Una voce per la chirurgia a Camerino:
“Tutelare i servizi sanitari
della montagna”

SANITA' - Il sindaco Conti chiede alcuni primariati dell'area vasta, il professor Catalini chiede di mettere nell'ospedale camerte il centro regionale per l'obesità

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Giambattista Catalini

di Monia Orazi

Un emendamento al bilancio di previsione regionale, sarà presentato dal consigliere regionale Francesco Massi, per poter reperire i 50 mila euro necessari ad acquistare la bobina multicanale da aggiungere alla risonanza magnetica che si trova all’ospedale di Camerino, acquistata grazie ad una donazione della fondazione Carima. Il sindaco Dario Conti aveva aperto una sottoscrizione che però sinora non era arrivata alla cifra necessaria. La bobina permetterà di effettuare l’esame del seno, fondamentale per la prevenzione del tumore della mammella. La notizia è emersa ieri pomeriggio, durante l’incontro di presentazione dell’associazione Onlus “Una voce per la chirurgia”, fondata da un gruppo di ex pazienti, a sostegno del reparto di chirurgia dell’ospedale di Camerino, diretto dal professor Giambattista Catalini, primario dell’unità operativa di chirurgia di Camerino-San Severino Marche. L’incontro in una sala della Muta a palazzo ducale, gremito di  un pubblico di medici, ex pazienti, moderato dalla giornalista Ester De Troia è stato aperto da Gabriella Accorramboni, presidente dell’associazione, ha spiegato che l’associazione vuole “tutelare un ospedale ed i servizi che funzionano in modo ottimale, la politica deve usare i tagli con stessa intelligenza e semplicità del contadino, togliendo quello che non va. Oggi teniamo a battesimo questa onlus che ha obiettivi ambiziosi.

 

Gabriella Accoramboni

Gabriella Accoramboni

Sono seguite le testimonianze di alcuni pazienti curati con grande professionalità, ma soprattutto con un rapporto umano eccellente e servizi di grande qualità, da parte dell’equipe di chirurgia guidata dal professor Catalini. Claudio Corradini ha raccontato la sua esperienza negativa con l’ospedale di Fermo, rivolgendosi ai politici ha detto “i servizi che funzionano continuate a darli”. Patrizia Pistagnesi da Porto San Giorgio ha definito l’ospedale di Camerino una clinica privata, ricordando che dove c’è la sanità che funziona, occorre fare un discorso diversificato riguardo ai servizi sanitari per grandi e piccole realtà. Claudia Antognozzi ha raccontato il provvidenziale incontro con Catalini che le ha permesso di far curare con grande tempestività due familiari malati. “Non si possono fare fossati come nel Medioevo, tra le province di Fermo e Macerata”, ha detto la giovane riferendosi all’impossibilità per Catalini di visitare in un ambulatorio in strutture pubbliche del fermano. L’ex caposala di chirurgia di Camerino, in servizio per 39 anni all’ospedale, Mina Pascolini ha parlato della struttura camerte come di “un piccolo gioielloin confronto ad altre realtà, fatto di persone che hanno con il paziente un rapporto umano”. L’ex infermiera ha spiegato che il potere in area vasta non va accentrato solo ad Ancona e Civitanova, ricordando che cardiologia è senza primario da ben due anni. Dario Conti, sindaco di Camerino ha poi annunciato che per il momento la sanità camerte non perde nessun servizio, notizie giunte nella conferenza dei sindaci di qualche giorno fa.


chirurgia camerino (2)L’ospedale camerte avrà il dipartimento di chirurgia laparoscopica e a ciclo breve, il dipartimento di anestesia (entrambi su competenza con l’intera area vasta).
Sarà presto nominato anche un primario per Cardiologia-Utic, Conti ha rassicurato sulla sopravvivenza di questo reparto. “Noi abbiamo professionisti validi, non è giusto che tutti i responsabili dei dipartimenti siano di Macerata, chiediamo con forza che siano riconosciute le loro qualità con la responsabilità dell’intera area vasta, il reparto lo fa il grande professionista”, ha affermato il sindaco. Si sta giocando la partita per il primario del pronto soccorso e di radiologia (a Camerino resta l’unità operativa) così come resta l’unità operativa di oncologia, attualmente diretta dalla dottoressa Benedetta Ferretti, stimata professionista. Conti ha parlato poi della bobina per la risonanza magnetica ed ha lanciato l’idea di una sottoscrizione per una macchina utile alla chirurgia laparoscopica. La dottoressa Giovanna Faccenda, direttore sanitario dell’ospedale di Camerino-San Severino Marche ha confermato che non c’è stata nessuna modifica organizzativa all’assetto della sanità camerte.

chirurgia camerino (10)Nel suo intervento il consigliere regionale Angelo Sciapichetti, componente della commissione bilancio ha ricordato come i tagli subiti dalla sanità regionale ed imposti dallo stato siano di 520 milioni di euro, spiegando come ci sia la necessità di potenziare il presidio sanitario dell’entroterra, spiegando che il bilancio regionale in via di approvazione prevede tagli di circa il 40 per cento per ogni capitolo di spesa, eccetto sanità e trasporti. Il consigliere regionale Francesco Massi ha spiegato che per la regione è necessario investire nella sanità, dato che per la mobilità passiva dei marchigiani verso altre regioni l’ente sborsa 130 milioni di euro, a fronte dei soli 100 mila euro incassati da altre regioni, per chi sceglie di curarsi nelle Marche. Massi ha criticato la decisione di fare un nuovo ospedale in zona Aspio.

chirurgia camerino (7)Le conclusioni sono state tratte dal dottor Giambattista Catalini che ha ricordato il suo primo sfortunato approccio alla sanità da paziente a 17 anni, finito in shock anafilattico. Il primario ha ricordato una serie di proposte per migliorare l’assetto dell’emergenza, cadute nel vuoto, chiedendo a Massi e Sciapichetti di prendere in considerazione un progetto per portare a Camerino il centro regionale per l’obesità, che permetterebbe di potenziare i servizi dell’ospedale, oltre a colmare una lacuna della sanità regionale, con i pazienti che vanno in Toscana. Catalini ha definito una “chicca” l’innovativa collaborazione con la facoltà di Veterinaria Unicam di Matelica, con corsi di chirurgia animale sperimentale che portano a formarsi qui, medici da tutta Italia. Il medico ha poi ricordato come San Severino sia all’avanguardia per il trattamento delle ernie, “con ricoveri superiori all’Umbria”.

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