di Enrico Maria Scattolini
GABRIELLONI SE LO STANNO DIMENTICANDO UN PO’ TUTTI (-). Perfino l’attentissimo lettore di CM Dario Biasi che, commentando con il consueto acume la cronaca della partita contro il Giulianova di Filippo Ciccarelli, nel “core” del suo intervento ne ha tralasciato il nome. Per poi doverosamente rifarsi nell’appendice.
EPPURE L’EX JESINO è attualmente una preziosa realtà della Maceratese (+++). Cinque gol in quattordici incontri disputati – almeno uno, vado a memoria, lo ha sicuramente saltato per scelta tecnica – illuminano i suoi diciannove anni di under fondamentale per l’architettura della squadra. E poi tanta corsa sulle praterie laterali per tamponare le percussioni dell’avversario di turno e supportare i suoi colleghi di difesa coetani. Senza però mai arrivare in ritardo, a situazione rovesciata, all’appuntamento con il gol. Una precisione da cronometro svizzero.
IERI L’AVREI VOLUTO INTERVISTARE per festeggiarlo (+) ma in sala stampa sono arrivati altri biancorossi per la bisogna,…telecomandati a distanza dalla dottoressa Tardella che giustamente desidera il turnover, ma che non capisco (probabilmente non ci riuscirò mai) come possa valutare i meriti individuali dei suoi ragazzi dal salotto della propria villa.. A meno che non disponga di una Tv a circuito chiuso che le permetta di farlo. Da Mariella nostra c’è da aspettarsi di tutto!
ANCHE CHE UN POMERIGGIO DOMENICALE m’inviti a casa sua per poter condividere con lei le sue emozioni e descriverle in una puntata affatto particolare di questa rubrica. Magari poi mi darà il diritto di scegliere i giocatori da concedere alle domande cronisti. Altrimenti non mi resterebbe che la Corte Costituzionale.
LA SINDROME DEL DOPPIO VANTAGGIO (-). In almeno tre circostanze la Maceratese si è trovata avanti di due gol dall’inizio del campionato. Sul tre a uno a Matelica e domenica scorsa contro il Giulianova; sul due a zero nell’altro impegno casalingo di mezzo con la Jesina. Incredibilmente da lì sono iniziate le sofferenze per la sua tifoseria ed i rischi per le coronarie degli addetti ai lavori.” Incominciando dalle mie”, ha generosamente sottolineato Favo.
IL QUALE HA ASSICURATO che “ci stiamo lavorando”(+). Ma deve sbrigarsi per evitare amare sorprese. Grosso pericolo corso nella prima contingenza, nella quale sono stati comunque lasciati per strada due punti, che ora sarebbero d’oro zecchino, e si è anche sfiorata la catastrofe della sconfitta. Puntualmente ripropostosi nelle altre due. Con la Jesina, cancellato, dopo tanto affanno, dalla provvidenziale terza rete della sicurezza. Contro il Giulianova, annullato dal miracoloso ma anche penalizzante (cartellino rosso) recupero di Aquino su Dos Santos, ad un passo dalla linea dei sedici metri e da Rocchi. Salvo che non occorra l’aiuto dello psicologo.
UNA BELLA MACERATESE (+) ha saputo tuttavia assicurarsi quel margine normalmente giudicato di assoluta sicurezza. Al cospetto di un Giulianova che ha smentito l’unanime previsione di una squadra a linee strette e compatte, ma pronta a far danni in contropiede, come le era riuscito nella vittoriosa sortita al “Del Conero” contro la capolista. Un po’ per forza d’inerzia, stante il rapido svantaggio causato dall’azzeccata conclusione di Cavaliere. Ma molto anche per autonoma decisione tattica, sostenuta dall’inventiva di Esposito, dallo strapotere atletico del suo centravanti brasiliano e dal sostegno alto di Di Iulio a centrocampo. Come dimostrato dal prosieguo del match dopo il sollecito pareggio di Dos Santos (complice Ruffini). Un azzardo che gli abruzzesi avrebbero però pagato caro nella ripresa (-).
PERCHE’ I BIANCOROSSI, intuita l’antifona e bene addestrati alla riflessione, alla pazienza e non ultimo al sacrificio dal loro mister, che le partite ha dimostrato di saperle preparare (+), hanno avuto l’umiltà di accantonare temporaneamente velleità di gloria, preoccupandosi intanto di fare densità a centrocampo in protezione della difesa e del loro diciassettenne portierino, e quindi limitando gli attacchi alle ripartenze. In attesa di momenti migliori.
