Controlli più intensi negli opifici cinesi: questo il mandato del procuratore Giovanni Giorgio dopo la morte, domenica, di 7 operai cinesi in una fabbrica-dormitorio di Prato. Il procuratore ha chiesto ai responsabili in materia antinfortunistica dell’Asur di fare controlli nelle aziende cinesi in merito alla sicurezza degli ambienti di lavoro. Proprio per evitare che in un territorio come quello della nostra provincia, dove sono molte le imprese cinesi presenti, capitino fatti simili a quanto avvenuto a Prato. Da tempo in provincia carabinieri e Direzione territoriale del lavoro stanno conducendo controlli contro il lavoro nero negli opifici e contro quelle fabbriche dormitorio che nel corso degli anni sono state più volte scoperte. Dove le condizioni igieniche sono drammatiche e dove ci sono persone che lavorano, mangiano e dormono negli stessi ambienti.
(Gian. Gin.)
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Come sempre in Italia ci si muove dopo il danno.