di Filippo Ciccarelli
«Sono al campo con i miei ragazzi» è, probabilmente, la frase con cui Giammario Cappelletti, fresco di nomina a direttore sportivo della Maceratese (leggi l’articolo), risponde più spesso a chi lo cerca al telefono. Perché Cappelletti, una vita nel calcio, è rimasto fedele alla sua passione ed è sempre stato a contatto con i ragazzi: una realtà che non cambierà, nemmeno dopo il nuovo incarico che la presidentessa Tardella gli ha affidato al termine del girone d’andata.
E’ passato qualche giorno dalla sua nomina a direttore sportivo della Maceratese. Quali sono le sue sensazioni?
«Sono felice, il mio ruolo prevalente sarà nel settore giovanile, ma ovviamente starò più a contatto con la prima squadra. Diciamo che sarò la persona di raccordo tra prima squadra e il vivaio».
A proposito del vivaio: l’anno scorso Marani venne catapultato dagli Allievi direttamente in prima squadra.
Quest’anno un altro portiere giovanissimo, Rocchi, sta facendo bene con la maglia da titolare. A suo parere c’è qualche ragazzo della Juniores o anche degli Allievi che potrebbe fare questo salto?
«Diciamo che di giocatori fruibili ce ne sono. Mister Favo, anche durante questa sosta, come anche faceva prima, ha iniziato a portarli con sé e li fa allenare con la prima squadra. Il fatto di allenarsi, per un giovane, è importantissimo. Qualcuno che potrebbe fare il salto c’è, specialmente tra i nati nel 1996 e 1997, e forse anche qualcuno del ’98. Intanto bisogna farli allenare con i compagni più grandi, che sono una categoria avanti: quindi i Giovanissimi con gli Allievi, gli Allievi con la Juniores e così via. Poi il mister, in totale autonomia, valuta i giovani. Così come non ha avuto paura a mettere dentro Rocchi in prima squadra. Certo, c’è da lavorare tantissimo, ma siamo sulla buona strada. Il settore giovanile è stato ricreato un anno e mezzo fa, adesso abbiamo circa 200 ragazzi. L’anno scorso la Juniores ha fatto i playoff, quest’anno è a un punto dallo stesso traguardo. Se vengono i risultati, tra le formazioni giovanili, siamo contenti.Ma il valore della crescita di un giovane si valuta in base ai miglioramenti che fa».
Quali sono le possibilità della Maceratese nel girone di ritorno?
«Sembra una risposta scontata, ma pensiamo a una partita per volta. Ora abbiamo tre gare difficili. Quella con il Termoli ha le insidie del dopo sosta, i ragazzi hanno lavorato anche il 31 dicembre e il primo dell’anno, visto che il calendario ha queste date e sicuramente anche le altre squadre si saranno preparate. Poi c’è la Fermana: è un derby a casa loro, una squadra con alti e bassi a cui manca forse la continuità di risultati ma è una partita aperta a ogni risultato. Con l’Ancona hanno sfiorato l’impresa. Poi quella con Civitanova è una partita che non ha bisogno di presentazioni».
Qual è la priorità del mercato biancorosso?
«Ci sono delle situazioni che stiamo valutando. Il mercato degli svincolati è sempre aperto, mentre quello degli svincolati tra i professionisti si apre adesso. Non ci manca qualcosa in particolare, ma a livello numerico qualcosa ci può fare comodo».
E proprio dal mercato potrebbero arrivare novità, in entrata, nei prossimi giorni: la Maceratese si guarda intorno per un attaccante, e lo staff tecnico vaglierà tutte le opzioni possibili insieme alla presidentessa Tardella per rinforzare la rosa durante la sessione di gennaio.
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