PUNTUALMENTE ARRIVATI NELLA RIPRESA, quando gli avversari sono calati di ritmo ed hanno allentato la presa, permettendo alla Maceratese di salire in cattedra con una mezzora di autentico spettacolo (+++). Due splendide conclusioni vincenti in quindici minuti, gioco di livello del “triangolo magico” e standing ovation a ripetizione..
QUELLO CHE POI E’ ACCADUTO NEL FINALE è un’altra storia (-). Già raccontata.
LA MAGIA DI AMBROSINI (+) E L’ERRORE DI RUFFINI (-).Rimangono nella forma, ma vanno meglio valutati nella sostanza. Per ciò che si è appreso in sala stampa, al termine del match. Ronci, l’allenatore giuliese, ha …ridimensionato lo stupefacente colpo da sotto, con cui Ambrosini ha saltato l’avversario diretto nello spazio di un fazzoletto, per poi concludere a botta sicura alle spalle del portiere abruzzese, precisando che “Catalano è scivolato all’atto di rinviare il pallone già in suo possesso”. Favo ed Arcolai – testimoni oculari – hanno invece assolto Ruffini da ogni responsabilità nel passaggio sbagliato che ha innescato il contropiede poi finalizzato dalla rete di Dos Santos. Concordi (ma attendibili?) nel sostenere come Ruffini “sia stato tradito dall’irregolare rimbalzo della palla” Insomma. Il campo avrebbe favorito o complicato le cose, nell’uno e nell’altro caso.
E’ PROPRIO COSI’ MALRIDOTTO IL FONDO DELL’HELVIA RECINA? Che, a vederlo dalla tribuna, sembra invece perfetto. Purtroppo questa è solo un’impressione ottica, probabilmente condizionata dall’amore che tutti i tifosi maceratesi hanno per il loro (vetusto) stadio (-).
LA SUA GESTIONE E’ ONEROSA (-), e pesa interamente sulle spalle della società biancorossa che, ritenendo stretto il contributo del Comune, è alla ricerca di soluzioni tali da conciliare il rispetto del budget con l’efficienza. Sinora senza riuscirci.
FAVO GIARDINIERE. A dare una mano ci ha provato perfino lo stesso allenatore. Sabato mattina è stato intravisto sul terreno, armato di carriola e badile, intento a livellarlo laddove possibile. Non so fino a che punto abbia insistito. Gli va comunque riconosciuta una buona dose di volontà (+). Anche se, per la verità, la bella giornata di sole autunnale invitava a performances all’aria aperta, magari (nel suo caso) per risolvere in solitudine dilemmi tattici o di mercato.
COME L’ALLOCAZIONE DELLE DUE PUNTE. (a) Ambrosini al centro e Cavaliere esterno? (b) O viceversa? (c) O ambedue larghi sulle fasce, per non dare punti di riferimento alle difese avversarie? Contro il Giulianova ha scelto la prima soluzione. Ed ha avuto ragione, perché entrambi hanno segnato..Ronci è stato il primo a restarne sorpreso. ”Per la verità, mi aspettavo Ambrosini defilato”, dichiarerà il tecnico abruzzese a fine partita. Favo non ha commentato il …commento del suo collega, limitandosi alla chiosa di un sorriso di comprensibile soddisfazione per averlo spiazzato (+).
FAVO INVECE HA SPIEGATO IL MOTIVO per cui continua ad utilizzare Cavaliere nelle vicinanze delle righe laterali. Con insistenza dall’incontro con la Recanatese: ”Lui, Cavaliere, è nato sulla fascia, dove può esprimere corsa e la velocità. Poi si è trasformato in centrale.” Il mister avrà le sue ragioni conoscendo la storia di Cavaliere (+)
PERSONALMENTE la vedo in modo opposto,nel senso dell’inversione dei ruoli fra Cavaliere ed Ambrosini. Ricordando di quest’ultimo recenti gol ed assist dagli esterni. Ma probabilmente sbaglio, non conoscendo la storia di Cavaliere. Per cui autonomamente mi sottraggo dal(+/-).di rito.
