Tolentino molle e stanco
Il Vismara sbanca il Della Vittoria

ECCELLENZA - Prima sconfitta interna per la formazione cremisi che accusa la fatica infrasettimanale di Coppa

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L'attaccante del Tolentino Cinotti

L’attaccante del Tolentino Cinotti

di Marco Cencioni

Un Vismara organizzato, ordinato e bello da vedere infligge al Tolentino la prima sconfitta stagionale al “Della Vittoria”. Vittoria meritata quella ottenuta dalla squadra pesarese che, seppur falcidiata dalla disciplinare (squalificati Bellucci e Biagini) e dai tagli al budget (in settimana quattro cessioni fra cui quelle eccellenti di Cossa e Barbieri), ha saputo imporsi nettamente, sfruttando la giornata peggiore del Tolentino da quando è arrivato Aldo Clementi in panchina. Sfilacciata, inconcludente e arruffona: questi gli aggettivi che fotografano la manovra dei locali, la cui prestazione odierna deve essere immediatamente lasciata alle spalle, etichettandola come la classica eccezione che conferma la regola. Sicuramente, la fatica nel turno infrasettimanale di Coppa ha pesato come un macigno sulle gambe dei giocatori crèmisi (e forse anche sulla testa), apparsi molli, poco lucidi, per nulla brillanti. Il pressing asfissiante sui portatori di palla avversari, la capacità di verticalizzare sui mobili, quanto veloci, attaccanti, la solidità ed organizzazione della fase difensiva unita alla giusta dose di grinta, determinazione e spirito di sacrificio. Con questa ricetta Massimo Scardovi, tecnico del Vismara, ha cucinato il Tolentino, facendo chiaramente pendere l’ago della bilancia sulla considerazione che l’esito della gara sia dipeso più dai meriti dei giallorossi che dai demeriti dei locali. L’unico aspetto da salvare per i tolentinati (oltre al continuo ed incessante incoraggiamento di una gradinata “Pallorito” sempre vicina alla squadra) è la reazione d’orgoglio scaturita dopo lo splendido assolo di Cinotti che è valso il gol della bandiera. Nell’ultimo terzo di gara, infatti, i padroni di casa ci hanno davvero provato con coraggio e con le forze ridotte al lumicino, tanto che solo un salvataggio sulla linea alla disperata di un difensore ospite ha impedito il gol del 2 a 3, il quale avrebbe regalato all’ardore e all’impegno dimostrato sino alla fine dai ragazzi crèmisi la possibilità di tentare (con 20 minuti a disposizione) una rimonta clamorosa. Veniamo alla cronaca. Si capisce subito che la giornata non è delle migliori, quando al quinto minuto il Tolentino protesta per retropassaggio di Liera al proprio portiere ritenuto volontario e quindi non gestibile dalle manone dell’estremo ospite così come avvenuto. Il rilancio immediato di Gerbino, quindi, trova subito la fuga di Zonghetti, che lascia rimbalzare e poi spedisce sulla parte alta della traversa un sinistro di rara bellezza. Dopo un destro a giro su punizione di Bartoli (di poco a lato, siamo al decimo) comincia a prendere forma il quadro della partita. L’ottima fase difensiva degli ospiti, che si sacrificano nei raddoppi sui portatori di palla locali, è la chiave che apre i veloci capovolgimenti di fronte sulle fasce. I centrocampisti sono tecnici, abili nel gestire il ritmo delle giocate e, soprattutto, sembrano sempre in grado di optare per la scelta giusta. Il Tolentino è poco brillante, lento nel far girare la palla. Minopoli (oggi al rientro) è continuamente accerchiato da maglie bianche, il dinamismo di Gobbi non riesce a interrompere sul nascere il fraseggio dei tre mediani pesaresi, quindi non funziona nessuna delle due fasi di gioco. Al minuto 24 arriva un altro pericolo per la porta difesa da Carnevali, che non si intende con Bergamini e deve uscire al limite dell’area per contrastare il vispo Rossini: il contrasto sorride all’ attaccante, ma deve allargarsi troppo e il tentativo di lob non inquadra la porta, comunque sorvegliata da Ciotti in copertura. Un minuto più tardi è Cabello a provare la conclusione dalla distanza, potente ma centrale, blocca Carnevali. Poco dopo la mezz’ora, arriva il primo tiro verso la porta dei padroni di casa. Sponda di Iori, Ruggeri di prima prova il sinistro, ne esce fuori una parabola beffarda che spiove proprio sotto la traversa, Gerbino non si lascia ingannare e devia in corner. Nonostante la pericolosità ospite sia limitata, è nell’aria il gol del vantaggio, che si concretizza a cinque minuti dall’intervallo. L’azione manovrata della compagine di Scardovi, porta Vaierani ad accentrarsi per ricevere da Bartoli e lascia quindi lo spazio alla sovrapposizione di Meglio che arriva sulla trequarti offensiva. Il terzino serve Zonghetti, il quale si gira in un fazzoletto e dal vertice destro dell’area di rigore scaglia il sinistro sul palo lontano: nulla da fare per Carnevali, palo rete, gol magnifico e vantaggio pesarese meritato. Il primo tempo si dovrebbe chiudere con una reazione crèmisi, in realtà sono gli ospiti (momentaneamente in dieci perche Vaierani è a bordo campo per un infortunio), ancora con Zonghetti al 44’, a sfiorare il raddoppio. Il lancio di Tebaldi è perfetto per la velocità in contropiede dell’attaccante con il codino, il quale punta Ciotti, converge sul sinistro e stavolta opta per la potenza sul primo palo, Carnevali si supera e salva il risultato. Si chiude così la prima frazione e ti aspetti un secondo tempo diverso dai ragazzi di Clementi. Il primo quarto d’ora, invece, è un autentico calvario. Il Vismara segna due volte e sbaglia un rigore, ma andiamo con ordine. Quattro giri di lancette e la retroguardia crèmisi lascia campo aperto alla ripartenza di Rossini che centra per Zonghetti, ma l’attaccante si deve allargare nel deserto dell’area di rigore crèmisi e poi Frinconi in recupero riesce a murare il tentativo dell’avanti pesarese. Passano sei minuti e Fede pasticcia in chiusura su Tebaldi, facendosi soffiare la sfera, con la squadra che sta salendo. Il capitano pesarese fugge, quindi, da solo verso la porta e il giovane terzino completa l’opera falciandolo da dietro. Pirani di Jesi non può esimersi dal fischiare il rigore e grazia il difensore, estraendo solo il giallo. Dal dischetto va lo specialista Cabello, ma Carnevali neutralizza il secondo rigore di fila (dopo quello a Iachini in quel di Pagliare) con un volo magnifico sulla sua destra. Neanche il tempo di sfruttare l’inerzia per capovolgere il risultato, che il Tolentino incassa comunque il raddoppio. Altro contropiede per il Vismara, è Rossini a sfruttare il lancio di Bartoli e la linea difensiva troppo alta dei locali: il diagonale è letale, nulla può l’estremo crèmisi. Il Tolentino barcolla. Gli uomini di Scardovi decidono di assestare il colpo del ko, visto che la difesa avversaria è ormai in balia della situazione. E’ il 60’: Vaierani per Rossini, sullo stesso palo di tre minuti prima, sempre in diagonale, tutto troppo facile. 3-0 e personale doppietta per il classe ‘92 ex Vis Pesaro. Incassato l’uno due decisivo, il Tolentino continua comunque a provarci, anche se si ha l’impressione che solo un episodio possa riaprire la contesa. E’ il minuto 66, quando la sponda di petto di Iori innesca Cinotti. Definire grande l’assolo personale dell’attaccante è riduttivo: il numero nove salta tre avversari in dribbling e deposita con un sinistro a giro sul palo lontano alle spalle di Gerbino. La rete scuote i padroni di casa, che si gettano in avanti con la forza della disperazione, porgendo ancor di più il fianco alle ripartenze ospiti. L’ultima delle quali arriva al minuto 70, con Zonghetti che trova ancora uno strepitoso Carnevali a dire di no. Da qui in poi è solo Tolentino. La più nitida opportunità di riaprire l’incontro arriva ad un quarto d’ora dal termine, grazie all’unica azione della partita costruita dai ragazzi di Clementi come di solito sanno fare. Sviluppo del gioco da un versante all’altro, per poi innescare la velocità nello spazio. Siamo sul binario di destra, Frinconi scambia con il neo entrato Mandolini che restituisce in profondità, il motorino arriva in area e mette al centro un pallone solo da spingere dentro, ma arriva la chiusura di Meglio che vale come un gol: l’under pesarese anticipa Iori in scivolata rischiando l’autorete, ma riuscendo a mettere in angolo. Il generoso forcing finale produce i tiri dalla distanza di Frinconi (84’) e Cinotti (94’) che trovano la pronta parata di Gerbino, mentre quello di Bergamini (91’) si perde alto sopra la traversa. L’ultima nota di cronaca da segnalare è una protesta dei padroni di casa per un mani piuttosto evidente non sanzionato in area all’ultimo dei cinque di recupero.

