Nota del Comune di Macerata:
La Giunta comunale ha stabilito di aderire all’Accordo di programma tra la Regione, le Province ed i Comuni marchigiani per contrastare il rischio di superamento dei limiti di legge sulla qualità dell’aria in ambito urbano.
Il sindaco Romano Carancini ha quindi firmato l’ordinanza relativa ai nuovi provvedimenti per la riduzione degli inquinanti nell’aria, operativi dal 1 febbraio al 15 maggio prossimi.
I fattori che più preoccupano, in quanto responsabili di patologie serie, sono rappresentati dalle polveri sottili e dagli ossidi di azoto, la cui provenienza è accertata sia da fonti naturali sia dalle
combustioni antropiche.
“Mentre sulla prima tipologia di fonti non possiamo agire in alcun modo – afferma l’Assessore all’Ambiente, Enzo Valentini – sulle seconde è necessario intervenire, ribadendo gli stessi provvedimenti che avevamo già adottato negli anni passati, sempre su impulso della Regione”.
Da diversi mesi, il controllo strumentale della qualità dell’aria a Macerata può fare affidamento solamente sulla centralina di Collevario, vista l’eliminazione di quella di piazza della Vittoria, avvenuta nella primavera del 2012 in seguito alla ridefinizione della rete di monitoraggio, una decisione sulla quale il Comune non ha potuto in alcun modo interferire, vista la competenza regionale in materia.
“Dando seguito all’impegno costante di questa Amministrazione nel monitoraggio ambientale (confermato dall’avvio dell’indagine epidemiologica nell’area dell’inceneritore, che prevede anche il ripristino del registro dei tumori, e dal supporto all’indagine sul latte materno fatta da un associazione locale) – prosegue Valentini – al momento della dismissione abbiamo anche cercato di operare autonomamente, verificando la possibilità di installare un punto di controllo gestito dal Centro di Ecologia e Climatologia di Macerata, ma i costi risultavano proibitivi ed abbiamo dovuto rinunciarvi. Comunque, avere una centralina di ‘fondo urbano’ fornisce un’indicazione utile sulla qualità media dell’aria in città”.
Si discute molto sull’effettiva efficacia di provvedimenti tipo l’ecozona. Sembra però di potere affermare che l’implementazione di blocchi del traffico per le macchine più inquinanti in molte città della regione possa quanto meno indurre un’accelerazione nel rinnovo del parco auto circolante, eliminando dal mercato dell’usato le auto più inquinanti (non più richieste perché soggette a limitazioni nella circolazione).
Le limitazioni del traffico, dettate dalla Regione, sono comunque solo una parte delle azioni per il contenimento delle polveri sottili, che si affiancano ad altre attuate autonomamente dal Comune di Macerata come, ad esempio, i lavaggi delle strade, il rinnovo del parco mezzi dell’APM, la fluidificazione del traffico con nuove rotatorie, l’ammodernamento delle caldaie negli edifici comunali.
L’ordinanza individua tre settori di intervento:
A) Limitazione alla circolazione dei veicoli piú inquinanti
Veicoli che non possono transitare – Veicoli diesel pre-Euro, Euro 1 e 2 senza FAP (Filtro Anti Particolato) ad eccezione dei veicoli commerciali leggeri Euro 2 con MTT (Massa Totale a Terra) a pieno carico minore o uguale a 3,5 tonnellate; ciclomotori e motoveicoli 2 tempi, pre-Euro.
Per conoscere la classe Euro cui appartiene il proprio veicolo, si può controllare il libretto di circolazione, il tagliando di versamento della tassa automobilistica (bollo) oppure visitare il sito
www.ilportaledellautomobilista.it, scegliere la sezione Servizi on-line \ verifica classe ambientale veicolo ed inserire il numero di targa.
Fasce orarie – Dalle 8.30 alle 12.30 e dalle 14.30 alle 18.30, dal lunedì al venerdì, esclusi i giorni di festività nazionale.
Ecozona – L’area interessata dal divieto comprende indicativamente queste zone: centro storico e circonvallazione mura urbiche, via Roma, via Spalato, via Cioci, piazza Pizzarello via Mugnoz (dopo l’ingresso del ParkSì provenendo da via Tucci), via Mameli (dall’incrocio con via Manzoni in direzione centro), via Piave, corso Cavour, via dei Velini, via Panfilo, via Valenti, strada di quartieri Collevario, Montalbano, Santa Croce.
Chi proviene da Sforzacosta troverà il divieto di circolazione:
· in via Pirandello, all’intersezione con la rotatoria (ingresso quartiere Collevario);
· in via Bartolini, all’incrocio con via Roma (ingresso quartiere Collevario basso);
· in via Roma, dopo la rotatoria di fronte la Guardia di Finanza (possibilità di circolare verso via Mattei, Galleria delle Fonti, ParkSì, Santa Lucia).
Chi proviene da Villa Potenza:
· in via dei Velini, all’incrocio con Montanello (possibilità di circolare verso Montanello o Galleria delle Fonti in direzione Piediripa e via Roma);
· in via Valenti, all’inizio del centro abitato.
Chi proviene da Pollenza (SP108):
· nei pressi Caserma Vigili del fuoco.
Libera circolazione – Il traffico proveniente da Piediripa potrà circolare senza restrizioni nella zona sud- est della città: ospedale, quartiere Santa Lucia, tribunale, rione Marche, rione Pace, Vergini.
I veicoli soggetti a restrizioni che circolano nell’area libera incontreranno divieti di circolazione in viale Diomede Pantaleoni, per chi proviene da corso Cairoli e da via Pace in direzione centro; viale Leopardi, per chi proviene da borgo San Giuliano in direzione centro; via Mameli, all’incrocio con via Manzoni in direzione centro; via Mugnoz, all’altezza dell’ingresso del parcheggio coperto ParkSì, in direzione piazza Pizzarello; via Due Fonti, in direzione centro; strada Torregiana, in direzione via Cioci.
