di Filippo Ciccarelli
Si preannuncia caldissima la seduta-monstre del Consiglio comunale di Civitanova, convocata per domani sera alle 20.30 e che prevede 20 mozioni e altri 10 punti all’ordine del giorno, per un totale di 30. Si tratta del primo Consiglio comunale del 2014, dopo che quello del 20 dicembre scorso è andato deserto per mancanza del numero legale. «Questa seduta doveva essere una seconda convocazione, visto che gli argomenti saranno gli stessi della seduta andata deserta un mese fa, mentre invece dopo un anno e mezzo hanno convocato due Consigli, uno domani e uno venerdì sera» dice il consigliere Massimo Mobili «e tutto perché non hanno l’accordo sul punto 22, cioè quello del nuovo regolamento edilizio. Alla riunione con i capigruppo ho fatto notare l’incongruenza di convocare questo Consiglio, il segretario mi ha risposto in maniera arrogante. Magari sbaglio, ma secondo me ai sensi dell’articolo 61 del regolamento, questo Consiglio è stato convocato in modo errato: può essere valida una seduta del genere?».
Il centrodestra ha preparato un esposto proprio per i presunti vizi di forma che inficerebbero la seduta, da inviare a Prefettura e Minstero dell’Interno. Spiega infatti il consigliere Marzetti: «C’è il rischio che questo Consiglio possa venire annullato, proprio a causa dei difetti nella convocazione. Cosa succederebbe se qualcuno impugnasse gli atti di una seduta illegale?».
Secondo Giovanni Corallini il Consiglio comunale ha all’ordine del giorno «gli stessi punti dell’Assise precedente, per cui sarebbe dovuto essere di seconda convocazione». Un fatto non di poco conto, perché affinché una seduta in seconda convocazione sia legale serve un numero molto inferiore di consiglieri. Il centrodestra punta il dito contro le divisioni della maggioranza, specialmente contro quel regolamento edilizio che indispettisce l’ex sindaco Mobili: «Corvatta ci ha detto che avevamo violentato la città, ed aveva spergiurato che non avrebbe cementificato Civitanova. Nei fatti, invece, non solo ha approvato la lottizzazione Sabatucci, ma ripresenta il regolamento edilizio per consentire lo spostamento delle volumetrie. Insomma, ancora bugie sull’urbanistica. Il sindaco è succube e vittima dei tecnici: con questo documento porta molta più volumetria in centro. Il regolamento potrebbe essere approvato venerdì in seconda convocazione, perché c’è un chiaro malessere nella maggioranza: non tutto lo voterebbero».
« Il regolamento edilizio metterà dei paletti sulle trattative, e sarà applicato lo stesso trattamento per le diverse lottizzazioni. Questa è una cosa positiva, ma per le grandi lottizzazioni – sostiene Corallini – Per quello che riguarda quelle piccole, invece, il regolamento si presta a speculazioni. Come nel caso delo spostamento di volumetria da contrada Piane Chienti a Villa Eugenia». Fabrizio Ciarapica chiede alla maggioranza di «venire allo scoperto sull’urbanistica, e di votare compatta il punto che riguarda il regolamento edilizio» ma si chiede anche quale sia il criterio «delle varianti urbanistiche che saranno chieste dopo l’adozione del regolamento».
Oltre al controverso documento sull’edilizia e alla lottizzazione Sabatucci, all’ordine del giorno del Consiglio comunale di domani, l’approvazione della convenzione con RFI per l’abbattimento delle barriere architettoniche della stazione, ma anche la discussione riguardante i debiti fuori bilancio. Tra gli ultimi punti – verosimilmente in discussione nella seconda convocazione dell’Assise, il 24 gennaio – ci sono anche la presentazione dei bilanci di Atac e Farmacie Comunali, l’approvazione della modifica dello statuto del Mercato Ittico e il conto consuntivo dell’Azienda dei Teatri.
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Il Centro_Sinistra che in campagna elettorale era contro il consumo del suolo, contro le volumetrie, contro le varianti, domani porterà in Consiglio addirittura un regolamento per calcolare in maniera uguale tra diverse varianti i vantaggi economici derivanti da ogni variante urbanistica. Ma se uno ci fa addirittura un regolamento? Quante varianti intende fare?……..
Altra considerazione fondamentale è che tale regolamento prevede sia l’aumento di volumetria in una singola zona, sia la traslazione di volumetrie da una zona edificabile ad una non edificabile. Praticamente la distruzione del Piano Regolatore. Ogni cittadino sarà legittimato a comprare un lotto edificabile in una zona di poco valore, comprare un lotto non edificabile ( magari destinato a verde pubblico e servizi) in una zona di pregio e chiedere la traslazione della cubatura dalla zona scarsa alla zona di pregio. Cioè totale anarchia urbanistica.
Alla domanda “ma allora sarà anarchia urbanistica?, a che serve il piano regolatore?” ci siamo sentiti rispondere “no, si valuterà caso per caso”……………… se ne deduce che quindi ci saranno degli eletti a cui sarà risposto si ed altri a cui sarà risposto no…………. come al solito, si finirà ……….”all’italiana”……..
CARO IACOPINI NON HAI ANCORA CAPITO?
QUESTA E’ URBANISTICA PARTECIPATA.
CON QUESTO SPOSTAMENTO DI CUBATURE L’AREA CECCOTTI DIVENTERA’ UN VERO AFFARE.
PER URBANISTICA PARTECIPATA CORVATTA INTENDE:NOI DECIDIAMO VOI VI PRENDETE LA COLPA DEL BOCCONE AVVELENATO CHE VI PROPINIAMO
CARO IACOPINI NON HAI ANCORA CAPITO?
QUESTA E’ URBANISTICA PARTECIPATA.
CON QUESTO SPOSTAMENTO DI CUBATURE L’AREA CECCOTTI DIVENTERA’ UN VERO AFFARE.
L’URBANISTICA PARTECIPATA DI CORVATTA E’:NOI DECIDIAMO VOI VI PRENDETE LA COLPA DEL BOCCONE AVVELENATO CHE VI PROPINIAMO
Il centro destra è stato il principe delle varianti al PRG.Un metodo contro il quale la sinistra si è battuta.Ora Sindaco e Giunta stanno per cambiare il regolamento Edilizio:un regolamento modificato per spostare anche cubature da una zona,un quartiere ad un altro.Perequazione? Comunque sia Siamo ancora per il Sindaco Corvatta e per la Giunta alla violazione,allo stravolgimento del Programma Elettorale,agli impegni assunti con gli elettori come la Partecipazione e l’Urbanistica Partecipata.
Decisioni gravissime.