Genitori di nuovo all’opera, a San Severino Marche, per completare i lavori di manutenzione e di “restyling” del plesso che ospita la scuola Primaria “Alessandro Luzio”. Dopo aver ritinteggiato tutte le aule dei loro figli, operazione avvenuta lo scorso anno (vedi articoli correlati sotto), grazie a uno straordinario lavoro di squadra, molti papà, mamme e nonni si sono resi disponibili per sistemare e verniciare anche le porte dell’edificio.
L’operazione è scattata proprio in questi giorni, in occasione della chiusura della scuola per il “ponte” di Carnevale. I lavori di falegnameria sono stati guidati da genitori che hanno una certa esperienza lavorativa nel settore, mentre il resto della manodopera è solo merito di generosi volontari. Il Comune di San Severino Marche, com’è accaduto in passato, ha garantito l’acquisto di materiali e vernice – la scelta, ovviamente, è ricaduta su tinte per ambienti frequentati dai bambini -. Inoltre gli operai comunali hanno provveduto a sistemare il portone d’ingresso della scuola dell’Infanzia. L’operazione, sostenuta dal dirigente scolastico professor Sandro Luciani – nel solco del “Progetto genitori” avviato dalla Preside precedente, Vanna Bianconi – è stata coordinata dal presidente del Consiglio d’Istituto, Manila Amici, e dall’insegnante Martina Prosperi, le quali si sono rimboccate le maniche in prima persona assieme al personale scolastico e ad alcuni insegnanti. Alla fine è venuto fuori un bel lavoro, come in passato, e il plesso, così tirato a lucido grazie alla disponibilità delle famiglie, alla fine dei lavori si presenta davvero come un luogo accogliente e colorato, in perfetta armonia con la gioia trasmessa tutti i giorni dai bambini che lo animano.
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bravi papà, grazie, questi sono gli Italiani Veri, anche se lo Stato non se lo merita, bisogna pensare ai ragazzi…. grazie
Queste sono ottime pratiche che, oltre ad essere sostenute e promosse, dovrebbero anche essere “riconosciute” e “remunerate” da parte dello Stato.
Sarebbe interessante – a mio avviso – creare un sistema di “crediti” che consenta a chi svolge questi lavori di pubblica utilità di “scambiarli” con altri servizi pubblici.
Una sorta di moneta complementare virtuale (o sistema di scambio non monetario) tipo quello in vigore in svizzera (WIR).
In questo modo, col tempo, potremmo anche affrancarci dalla “schiavitù monetaria”…
Per chi volesse approfondire:
http://www.youtube.com/results?search_query=wir+svizzera
http://it.wikipedia.org/wiki/Banca_WIR
http://it.wikipedia.org/wiki/Sistema_di_scambio_non_monetario