaticity FabLab di Tolentino, Università di Camerino e con iNature di Monte Urano: le borse ecocompatibili in gomma e camera d’aria riciclate cucite a mano, i cosmetici a base di piante medicinali e probiotici, ProHerbalCare, spin off internazionale di Unicam promosso da ricercatori provenienti da 10 diversi paesi del mondo, e le cover per iPhone realizzate da iNature in bioplastica 100% biodegrabile. Pamela Rozzi: “Crediamo che sostenibilità economica significhi non solo fare acquisti consapevoli e se possibile ecocompatibili, ma anche credere ed investire nel nostro territorio, instaurando collaborazioni e sinergie con aziende locali che abbiano la nostra stessa filosofia”.
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Complimenti ragazzi!
Bravi, complimenti!!!
Un “eco mplimento”!
Non mi intendo si cosmetici, di saponi, shampoo, eccetera. Basta che funzionino sui miei capelli e sulla mia pelle.
Però, quando ho letto il nome di “Arpa Cosmetics” di Urbisaglia, mi sono ricordato che il nome è di un laboratorio di giovani locali che prendono la cera d’api da un’azienda agricola di Corridonia, che produce ovviamente pure il miele – “La Canestra” di Re Leonardo – e ci fanno doccia-shampoo, creme per il viso e per le mani… Tutta roba naturale, che fa bene al consumatore e fa vivere i giovani imprenditori di qui…
Ecco: il futuro è questo. Ossia, tornare in basso e fare le cose per la gente della base. Mi è stato detto che l’Istituto Agrario ha raddoppiato gli studenti. I giovani sono anche saggi: sanno che ci rimane solo la terra, la natura… insieme alla ricchezza della cultura e delle opere artistiche che i secoli passati ci hanno lasciato. Voglio con ciò dire che è sulla via giusta la spesa che il Comune di Macerata fa per i pupi dell’orologio di Piazza, per i soldi spesi per il Buonaccorsi. Che dovrà arricchire con il Museo del Risorgimento – secondo in Italia – e della Resistenza.
Spero anche che politici e amministratori si mobilitino per la difesa della nostra “vera Aquisgrana” di Carlo Magno, ossia quella che è poi diventata l’Abazia di San Claudio al Chienti, visitata giorni fa da un archeologo internazionale d’assalto – il dr. Daniele Petrella di Napoli. “Aquisgrana” non è solo patrimonio di Corridonia, ma è pure patrimonio del maceratese, delle Marche, e dell’Italia intera. E’ necessario sbugiardare Federico Barbarossa e i Tedeschi di allora che si portarono via il nostro Carlo Magno e la nostra Storia, e che sulla falsa Aquisgrana ci fanno oggi i soldi col turismo.
Ciò porti a noi la possibilità di avere, grazie alla vera Aquisgrana, turismo, scoperta e valorizzazione della nostra zona e occupazione dei nostri giovani, insieme al consumo dei nostri prodotti agricoli e del “vino cotto” – il “vinum coctum” – che beveva il nostro Carlo Magno e che piacerà pure ai turisti.