O COME GLI ULTIMI ARRIVI E PARTENZE, sapendo di non poter sbagliare per la mancanza di prove di appello. Favo ha esternato i suoi pensieri senza il velo della diplomazia, quasi a voler trovare il riscontro di conferme alle sue intenzioni. Che sono l’ingaggio di un portiere possibilmente ’95, da affiancare al binomio Turbacci e Rocchi; di uno stopper navigato (Di Bernardino?, in campo però ieri con il Sulmona) e del giovane esterno Russo. Faranno o hanno già fatto invece le valigie Troccoli, Ionni, Ciocca e Santini (che nell’anticipo di sabato giocherà contro la Maceratese). Nonchè, purtroppo, probabilmente Romanski. Che di certo meriterebbe miglior sorte (+). Ma la regola dei fuori quota è illogica quanto spietata.
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Ma Di Berardino e Genchi arrivano? Il mercato chiude tra una settimana…Mi dispiace per Romansky un ragazzo del vivaio che meriterebbe spazio ogni domenica.
Ps Caro decano vogliamo presto uno scoop sui prossimi acquisti della Maceratese!
Attaccante ??? A cosa serve,le priorità’ sono altre! Basta avere pazienza qualche giorno e vedrete che la Pres… non ci deluderà! Tutti a Fano ora più’ che mai la squadra ha bisogno di noi!
Caro E.M. Scattolini
grazie per l’ “acume ” ma mi ritengo un semplice osservatore ed ancor prima e di più un tifoso della ns. amata Rata.
Concordo con G. ferramondo essendomi già espresso altrove in tal senso.
Una punta non è la priorità (salvo un Genchi della situazione, vale a dire qualcuno che sulla carta, almeno, possa garantire il salto di qualità. Altrimenti meglio non toccare ciò che fin qui ha ben funzionato. Confidando, per finire, che non nasca un caso Borrelli, piuttosto !).
Dietro, invece, ribadisco che vanno aggiunti cm., kg. e un pò di personalità in più se possibile.
Su Romanski penso tutti d’accordo ma non possiamo pretendere da lui, dopo quanto fatto vedere l’anno passato, un intero campionato in panca, salvo scampoli di partita o isolate presenze.
Attendiamo fiduciosi le mosse della società in questa settimana.
E Forza Rata.
intanto mario orta se ne è andato al città di castello in umbria, eccellenza.
Grande uomo ed ottimo giocatore, un signore vero dentro e fuori dal campo.
Grande Mario e in bocca al lupo!
Scattolini caro dalla tribuna state a raso del campo e forse può sembrare bello.
Ma dalla Curva e dalla Gradinata appare per come è.
Erba, toppe e buche e questo Lei lo sa bene.
O dovrebbe.
Altro che pala e rastrello.
Va rifatto !
E l’errore di Ruffini è stata dettato si da una scelta di giocata azzardata ma soprattutto da un rimbalzo carogna.
Ma ci giocano sopra anche gli avversari , va detto.
Ma chi difende ha meno problemi di chi deve costruire.
Anzi !
Saluti
Più che a raso,io vedo il fondo dell’Helvia Recina con il…cuore,caro Malaparte.
Il raziocinio,invece,mi porta a ritenere improbabile l’arrivo di Genchi:costa troppo e poi potrebbe rompere gli equilibri psicologici della squadra,dal momento che dovrebbe assolutamente giocare in un attacco che è fra i migliori del girone(tarando quelli delle altre squadre che hanno strapazzato l’asilo infantile bojanese).Salvo che Mariella nostra non voglia fare un colpo di teatro!
Entro lunedì prossimo(chiusura sessione invernale del mercato) o 31/03/2014(chiusura mercato giocatori svincolati)arriverà comunque il sostituto di Orta,ma dovrà avere l’età per saper attendere in panchina l’occasione propizia per giocare(giovane di belle speranze) o la maturità per farlo(tipo Orta,che ha lasciato la Maceratese su sua richiesta diretta alla Tardella al fine di sfruttare la buona occasione di Città di Castello).
Per il momento credo che l’attenzione del dottor Bacchi sia soprattutto concentrata sul portiere.
perfettamente d’accordo con quello che ha scritto Andrea Busiello.Come volevasi dimostrare.
La squadra va solo corretta con intelligenza. Servono solo un sostituto di Orta e il giusto mix degli Under