di Laura Boccanera
Riparte il progetto “Un sacco di bene”, iniziativa promossa dai servizi sociali del comune di Civitanova e dalla Consulta dei servizi sociali per incentivare la solidarietà a scuola. Ogni prima settimana del mese, a partire da domani, 7 febbraio, saranno allestiti dei contenitori per la raccolta di beni alimentari e di consumo da mettere a disposizione dei bisognosi. Il materiale raccolto verrà indirizzato all’Emporio della solidarietà di via Calatafimi, che rifornisce all’incirca 170 famiglie e rimane aperto il mercoledì mattina dalle 10 alle 12 e il giovedì pomeriggio dalle 17 alle 19 grazie all’opera di tanti volontari. “E’ un progetto che si pone molteplici scopi – osserva il sindaco Tommaso Claudio Corvatta – quello di aiutare i nostri concittadini in difficoltà, quello di coinvolgere i civitanovesi e di sensibilizzare la collettività, a partire dalle scuole, verso la solidarietà. L’Emporio sta lavorando molto, ha avuto un impatto sul territorio, riuscendo almeno in parte a lenire le sofferenze della popolazione. Fin qui abbiamo posto le basi, ora possiamo migliorare”. Ad intervenire anche l’assessore alle politiche scolastiche Piergiorgio Balboni ed i rappresentanti della Consulta dei servizi sociali: la presidente Moira Giusepponi, il vice Federico Gaetani ed il segretario Pietro Paci. “Gli aiuti che raccogliamo vengono erogati alle famiglie – spiegano i componenti della Consulta – in alcuni casi forniamo anche dei buoni spesa per prodotti freschi, come carne e verdure, non disponibili all’emporio. Mediamente si distribuiscono circa 70 pacchi alimentari al mese. A questi vanno aggiunti gli aiuti di altre realtà associative, come il volontariato Vincenziano, che supporta altre 70 famiglie. I nuclei seguiti dai servizi sociali che hanno diritto agli aiuti dell’emporio sono 170. Oltre alla raccolta nelle scuole, abbiamo la collaborazione di supermercati come Iper, Coop, i due Tigre, per effettuare collette alimentari, e le donazioni di singoli cittadini ed associazioni”. Tra gli obiettivi del comune e della Consulta, anche quello di “rendere l’Emporio della solidarietà un posto a porte aperte, da far visitare alle scuole”. Tra i prodotti che potranno finire nel “sacco di bene”, alimenti di base come riso, pasta, carne e pesce in scatola, olio, latte a lunga conservazione, zucchero e farina, biscotti, merendine, thé, caffè, omogeneizzati; prodotti per bambini come quaderni, pastelli, pannolini, pappe; infine articoli per l’igiene e la pulizia, come saponi, detersivi, spazzolini ed altro.
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CONCORDO CON L’INIZIATIVA SPECIALMENTE PERCHE’ COINVOLGE I RAGAZZI. RAGAZZI CHE IN UNA SOCIETA’ COME LP’ATTUALE NON TROVANO OCCASIONI PER VEDERE CONIUGATA LA PAROLA SOLIDARIETA’.
UNA SOLIDARIETA’ CHE PURTROPPO VIENE MENO ANCHE A SCUOLA DOVE L’AMMINISTRAZIONE COMUNALE DI CIVITANOVA (SINDACO ED ASSESSORE BALBONI IN PRIMA FILA) PUNTANO IL DITO CONTRO IL DIVERSO, COLUI CHE VIENE DA UN’ALTRO COMUNE, L’UNTORE CHE VIENE A RUBARE IL CIBO DEI NOSTRI RAGAZZI E CHE PER QUESTO DEVONO PAGARE DI PIU’, DEVONO ESPIARE LA LORO COLPA PERCHE’ RESIDENTI IN ALTRO COMUNE, COME AD ESEMPIO DI ESSERE DI PORTORECANATI.
E QUALE COLPA DEBBONO ESPIARE I CIVITANOVESI DATO CHE HANNO UN SINDACO DI PORTORECANATI.
ALL’ASSESSORE BALBONI VORREI PROPORRE UN QUIZ:
QUALE NUMERO MI TORMENTA LA NOTTE?
VEDIAMO, VEDIAMO……. FORSE 600.000 (EURO)