Noleggio bici – Si possono noleggiare biciclette, anche a pedalata assistita, nella sede dell’associazione Cilo Stile in via Cadorna, 10 a 50 metri dal ParkSì. Orario di apertura 8-12 e 15-17. Info: 3474253325 [email protected] .
B) Industria e commercio
Disposizioni valide nell’ecozona tutti i giorni della settimana inclusi i festivi:
– riduzione del 10% delle polveri totali e degli ossidi di azoto da parte degli impianti autorizzati alle emissioni in atmosfera, salvo quelli autorizzati per limiti inferiori al 45% dei limiti nazionali;
– obbligo di dotazione di impianto in grado di abbattere di almeno l’80% la concentrazione delle polveri, per le attività produttive che utilizzano la combustione di biomasse;
C) Impianti di riscaldamento
Disposizioni valide nell’ecozona tutti i giorni della settimana inclusi i festivi:
– gli impianti di riscaldamento a biomassa presenti nell’unità abitativa (alimentati a legna, pellets o cippato) inclusi i caminetti tradizionali aperti e quelli chiusi, possono essere accesi anche in presenza di altra tipologia di riscaldamento centralizzato o autonomo, soltanto se conformi alle disposizioni previste nell’ordinanza del sindaco.
Informazioni – Indicazioni specifiche che riguardano le limitazioni alla circolazione possono essere richieste al Comando di Polizia Municipale 0733/256346, mentre per le altre misure adottate occorre contattare l’Unità operativa Problematiche ambientali 0733/256278. Info: www.comune.macerata.it
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati
Istallare un punto di controllo comunale avrebbe avuto costi proibitivi??
Magari, visto che sono anni che sembra che la produttività non aumenti, si poteva trovare i fondi necessari azzerando i “premi di produzione”
prevedo lunghe code alle concessionarie per cambiare la vecchia auto con una nuova visto il periodo florido che stiamo attraversando-di vetture fuori norma ne sono rimaste molte poche e il loro blocco non contribuirà a migliorare la situazione .la velocità di percorrenza è più importante qualunque sia il tipo di auto.le vecchie abitazioni sono molto più inquinanti.
Amministratori e dirigenti incompetenti, privi di inventiva e/o fantasia, non hanno nemmeno la voglia di copiare le iniziative delle città virtuose.
Chissà perché, ma ci aspettavamo questa iniziativa.
Ci troviamo davanti all’ennesima mancanza o all’ennesimo rinvio di una qualsiasi decisione. E’ ovvio che una decisione si può prendere solo qualora ci sia un quadro chiaro degli obiettivi da perseguire (obiettivi volti al bene pubblico, ovviamente) e in questo caso la mancanza di scelte denuncia l’assenza di obiettivi in tal senso.
Qualche settimana fa abbiamo diffuso un comunicato sul problema e l’assessore ci ha dato la solita risposta: non abbiamo i soldi. Siamo stufi di queste risposte a metà, sarebbe più corretto dire: non abbiamo soldi per questo perché li abbiamo spesi da quest’altra parte.
Ma cosa ha più peso della salute pubblica (di cui il sindaco, lo ricordiamo, è il primo responsabile)?
Non ci interessa attaccare l’assessore Valentini perché sappiamo che l’assessorato all’ambiente è stato progressivamente svuotato di fondi e mezzi (basta vedere i bilanci comunali di questi ultimi anni), tuttavia siamo convinti che la politica sia responsabilità e che, se non si riesce ad operare per il meglio, occorre trarne le dovute conclusioni.
Purtroppo qui di responsabilità ne vediamo poca e di interventi che possano avere effetti concreti su questi problemi ne abbiamo visti ancora meno: niente infatti si è fatto in termini di miglioramento della mobilità o del trasporto pubblico e non sappiamo se i promessi interventi sui riscaldamenti degli edifici pubblici abbiano avuto qualche esito.
L’unica cosa certa, per ora, è un ridicolo e socialmente iniquo blocco del traffico, reso peraltro paradossale dalla sua stessa delimitazione: la zona sud-est di Macerata è forse meno inquinata? O magari i suoi residenti non meritano le tutele degli altri cittadini?
Domande solo apparentemente bizzarre che evidenziano la totale assenza di una strategia sulle questioni ambientali e di una politica degna di questo nome, con il conseguente barcamenarsi degli assessori coinvolti.
Ecco gli splenditi consigli dei prezzemolini, aria nuova, odori vecchi.
L’assessore è sicuramente in buona fede, come quando affermava un paio di anni fa “..si evidenzia come le politiche adottate dall’Amministrazione negli ultimi anni hanno determinato un sensibile miglioramento della qualità dell’aria nella nostra città. Fino ad ora ci siamo mossi nell’ambito di misure tampone, ma contestualmente stiamo lavorando ad una progettazione più di lungo periodo, volta alla diminuzione del traffico e ad una nuova concezione della mobilità… “
l’Ecozona non è una misura tampone? è una progettazione della mobilità maceratese in funzione della qualità dell’aria e di vita? Come si fa ad emettere ordinanze sull’assenza di dati?
Già a maggio del 2012 avevamo osservato ed ipotizzato delle soluzioni/proposte successive alla dismissione della centralina di Piazza della Vittoria, ma ad oggi non ci sono assolutamente analisi per conoscere la qualità dell’aria e purtroppo restiamo a guardare all’ennesimo “tentativo” dettato dall’assenza di programmazione.