il tabellino:

TOLENTINO (4-3-1-2): Carnevali 7.5; Fede 5, Ciotti 5 (15’s.t. Kakuli 6), Bergamini 5, F. Ruggeri 5.5; Frinconi 6.5, Minopoli 5.5, Nicolosi 5.5; Gobbi 5.5 (10’s.t. Mandorlini 6); Cinotti 6.5, Iori 5.5 (37’s.t. Bernabei s.v.). A disp.: Brandi, Borgiani, Ciavaroli, Romagnoli. All.: Clementi 5.5
VISMARA (4-3-1-2): Gerbino 6; Meglio 7, Liera 6.5, Gentili 6.5, G. Ruggeri 6.5; Vaierani 7.5, Bartoli 7, Tebaldi 7.5; Cabello 5 (45’s.t. Pensalfine s.v.); Rossini 7.5 (41’s.t. Tinti s.v.), Zonghetti 7.5. A disp.: Mumuni, Marcheselli, Barbarini, Piermaria, Magi. All.: Scardovi 7
ARBITRO: Filippo Pirani di Jesi 5.5
ASSISTENTI: Vincenzo Procentese di Pesaro 5.5 – Cristian Santori di Ascoli Piceno 5.5
RETI: 40’p.t. Zonghetti, 11’s.t. e 14’s.t. Rossini, 21’s.t. Cinotti
NOTE:  Spettatori 200 circa. Ammoniti: Bartoli, Fede, Pensalfine, Zonghetti. Angoli: 4-4. Recupero: 6’ (1‘+ 5’)



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